FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO “Il giardino degli specchi” di Micus, ci invita a non essere come il ricco del vangelo che solo guarda se stesso Galilea DOMENICHE DOMENICA 26 IL REGNO È IN MEZZO A NOI IL REGNO È IN MEZZO A NOI non avere paura piccolo gregge non avere paura piccolo gregge FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO vangelo di Luca vangelo di Luca
2ª parte del Cammino: Il REGNO verso dove andiamo Lc 13,22 a 19,27 Introduzione Bisogna entrarvi per la porta stretta (Dom 21) Gli invitati Siamo invitati al Banchetto del Regno (Dom 22) Portare la CROCE, condizione per entrarvi (Dom 23) I PECCATORI vi entrano (Dom 24) Nuovi valori del regno - Valore del denaro in rapporto col Regno (Dom 25- 26) Siamo servi inutili (Dom 27)
Dopo aver raccontato che il denaro è per condividerlo facendosi “amici” per il Regno (Dom 25), oggi Gesù presenta le conseguenze del NON CONDIVIDERE il denaro
Luogo dove sorgevano i 3 palazzi che Erode aveva a Gerico, con corridoi sotterranei che comunicavano I palazzi di Gerico, i più lussosi tra molti altri palazzi, gli servivano per l’ inverno, perché il clima era più mite
Terme dei Palazzi d’Erode a Gerico Lc 16,19-31 In quel tempo, Gesù disse ai farisei: «C’era un uomo ricco, che indossava vestiti di porpora e di lino finissimo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti. Terme dei Palazzi d’Erode a Gerico
Non si preoccupano della disgrazia altrui (1a lettura) Le ricchezze uccidono quando uno vuole accaparrare sempre di più... Non si preoccupano della disgrazia altrui (1a lettura) Erode uccise Giovanni Battista dopo aver celebrato una lauta festa
Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i cani che venivano a leccare le sue piaghe.
I poveri hanno sempre di meno. Non cliccare Vivono male di fianco a noi e ci disturbano ancora Leggete: http://ccaa.elpais.com/ccaa/2013/08/16/catalunya/1376682607_329211.html Lazzaro e il cane (Taüll) No clic
Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli accanto ad Abramo.
Sono loro a salvare la nostra società? I poveri di tutto, meno che d’AMORE, sono accanto a Dio
Morì anche il ricco e fu sepolto Morì anche il ricco e fu sepolto. Stando negli inferi fra i tormenti, alzò gli occhi e vide di lontano Abramo, e Lazzaro accanto a lui. Allora gridando disse: “Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell’acqua la punta del dito e a bagnarmi la lingua, perché soffro terribilmente in questa fiamma”.
Prima, Il biso-gnoso di acqua era il povero Adesso è il ricco a non poter bagnare con acqua la punta delle sue dita Prima, Il biso-gnoso di acqua era il povero
Ma Abramo rispose: “Figlio, ricòrdati che, nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora in questo modo lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti.
Il ricco era così povero che aveva solo i suoi beni Il povero era così ricco che Dio era la sua consolazione
Per di più, tra noi e voi è stato fissato un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi, non possono, né di lì possono giungere fino a noi”. E quello replicò: “Allora, padre, ti prego di mandare Lazzaro a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli. Li ammonisca severamente, perché non vengano anch’essi in questo luogo di tormento”. Ma Abramo rispose: “Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro”. E lui replicò: “No, padre Abramo, ma se dai morti qualcuno andrà da loro, si convertiranno”. Abramo rispose: “Se non ascoltano Mosè e i Profeti, non saranno persuasi neanche se uno risorgesse dai morti”».
Tu sei risorto dai morti, e noi non ci lasciamo persuadere Perché non combattiamo la buona battaglia? (2a lettura)
Gesù, non lasciare che il benessere, anche se piccolo, ci offuschi tanto da non renderci conto di come vivono male molti fratelli
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