IDILLIO PRIMAVERILE BUFERA DI NEVE DUE ARTISTI A CONFRONTO:

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
STORIA DELL’ ARTE Introduzione Impressionismo Claude Monet.
Advertisements

DIVISIONISMO A differenza dei puntinisti, i divisionisti accostano piccole pennellate di colori contrastanti, ma utilizzando una gamma di colori più vasta.
ROMANTICISMO STORICO Il romanticismo storico è una corrente pittorica sviluppatasi all'inizio dell'800. Gli artisti dipingono per raccontare fatti storici.
Musica: “It’s a wonderful life”- Black Liberamente tradotta: GiEffebis.
L’ISTITUTO COMPRENSIVO «CANNIZZARO – Galatti» presenta la costituzione spiegata ai ragazzi realizzato dalle classi quinte della scuola primaria.
Ciao bambini! Dopo questa settimana, ho creato una presentazione per farvi vedere le cose che avete creato sul tema : I DENTI!
Come nel Rinascimento… fai una foto con la spirale aurea!
Caratteristiche generali
L’ASSIUOLO In ogni strofa:
Visti di schiena, personaggi misteriosi nelle opere d’arte
Il romanticismo.
Lc 20, 36 Non possono più morire, poiché sono figli della risurrezione
SCIENZA E FEDE: diversi modi di conoscere Dio e vedere il mondo
“Perché non scrivere qualcosa per il giorno dopo la cerimonia?”
ROMANTICISMO CONTEMPORANEO
Giovanni Segantini: Le due madri,
Ti aspetto Automatico e musicale Durata: circa 8 min.
DOMENICA 16 ANNO A Regina.
DOMENICA 15 ANNO A Regina.
CRISTO RE ANNO C Lc 23,35-43.
nella mente mi ragiona”
Anche se marcio.....
SANTO NATALE Poesia di Fernando Cipollone.
L’insostenibile leggerezza dell’essere
I DOMENICA DI AVVENTO ANNO C
P 3 “SIA FATTA” Gioca&Impara Come è successo a: Lucia – Italia
Il nostro progetto è ormai terminato e siamo felici di aver giocato
La Porta Don Bruno Ferrero.
LA FRAGANZA DI DIO IL SUO SPIRITO SANTO
FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO
L’ amore è sceso dal cielo
Ode al giorno felice Pablo Neruda.
IL ROMANTICISMO.
youtube. com/watch
IL REGNO E’ DENTRO DI NOI IL REGNO E’ DENTRO DI NOI
COSI’ DISSE IL SIGNORE……... Gesu’, anche questa giornata è terminata.!
Un giorno un padre di famiglia benestante portò suo figlio in viaggio con il fermo proposito di mostrargli quante persone vivessero in modo differente.
SANTA UMILTÀ E I BRIGANTI SULLE MONTAGNE
DELLA SCUOLA DEL SABATO
PRO-LOGO LOGOS = PAROLA-FATTO.
La struttura di un racconto
O Signore nostro Dio.
Claude-Oscar Monet Parigi, 14 novembre Giverny, 5 dicembre 1926
Il sentiero dei profumi
da realizzare con passione
La figura di Dante si pone a cavallo tra la fine del Medioevo e l’inizio della civiltà dei comuni, questo permette allo scrittore di creare un nuovo ruolo.
Federico Bencovich Museo di Castelvecchio (Verona)
I Macchiaioli.
Questa mia esperienza … IO TI TRAMANDO “Dalla buona e cattiva educazione della gioventù dipende un buon o triste avvenire della società” San G. Bosco”
L’idillio e lo Zibaldone
MARIA nella casa di Elisabetta
NATALE di Henry van Dike
Violenza.
Capire la scrittura creativa
La presentazione dei personaggi
Ti racconto la croce Lo sguardo degli uomini verso Gesù.
NATALE, UN GIORNO Hirokazu Ogura.
Lo scenario: storia, societÀ, cultura, idee Pag
Finalità cosciente e natura
Cristo… desidera darci un cuore di carne
11.00.
IV DOMENICA DI QUARESIMA
GIACOMO LEOPARDI – LA POETICA – SECONDA PARTE
Finalità cosciente e natura
a cura di Cristina Dell’Acqua
Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio
GENESI 1 UNA SUPREMA ARMONIA.
E ’n sua volontate è nostra pace
LETTERA DA UN AMICO… Consegna speciale.
Il seminatore di Vincent van Gogh
Transcript della presentazione:

IDILLIO PRIMAVERILE BUFERA DI NEVE DUE ARTISTI A CONFRONTO: WILLIAM TURNER VS PELLIZZA DA VOLPEDO

“La natura tra minaccia e idillio nell’arte e nella letteratura“. Uno è Turner, un cacciatore di tempeste, un astratto ante litteram. L’altro è Pellizza , quello ingiustamente famoso solo per Il Quarto Stato, ma autore di scene campestri e tondi fa-vo-lo-si Una bufera di neve e una giornata primaverile. Due dipinti per due modi estremi di guardare alla natura: una natura matrigna, violenta, del tutto indifferente alla sorte degli uomini, oppure una natura materna, idilliaca, una culla che accoglie l’uomo come in un rinato paradiso terrestre.

Sublime o pittoresco? Colori e parole per raccontare la natura. Eccolo. Nel quadro di William Turner, sebbene dedicato ad un fatto storico, protagonista è una tormenta, un’onda nera di neve che si avvolge come vortice attorno all’esercito spaurito. Annibale è giusto un pretesto per raccontare la vulnerabilità dell’uomo sovrastato dagli elementi. I personaggi, infatti, sono piccolissimi rispetto alla scena raffigurata. Riusciamo ad immaginare l’urlo della bufera e il freddo che taglia la pelle.

Il tondo di Giuseppe Pellizza da Volpedo, invece, racconta già fin dalla composizione regolare e simmetrica, una natura ordinata, servizievole, ‘graziosa’, animata da un girotondo di ragazzi illuminati in controluce e ammantata tutta da un dolce chiarore diffuso. Sembra di sentire i canti e le risate squillanti.

Due parole, tipiche del Romanticismo ottocentesco, condensano queste due visioni del rapporto tra l’uomo e il paesaggio: il sublime e il pittoresco. Sublime è quella scena in cui la natura sovrasta l’uomo con la sua forza o la sua vastità. Per raccontare questa natura servono colori adatti, freddi, cupi e parole capaci di evocare quelle tinte. Ne Il lampo, ad esempio, Pascoli parla di terra ‘livida’, di cielo ‘tragico’ e termina con una notte ‘nera’. Nelle Ultime lettere di Jacopo Ortis, Foscolo riprende la stessa tavolozza fatta di ‘lividi’ macigni, dove ‘tutto biancheggia e si confonde’. Come in Leopardi anche questa Natura (con la N maiuscola) è umanizzata: siede solitaria e minacciosa e caccia dal suo regno (le Alpi) tutti i viventi. E con le Alpi si ritorna al quadro di Turner. Non è una semplice coincidenza: le montagne sono il regno incontrastato della Natura, il luogo massimo di espressione del sublime Paesaggi capaci anche di affascinare, proprio per gli stessi aspetti che incutono orrore. Un misto di attrazione e paura. Non è questo ciò che prova il Viandante sul mare di nebbia di Friedrich? In fin dei conti il sublime è bello, quanto o forse più del pittoresco.

Perché il pittoresco è sempre sul filo del lezioso, dello stucchevole Perché il pittoresco è sempre sul filo del lezioso, dello stucchevole. Ci vuole uno come Montale per raccontare colori e odori di un piccolo idillio di campagna senza farci venire la carie ai denti: c’è un ‘azzurro’ che inghiotte le gazzarre degli uccelli, c’è il ‘susurro’ dei rami e l’odore dei limoni, una ‘ricchezza’ a disposizione di tutti, capace di infondere una ‘dolcezza inquieta’. Il pittoresco, d’altra parte, è fatto di piccole cose: uno scorcio ridente, un gregge di pecore, un boschetto luminoso. Tanto sconfinato è il sublime, tanto misurato è il pittoresco. Ma in fin dei conti sublime e pittoresco sono le due facce della stessa medaglia. Rivelano il bisogno di creare una relazione con la natura provando ad esorcizzarla o ad addomesticarla. Ma è tutto e solo amore. C’ è un rispetto reverenziale sia di fronte alla tempesta che davanti ad un tramonto struggente o dentro il profumo di un giardino. Ci sono emozioni. C’è ascolto.

Non era stato sempre così Non era stato sempre così. Nella pittura la natura era da sempre sfondo delle imprese umane, quinta immaginaria. Pochissimi prima dell’Ottocento si erano interessati alla natura in quanto tale. Il solito Leonardo, qualche pittore nordico, ma nulla a che vedere con la sensibilità verso la natura viva e pulsante che nasce con il Romanticismo. E noi? Pare che non abbiamo imparato granché né da Turner né da Pellizza. Con la natura abbiamo scelto una terza via che pittura e letteratura non avevano contemplato. Indifferenza. Di più: sfruttamento. Ma questa è un’altra storia…