BIOLOGIA del SUOLO Poche solo chimiche Reazioni nel suolo

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Transcript della presentazione:

BIOLOGIA del SUOLO Poche solo chimiche Reazioni nel suolo Gran parte biologiche Formazione suolo Riguardano: Nutrizione piante POPOLAZIONE nel SUOLO Molta biomassa: 2,5 t ha -1 Varietà: molte specie differenziate per: dimensioni esigenze alimentari sorgente di energia

FAUNA ATTIVITA’ Meccanica: Lombrichi: frammentazione grossolana Miriapodi e collemboli: divisione microscopica Trasporto di sostanza organica nel profilo aumento porosità Chimica: trasporto in superficie elementi lisciviati rilascio di elementi fertilizzanti: escrementi ricchi di K, P e Mg assimilabili, ottenuti attaccando con enzimi i minerali non utilizzabili Sulla microflora: la S.O. sminuzzata è più attaccabile disseminazione microrganismi con escrementi controllo dei funghi (regolazione equilibrio batteri/funghi

Composta da topi, talpe, lombrichi Macrofauna (> 2mm) Composta da topi, talpe, lombrichi topi, talpe: tranciano e danneggiano le radici Lombrichi: terreni poveri di S.O.: 100/m2  500 kg ha-1 terreni ricchi di S.O.: 1000/m2  5000 kg ha-1 esigenze biologiche: cercano umidità e temperature medie: in profondità in estate, in superficie primavera e autunno nutrimento: quasi esclusivamente residui vegetali, prelevati in superficie e portati in profondità mescolati a terreno escrementi: da alcune specie in superficie, altre in profondità occorrono circa 10 anni per il passaggio di tutta la S.O. di un prato nel loro apparato digerente Condizioni per lo sviluppo: Umidità non eccessiva presenza di ossigeno presenza di calcio pH neutro

Composta da insetti, aracnidi, miriapodi mesofauna (2 - 0,2 mm) Composta da insetti, aracnidi, miriapodi Collemboli e acari: fino a 200.000 m-2 Si nutrono di sostanze organiche in decomposizione, funghi, batteri, deiezioni, altri animali non mescolano al terreno l’ingerito relativamente poco importanti Importanti per danni alle piante: elateridi, grillotalpa, larve di coleotteri (maggiolini)  geodisinfestazione microfauna (> 0,2 mm) Protozoi: abbondanti nei primi cm di suolo, se umidi e ricchi di S.O.; da 1 a 1.5 milioni per grammo di terreno 100 kg ha-1; nutrizione: predatori di batteri

Composta da alghe, funghi, attinomiceti e batteri flora Composta da alghe, funghi, attinomiceti e batteri Alghe (blu, verdi, brune): autotrofe: da 20 a 60 kg ha-1 nei primi 2 cm eterotrofe: più in profondità, attaccano la S.O. fissazione N atmosferico (poche) agenti primari della pedogenesi: attacco delle rocce rilascio sostanze ormonali: auxine, vitamine, inibitori Funghi: Genere Aspergillus, Penicillium, Fusarium, Rhizoctonia, Trichoderma biomassa: 1000-1500 kg ha-1 nutrizione eterotrofa: parassiti delle colture saprofiti parassiti di microrganismi (Trichoderma, lotta biologica a patogeni fungini) simbionti con piante superiori (micorrize) preferiscono ambiente acido azioni: degradazione cellulosa e lignina (formazione humus) ammonizzazione

Alcune specie sono parassiti dei parassiti delle piante (lotta biologica)

Pithium Rhizoctonia

Flora (2) Attinomiceti Batteri popolazione: fino a 700 kg ha-1 pH ottimale 6 - 7,5 Attività: attacco alla lignina: umificazione degradazione dell’humus stabile produzione vitamine gruppo B e antibiotici (odore di terra bagnata) Batteri popolazione variabilissima, da 1-2 a 70 kg ha-1 importantissimi per l’apporto di N: la S.O. contiene il 10 - 20% di corpi batterici, con circa il 6,5% di N, ottenuto dalla decomposizione della S.O. (mineralizzazione  nitrati e ammonio) direttamente dall’N dell’aria (azotofissazione libera e simbiontica) aerobi: ossidanti, in genere utili; anaerobi: riducenti, in genere dannosi eterotrofi: la maggior parte, degradano amido, cellulosa, proteine, urea (mineralizzazione e umificazione)

catena trofica dell’AZOTO MINERALIZZAZIONE: catena trofica dell’AZOTO Proteine AMINOACIDI NH4+ NO2- NO3- Proteolitici Ammonizzanti Nitrosanti Nitrificanti

aerazione ( pochi batteri in profondità) T°: optimum 21-30 °C autotrofi: nitrosanti (Nitrosomonas, Nitrosococcus) nitrificanti (Nitrobacter) riorganizzatori Denitrificanti Semiautotrofi: utilizzano l’N dell’aria del suolo e C organico simbionti: rhizobium (C da zuccheri delle piante) non simbionti o parzialmente simbionti (azotobacter, azospirillum); qualche utilizzazione su mais, stimolati da alcuni sovesci; C da sostanza organica in decomposizione Sviluppo batterico dipende da: aerazione ( pochi batteri in profondità) T°: optimum 21-30 °C Umidità: livello ottimale alla CC pH 6 - 8 Presenza di Ca (neutralizza gli acidi organici prodotti dal loro metabolismo)

Batteri (2) Flora microbica di decomposizione: all’apporto di S.O., segue forte proliferazione microbica con: inibizione dello sviluppo radicale inibizione germinazione Flora microbica di assimilazione: dopo 1-3 mesi: senza vegetazione, le sostanze organiche e minerali costituiscono una “riserva”; con vegetazione, in prossimità dei semi che germinano o delle radici, proliferazione microbica e formazione di una rizosfera che stimola lo sviluppo (ormoni); l’escrezione radicale seleziona la microflora utile alla pianta Si formano quindi associazioni nutritive: - la microflora partecipa all’assimilazione da parte della pianta con sostanze organiche specifiche - degradazione humus e attacco minerali insolubili - resistenza ai parassiti (competizione ? Non ben definito)

Azotofissazione Non simbiontica ( o simbiosi parziale) solo a pH neutri, con calcio disponibile, da 10 a 60-70 kg ha-1 di N per anno Simbiontica: Rhizobium da 100 a 300 kg ha-1 anno-1 (anche 400) occorre: aerazione del suolo pH idoneo (il Rhizobium della medica non si sviluppa a pH acidi) presenza di H2O presenza di Ca e microelementi Il terreno è normalmente ricco dei rizobi specifici per medica, trifoglio, pisello, fagiolo. Povero per quanto riguarda la soia: occorre un inoculo, trattando i semi con colture di batteri allo stato polverulento, e eventualmente una piccola dose di N (20-40 kg ha-1) detta concimazione di lancio.

DEGRADAZIONE DELLA SOSTANZA ORGANICA I nutrienti prima di diventare disponibili per le piante passano attraverso la biomassa microbica C/N = 8-10 (Stevenson F.J., 1986. Cycles of Soil. John Wiles & Sons, New York, USA.) Ogni stadio prevede una parziale conversione del carbonio (C) in anidride carbonica (CO2) e sintesi di biomassa microbica (B).

FERTILITA’ BIOLOGICA