PAPA FRANCESCO AI GIOVANI: come li vede e cosa chiede a loro Alcune interpellanze educative e pastorali Pina Del Core
Qualche premessa Numerosi e significativi i messaggi di Papa Francesco rivolti ai giovani… e in così poco tempo! Colpisce la grande simpatia e passione con cui parla dei giovani e ai giovani. «Ho voluto che foste voi al centro dell’attenzione perché vi porto nel cuore» … «perché mi piace stare con voi; a me piace stare con i giovani, perché voi avete dentro il vostro cuore una promessa di speranza». Nei diversi messaggi indirizzati ai giovani, si coglie immediatamente quanto il Papa conosca il cuore dei giovani e come sia capace di intercettare, ascoltare e riesprimere i loro bisogni più profondi.
Interrogativi che guidano la riflessione Come vede i giovani e in generale la situazione giovanile nella Chiesa e nel mondo? Quali sono le coordinate fondamentali con cui li conosce? Quali le direzioni verso cui orienta il suo messaggio? Cosa chiede ai giovani e quali proposte educative emergono dalle sue sollecitazioni così dirette, chiare e concrete?
Articolazione della riflessione Come vede i giovani? 1 Con quali coordinate? 2 Cosa chiede ai giovani? 3
Come vede i giovani? Come li conosce? Come interpreta la situazione giovanile?
La conoscenza nasce dall’INCONTRO Conosce i giovani ‘con il cuore’ Consonanza reciproca, apertura all’altro con confidenza Stimolando la capacità di porsi domande… Offre risposte semplici, chiare, immediate,… non pregiudizi o stereotipi senza incasellare i comportamenti… né operando semplificazioni
una conoscenza che promana dall’ASCOLTO un ascolto sincero e rispettoso … non giudicante e accogliente in grande sintonia con i loro problemi e bisogni… con un atteggiamento veramente ‘empatico’,… ..fino a «sentire con il battito del loro cuore e il ritmo della loro mente»
Con quali coordinate legge e interpreta la condizione giovanile?
Dimensione ‘processuale’ e ‘progettuale’ dell’educazione Generare e attivare processi.. Lavorare sui percorsi… Attenzione ai dinamismi di crescita… Aprire cammini e scorgere ‘praterie’… Intravvedere ‘nuovi orizzonti’… Il tempo è superiore allo spazio (EG 222)
La metafora del cammino… Non c’è crescita, né sviluppo senza questo sguardo all’orizzonte… senza una positiva tensione progettuale verso il futuro… La metafora del cammino… un vero esercizio ‘spirituale’ che comporta tenere lo sguardo fisso sull’orizzonte
La speranza come criterio e metodo dell’educare Lavorare per il futuro... Orientare il futuro… Camminare verso… Educare è di per sé ‘un atto di speranza’… È in relazione con la fiducia e per questo ha il carattere di ‘affidabilità’… Contenuto e direzione di ogni ‘intenzionalità educativa’
«... alla radice della crisi dell’educazione c’è una crisi di fiducia nella vita. Anima dell’educazione, come dell’intera vita, può essere solo una speranza affidabile» (Benedetto XVI, Lettera sul compito urgente dell’educazione 2008)
Affida ai giovani il compito di ‘custodire la speranza’ «Siete chiamati a salvare la speranza alla quale vi spinge la vostra stessa realtà di persone aperte alla vita, la speranza che avete di superare l’attuale situazione, di preparare per il futuro un clima sociale e umano più degno di quello attuale, la speranza di vivere in un mondo più fraterno, più giusto e pacifico, più sincero, più a misura d’uomo»
Urgenza di ricostruire il futuro: essere giovani in ricerca di senso di fronte alla ‘crisi di senso’ e al ‘vuoto esistenziale’ ... è urgente il compito di ‘affinare le coscienze’… educare ai valori che danno significato e senso alla vita… una vita tesa alla ricerca del bello, del buono, del vero e della comunione con gli altri per una crescita comune Educare è orientare… alla scoperta del senso da dare alla propria vita nella vocazione/professione a cui si è chiamati
trovare un senso alla propria esistenza! Mettersi in ascolto del mondo giovanile significa cogliere il grido profondo che sale dal cuore dei giovani … trovare un senso alla propria esistenza! Ciò è possibile nella misura che maturino la capacità di auto-trascendersi … nell’amore per l’altro, nell’impegno per i valori, nel servire una causa… nel entrare in una relazione di fiducia con Dio, senso e significato ultimo del vivere
Chiede ai giovani? Quali proposte educative e pastorali?
i tratti di un percorso educativo e pastorale Le direzioni dell’educare, le proposte e gli appelli che Papa Francesco rivolge ai giovani sono molteplici, tuttavia si possono sintetizzare in alcuni elementi essenziali che però trovano il loro significato più profondo nel contesto del dialogo in cui prende forma una relazione educativa di crescita reciproca, attraverso l’accompagnamento personale dei processi di crescita fondato sull’arte di ascoltare che introduce gradualmente le persone alla piena appropriazione del mistero (cf EG 171). Parafrasando alcune delle espressioni tipiche presenti nei discorsi rivolti ai giovani emergono … i tratti di un percorso educativo e pastorale che si fa «PROPOSTA FORMATIVA»
Diventare ‘artigiani di futuro’: rendetevi protagonisti del vostro cammino Essere capaci di sognare: ‘osate di sognare alto’… Mettersi in gioco puntando su grandi ideali: ‘non accontentatevi di piccole mete’ Creare una nuova fiducia nella vita: ‘non vivacchiate: vivete’!
Essere capaci di ‘trasformare la difficoltà in una opportunità, la parete in un orizzonte’: ‘guardate sempre l’orizzonte e guardate anche indietro’…’per favore non guardate dal balcone la vita, mettetevi in essa’. Avere il coraggio di andare controcorrente, contrapponendosi alla cultura del provvisorio, del consumo, della superficialità e dello scarto: “non abbiate paura di opporvi a… come ha fatto Gesù che è il Signore del rischio, il Signore del sempre ‘oltre’! Essere protagonisti del cambiamento della società a partire dall’incontro, dagli spazi di nuove forme di relazione: ‘siate rinnovamento nella cultura, nella società e nella Chiesa’… ‘lasciate un’impronta’.
Prendere la vita nelle proprie mani e decidere responsabilmente verso dove la si voglia condurre: “non abbiate paura di ascoltare lo Spirito che vi suggerisce scelte audaci, non indugiate quando la coscienza vi chiede di rischiare per seguire il Maestro”. Essere costruttori di una umanità nuova, uscendo da se stessi per far fiorire la civiltà dell’amore: “sospinti dall’amore più grande, … siate pronti a spendere la vita nel servizio gratuito ai fratelli più poveri e più deboli, a imitazione di Cristo”. Essere messaggeri di speranza: ‘piantate semi di speranza’ , ‘uscire dal recinto, aprirsi, sognare per essere la speranza del popolo’
Educare i giovani a diventare un popolo Divenire (e formarsi=configurarsi) cittadini responsabili in seno a un popolo, non come massa trascinata dalle forze dominanti. […] richiede un costante processo nel quale ogni nuova generazione si vede coinvolta. È un lavoro lento e arduo che esige di volersi integrare e di imparare a farlo fino a sviluppare una cultura dell’incontro in una plurima armonia. (EG 220) Educare i giovani a diventare un popolo Dimensione sociale dell’educazione
Grazie! pina.delcore@gmail.com