Andamento demografico e patrimonio abitativo:

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Transcript della presentazione:

Andamento demografico e patrimonio abitativo: nuovi modelli

PREMESSA: la popolazione I cambiamenti quantitativi e qualitativi della popolazione e della sua distribuzione sul territorio si riflettono sulle strutture urbane, sul patrimonio abitativo e sulla loro evoluzione. A partire dalla metà degli anni ‘70, l’Italia da paese di emigrazione diventa paese di immigrazione, anche in questo caso con ricadute su alloggi e servizi. POPOLAZIONE: Mutamenti qualitativi • Aumento livello di istruzione • Diminuzione numero componenti nucleo familiare • Aumento famiglie con un solo genitore (donne) e persone sole (giovani e anziani)

PREMESSA: l’urbanizzazione Anni ‘50 - ’70 Sviluppo economico e crescita delle medie e grandi città Domanda di alloggio superiore all’offerta Pianificazione urbanistica: gestire la crescita e la congestione Anni ‘70 - ’90 Nuovo modello di sviluppo: – fine grande industria (aree dismesse) – industrializzazione “diffusa” – terziarizzazione dei centri e crescita dei centri minori Espansione intensiva e aumento delle case di proprietà diffusione disordinata di residenze, attività economiche e servizi

LO SCENARIO ATTUALE Nuovi indirizzi di pianificazione più flessibili salvaguardia ambientale e sostenibilità urbana legislazione europea: 1999 linee guida per uno sviluppo territoriale equilibrato e sostenibile Incremento futuro dello smart working con possibilità più frequente di lavorare da casa e la necessità di avere spazi idonei Necessità di interventi complessivi sul patrimonio abitativo “vecchio” in cui si concretizzerebbero sia forme di economia circolare che sostenibile

ANCE: la proposta a livello nazionale Obiettivo Interventi finalizzati al recupero di singoli immobili o complessi immobiliari che prevedono o il mantenimento del volume originario, con modifica però dei prospetti e possibilità di incrementi volumetrici per l’adeguamento oltre che alla normativa antisismica anche alle norme sul risparmio energetico, o un incremento volumetrico da definire con varie modalità. Percorso norma di indirizzo statale che obblighi le Regioni a definire le condizioni in base alle quali gli interventi di sostituzione edilizia potranno beneficiare di un incremento volumetrico minimo elevabile da parte dei comuni . Se la regione è inadempiente, una percentuale minima di incremento può essere elevata dai comuni

ANCE: la proposta a livello nazionale Criticità parcellizzazione delle proprietà e difficoltà di spostare chi vi abita Limiti di densità, altezza e distanza fissati dal DM 1444/1968 (gli interventi in un contesto urbano renderebbero difficile il rispetto di tali limiti). Strumento Necessità di una nuova previsione normativa basata su criteri qualitativi e prestazionali

ANCE: la proposta in Lombardia Costruzione di un percorso con la Regione attraverso un tavolo avviato lo scorso settembre Obiettivo Condivisione di proposte di norme in materia di Rigenerazione urbana e riduzione del consumo di suolo Strumenti Individuazione di procedure agevolate e semplificate Integrazione delle diverse politiche regionali che concorrono alla rigenerazione urbana (incentivi sulle aree dismesse e localizzazione di funzioni amministrative su queste aree) Elaborazione di studi di fattibilità di nuovi strumenti di finanziamento

ANCE: cosa succede a Bergamo Condivisione di un percorso – di cui siamo proprio agli inizi - per la delibera in materia di riduzione del contributo di costruzione per gli interventi edilizi che promuovono la rigenerazione degli immobili già edificati, purchè dismessi o in via di dismissione Strumenti Per gli interventi di ristrutturazione consistente nella parziale o totale demolizione e ricostruzione nel rispetto di volumetrie preesistenti, riduzione pari al 50% rispetto al contributo di costruzione previsto per le nuove costruzioni Per gli interventi di ristrutturazione di tipo conservativo (non comportanti parziale o totale demolizione e ricostruzione nel rispetto di volumetrie preesistenti), riduzione pari al 20% rispetto al contributo di costruzione previsto per le nuove costruzioni

Grazie per l’attenzione e buon lavoro!