…per annunciare il Vangelo della vita Come un prodigi …per annunciare il Vangelo della vita Il Vangelo della vita sta al cuore del messaggio di Gesù. Accolto dalla Chiesa ogni giorno con amore, esso va annunciato con coraggiosa fedeltà come buona novella agli uomini di ogni epoca e cultura. (Giovanni Paolo II)
“Quando i malvagi, che mi sono avversari e nemici, mi hanno assalito per divorarmi, essi stessi hanno vacillato e sono caduti. Se un esercito si accampasse contro di me, il mio cuore non avrebbe paura; se infuriasse la battaglia contro di me, anche allora sarei fiducioso. Una cosa ho chiesto al Signore, e quella ricerco: abitare nella casa del Signore tutti i giorni della mia vita, per contemplare la bellezza del Signore, e meditare nel suo tempio.” (Sal 27,2-4)
La vocazione della Chiesa alla difesa della vita La Chiesa è pienamente cosciente che spetta alla sua vocazione di difendere l’uomo contro tutto ciò che potrebbe dissolverlo o avvilirlo: poiché il Figlio di Dio si è fatto uomo, non c’è uomo che non sia suo fratello e che non sia chiamato a divenire cristiano e a ricevere da Lui la salvezza. (Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede, Dichiarazione sull’aborto procurato) La vita umana deve essere protetta e favorita fin dal suo inizio, così come nelle diverse tappe del suo sviluppo. (Ibidem)
La vita è sempre un dono. È, questa, un’intuizione o addirittura un dato di esperienza, di cui l’uomo è chiamato a cogliere la ragione profonda. Perché la vita è un bene? Dio ha creato l’uomo a sua immagine e somiglianza: maschio e femmina li creò, affidando loro il compito di dominare la terra. (Giovanni Paolo II, Donum Vitae) All’uomo è donata un’altissima dignità, che ha le sue radici nell’intimo legame che lo unisce al suo Creatore: nell’uomo risplende un riflesso stesso di Dio. L’uomo e la donna sono chiamati a cooperare con l’amore del Creatore e del Salvatore, che attraverso di loro continuamente dilata e arricchisce la Sua famiglia. Il compito di accogliere e servire la vita riguarda tutti e deve manifestarsi soprattutto verso la vita nelle condizioni di maggior debolezza. (Giovanni Paolo II, Evangelium Vitae)
La scienza e la tecnica al servizio della persona umana Ogni persona umana, nella sua singolarità irrepetibile, non è costituita soltanto dallo spirito ma anche dal corpo, così nel corpo ed attraverso il corpo viene raggiunta la persona stessa nella sua realtà concreta. Rispettare la dignità dell’uomo comporta di conseguenza salvaguardare questa identità dell’uomo corpora et anima unus. (Giovanni Polo II, Donum Vitae) La vita fisica costituisce in un certo qual modo il «valore fondamentale» perché su di essa si fondano e si sviluppano tutti gli altri valori della persona. (Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede, Dichiarazione sull’aborto procurato) L’inviolabilità del diritto alla vita dell’essere umano innocente «dal momento del concepimento alla morte» è un segno e un’esigenza dell’inviolabilità stessa della persona , alla quale il Creatore ha fatto il dono della vita. (Giovanni Paolo II, Donum Vitae)
Alla luce della ragione C’è un complesso di diritti, che non spetta alla società di accordare, perché essi le sono anteriori, ma che essa ha il dovere di tutelare e di far valere: tali sono la maggior parte di quelli che oggi si chiamano i «diritti dell’uomo». Il primo diritto di una persona umana è la sua vita. Una discriminazione fondata sui diversi periodi della vita non è giustificata più di qualsiasi altra. (Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede, Dichiarazione sull’aborto procurato)
Pro-choice Pro-life Il feto, nei primi 90 giorni dalla fecondazione non possiede ancora le proprietà fisiche e psicologiche per essere considerato persona. La libertà è “sacra”. Non esiste equivalenza fra il diritto non solo alla vita ma anche alla salute proprio di chi è già persona, come la madre e la salvaguardia dell’embrione che persona deve ancora diventare. La vita inizia nel momento del concepimento. La vita è sempre sacra ed inviolabile. Non esiste una vita più sacra di un’altra, come non esiste una vita più significativa di un’altra.
Si deve senz’altro affermare che Ci sono casi in cui gravissime difficoltà concorrono alla scelta di compiere l’aborto: può essere ad esempio una grave questione di salute, talvolta di vita o di morte, per la madre; può essere l’aggravio che rappresenta un figlio in più, soprattutto se ci sono buone ragioni per temere che egli sarà anormale o rimarrà minorato; può essere il rilievo che, in diversi ambienti, hanno o assumono le questioni di onore e disonore, ecc. Si deve senz’altro affermare che MAI ALCUNA DI QUESTE RAGIONI PUO’ CONFERIRE OGGETTIVAMENTE DI DISPORRE DELLA VITA ALTRUI ANCHE SE IN FASE INIZIALE; e, per quanto concerne l’infelicità futura del bambino, nessuno, neppure il padre o la madre, può sostituirsi a lui per preferire a suo nome la morte anziché la vita. (Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede, Dichiarazione sull’aborto procurato)
La scienza e la fede I progressi della scienza aprono ed apriranno sempre più alla tecnica la possibilità di compiere interventi ingegnosi. Ma la tecnica non può sfuggire al giudizio della morale, perché essa è fatta per l’uomo e ne deve rispettare le finalità. Ogni uso della scienza, infatti non può che avvenire al servizio dell’uomo. (Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede, Dichiarazione sull’aborto procurato) La diagnosi prenatale è moralmente lecita? Se la diagnosi prenatale rispetta la vita e l’integrità dell’embrione e del feto umano ed è orientata alla sua salvaguardia o alla sua guarigione individuale, la risposta è affermativa. (Giovanni Paolo II, Donum Vitae)
Aborto: delitto abominevole L’aborto procurato è l’uccisione deliberata e diretta, comunque venga attuata, di un essere umano nella fase iniziale della sua esistenza, compresa tra il concepimento e la nascita. La gravità morale dell’aborto appare in tutta la sua verità se si riconosce che si tratta di un omicidio di un essere umano innocente, debole e totalmente affidato agli altri. (Giovanni Paolo II, Evangelium Vitae) Il cristiano è chiamato a celebrare il Vangelo della Vita, a custodirlo e testimoniarlo.
Anche noi siamo chiamati a dare la nostra vita per i fratelli realizzando così in pienezza di verità il senso e il destino della nostra esistenza. Lo potremo fare perché Tu, o Signore, ci hai donato l’esempio e ci hai comunicato la forza del tuo Spirito. Lo potremo fare se ogni giorno, con Te e come Te, saremo obbedienti al Padre e faremo la sua volontà. Concedici, perciò di ascoltare con cuore docile e generoso ogni parola che esce dalla bocca di Dio: impareremo così non solo a «non uccidere» la vita dell’uomo, ma a venerarla, amarla e promuoverla. Amen. (Giovanni Paolo II, Evangelium Vitae)