A.I.S.Re. Le interazioni spaziali nelle politiche fiscali sul patrimonio immobiliare Chiara Bocci, Claudia Ferretti, Patrizia Lattarulo IRPET Istituto.

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A.I.S.Re. Le interazioni spaziali nelle politiche fiscali sul patrimonio immobiliare Chiara Bocci, Claudia Ferretti, Patrizia Lattarulo IRPET Istituto Regionale Programmazione Economica della Toscana Il lavoro che vi presento e che è stato curato, oltre che da me, anche dalle mie colleghe, ha come tema le politiche fiscali esercitate dai Comuni sul patrimonio Immobiliare e in particolare le interazioni spaziali che vengono innescate proprio su tali scelte 38th Conferenza AISRe Cagliari, 20 – 22 Settembre 1

Introduzione Lo studio delle politiche fiscali esercitate a scala locale sul patrimonio immobiliare appare di grande interesse soprattutto in una fase di importanti cambiamenti normativi in ambito di accentramento/decentramento, quale quella attuale. Uno degli aspetti da tenere in considerazione nell’analisi delle politiche fiscali riguarda i comportamenti imitativi tra enti vicini (tax mimicking). Secondo questo approccio le decisioni di policy di una determinata giurisdizione vengono spiegate anche in funzione di preferenze (di contribuenti, consumatori o elettori), necessità di spesa, risorse e scelte politiche degli enti limitrofi. 2

La letteratura recente La letteratura sulla finanza locale chiarisce come le scelte in merito al livello e alla composizione di entrate e spese di un ente siano determinate sia dalle caratteristiche politiche, economiche e demografiche dell’ente stesso (Inman 1987), che da meccanismi di interazione strategica tra governi locali (Brueckner 2003). E’ per questo motivo che nell’ultimo decennio molti studi hanno riguardato i comportamenti imitativi, rilevando tutti una interdipendenza positiva tra enti contigui: Stati Uniti (Wu e Hendrick, 2009), Belgio (Heyndels e Vuchelen, 1998), Canada (Brett e Pinkse, 2000), Germania (Buettner, 2001), Svizzera (Feld e Kinchgassner, 2001), Regno Unito (Revelli, 2001), Francia (Feld et al., 2003), Italia (Bordignon et al., 2003, Ermini e Santolini, 2010) e Spagna (Solè Ollè, 2003). 3

Obiettivi Individuare una misura delle politiche fiscali messe in atto sulla principale imposta locale (quella sul patrimonio immobiliare); Stimare, attraverso un modello econometrico, le determinanti delle politiche fiscali sulla tassazione del patrimonio immobiliare adottate dai Comuni italiani nel 2014; Confermare l’esistenza di interazioni strategiche che influenzano le decisioni circa il livello di entrata; Investigare le possibili cause dell cd. tax mimicking. Nel momento quindi in cui ci siamo relazionati con questo ambito tematico, ci siamo ripromessi di rispondere a 4 obiettivi 4

L’imposizione immobiliare in Italia L’aliquota standard dell’imposta sul patrimonio immobiliare viene definita a livello nazionale e può variare in relazione al tipo di proprietà. Ogni comune ha però la facoltà di variare l’aliquota fino al valore massimo consentito dallo Stato. Pertanto, il gettito attuale è il risultato di due componenti : La base imponibile; Le scelte in merito alle aliquote e alle deduzione applicate dai singoli Comuni. Il valore della base imponibile può essere approssimato dal gettito ad aliquota standard (entrate standard), mentre le politiche fiscali possono essere misurate dalla differenza tra il gettito attuale e quello standard (gettito extra-standard). Per individuare la variabile di studio abbiamo ragionato in questo modo: 5

Differenze territoriali Nelle parti estreme del grafico sono rappresentati due modelli di policy opposti: un alto livello di pressione fiscale + un alto livello di spesa che produce un più elevato (o più qualificato) numero di servizi locali; un basso livello di spesa corrente + un basso livello di pressione fiscale. Politiche fiscali e spesa corrente dei Comuni italiani. Pro capite (2014) 6

La correlazione spaziale Rapporto tra il gettito extra-standard e entrate tributarie (2014). Questa variabile indica la quota delle entrate tributarie che viene determinata dalle politiche fiscali su Imu e Tasi. La variabile mostra una distribuzione spaziale ben delineata, con aree territoriali omogenee in cui gli enti vicini tendono ad assumere comportamenti simili tra loro Se però in media le regioni possono avere comportamenti anche molto differenziati, se osserviamo la variabile di studio a livello comunale scopriamo come questa tenga conto della correlazione spaziale e l’indice di Moran risulta positivamente diverso da 0. Ciò implica che a valori alti della variabile corrispondono valori alti anche nei comuni limitrofi e viceversa. Quindi il modello che andremo a costruire per l’individuazioni delle determinanti delle politiche fiscali dovrà tenere conto della correlazione spaziale Moran I p-value 0,248 0,000 7

y = Metodologia (1) Costruire un modello econometrico che individui le determinanti delle politiche fiscali dei Comuni italiani, tenendo conto della correlazione spaziale Database fornisce, per ogni comune italiano il gettito effettivo e standard versato a titolo di Imu e Tasi nel 2014. La variabile dipendente (Y) è rappresentata dalla differenza tra gettito effettivo e standard rispetto alle entrate tributarie (%) Le possibili determinanti: Variabili relative al bilancio e alla solidità di bilancio dell’ente; Variabili relative alla base imponibile; Variabili di contesto economico, territoriale e politico. Una volta verificata sia l’esistenza di differenze territoriali nel modo in cui gli enti hanno sfruttato gli spazi di manovra sull’imposta immobiliare, che la correlazione spaziale del fenomeno, il passo successivo è stato quello di provare a costruire un modello econometrico che provi a spiegarne le cause 8

Metodologia (2) Più nel dettaglio Variabili di bilancio:   Variabili di contesto territoriale e economico: Spesa corrente pro capite (Euro) Dimensione del comune (pop+pend) Entrate proprie nette pro capite (Euro) Popolazione Trasferimenti pro capite (Euro) Popolazione anziana (%) Criticità finanziaria (dummy) Popolazione infantile (%) Patto Stabilità Interno (dummy) Posti letto pro capite Alto livello di pressione fiscale Irpef (dummy) Vocazione turistica (dummy) Superficie urbanizzata (%) Variabili di base imponibile: Sud (dummy) Base imponibile immobiliare pro capite (Euro) Reddito pro capite (Euro) Prezzi medi delle abitazioni (Euro/m2) Secondo mandato del sindaco (dummy) Seconde/terze case pro capite Campagna elettorale (dummy) Occupati pro capite (cat D) Orientamento politico del sindaco (categorica) Cat D= manifattura, alberghi, servizi bancari e assicurativi 9

Metodologia (3) 𝒚=𝜌𝑾𝒚+𝑿𝜷+ 𝜺 Modello di regressione spatial lag (Anselin, 1999) che assume che la struttura spaziale sia determinata da un processo spaziale auto-regressivo nella variabile dipendente le politiche fiscali sull’imposta immobiliare sono determinate sia dalle variabili esplicatiche che dalle scelte in materia di tassazione dei comuni limitrofi (tax mimicking) 𝒚=𝜌𝑾𝒚+𝑿𝜷+ 𝜺 dove ρ è il coefficiente di correlazione spaziale e W è la matrice spaziale. Le stime possono essere effettuate sia con tecniche ML or IV (S2SLS) NB: a causa del termine ρWy, è necessario basare l’interpretazione del modello stimato sulle misure di impatto così come definite da LeSage and Pace (2009) La matrice W è, inoltre, standardizzata per riga e quindi, per ogni generico i, la somma per riga è pari a 1. Data la struttura di correlazione della variabile di studio è più corretto interpretare il modello non osservando i valori dei parametri di regressione ma piuttosto calcolando delle misure di impatto di ciascuna variabile esplicativa. Tali impatti vengono definiti sia sulla base degli effetti direttamente imputabili alla singola variabile osservata nell’unità i, che sulla base degli effetti indiretti che la stessa variabile ha sulla politica fiscale nelle altre aree contigue.   10

Risultati (1) *** * ** Variables Parametres Overall Impact Current expenditures per capita (x1000) 4.443 *** 5.954 Net tax burden (x1000) -5.577 -7.474 Transfers per capita (x1000) -2.798 -3.75 Internal Stability Pact (dummy) 1.76 2.358 High additional income tax rate (dummy) 1.574 2.109 Property tax base per capita (x1000) -0.016 -0.021 Secondary homes per capita 0.428 * 0.573 Municipal size (log) 0.608 0.815 Elderly population (%) 0.057 0.076 Bed places per capita (log) 0.285 ** 0.381 Urbanized land (%) -1.386 -1.857 South (dummy) -1.229 -1.647 Income per capita (log) 2.817 3.774 Mandate of the mayor (dummy) -0.477 -0.64 Intercept 3.714 Spatial parameter 0.254 Bilancio: al crescere delle entrate diminuiscono le politiche fiscali, al contrario con la crescita della spesa le politiche fiscali diventano più pesanti. Naturalmente in corrispondenza di un bilancio “solido” , le politiche fiscali si riducono. Una base imponibile più alta determina una riduzione delle politiche fiscali che comunque si alzano nei Comuni turistici e prevalentemente sulle seconde case. Le regioni del sud applicano in media aliquote più basse rispetto alle regioni del centro nord e ovviamente la domanda di servizi locali, aumentando la spesa, innalza il livello di pressione tributaria connessa al patrimonio immobiliare Nel nostro caso sia nel caso in cu il sindaco sia al secondo mandato o che il comune si sia trovato in campagna elettorale determina un effetto negativo sulle politiche fiscali. L’impatto tiene conto anche degli effetti indiretti che ogni variabile ha sulla politica fiscale dei comuni vicini 11

Risultati (2) Il coefficiente di correlazione spaziale è uguale a 0.25 che significa che esiste una interdipendenza positiva nelle politiche fiscali (un incremento di un punto percentuale della variabile dipendente osservata nei Comuni vicini ad i può determinare, ceteris paribus, un incremento dello 0.25% della stessa variabile nel Comune i); Gli enti delle regioni meridionali mostrano un più basso livello di pressione fiscale sull’imposta immobiliare (dovuto sia alle differenti scelte di politica fiscale ma forse anche ad una maggiore evasione fiscale) ; Osservando l’impatto relativo alla aliquota dell’addizionale comunale all’Irpef, si può sottolineare come le politiche fiscale sul patrimonio non siano complementari a quelle sul reddito: i comuni con un livello elevato di pressione fiscale Irpef applicano anche aliquote elevate sul patrimonio immobiliare 12

Risultati (3) I comuni sottoposti al Patto di Stabilità presentano un più elevato livello di entrate extra-standard; Il numero di seconde case pro capite risulta avere una relazione positiva con le politiche fiscali (il peso della maggiore pressione fiscale viene riversato in gran parte sui cittadini non residenti); Nei Comuni in cui il sindaco è stato eletto due volte consecutive si assiste ad un minor utilizzo degli spazi di manovra su IMU e TASI dovuto probabilmente a una migliore programmazione delle politiche di entrata e spesa. Una aliquota maggiore può essere spiegata dalla necessità di assicurare un maggior livello di spesa: nei centri con più alti costi di gestione quali le aree urbane (effetto congestione), nei Comuni con un elevata % di anziani o negli enti con una più basso livello di suolo urbanizzato; 13

Le cause dell’interazione spaziale (1) Quale delle possibili cause dei comportamenti imitativi è la più plausibile? La letteratura offre tre spiegazioni al tax mimicking: lo spill-over sulla spesa: le spese effettuate dai Comuni in servizi pubblici possono determinare benefici o svantaggi agli enti contigui; il modello Tiebout sulla tax competition: i politici possono imitare le scelte dei vicini per evitare lo spostamento della base imponibile; la yardstick competition: gli elettori, non completamente informati circa lo standard di servizi potenzialmente collegato ad uno specifico livello di tassazione, utilizzano ciò che accade intorno a loro come benchmark. Il politico razionale tenderà ad imitare il livello di pressione fiscale dei comuni limitrofi, nel tentativo di catturare le preferenze degli elettori. Il modello spill-over può essere facilmente riconducibile alle entrate, essendo le due grandezze indissolubilmente legate dalle regole di bilancio 14

Le cause dell’interazione spaziale (2) y = Si approfondiscono le teorie 1 e 3 modificando il modello di regressione generale attraverso l’inclusione di uno specifico termine di interazione. Yardistick competition model Hp: ci aspettiamo di trovare una relazione negativa tra le politiche fiscali dei vicini e la variabile sul mandato politico poichè un sindaco che non può essere rieletto non ha interesse a imitare le scelte politiche dei comuni vicini Spill-over effect model Hp: i comuni più piccoli, vicini tra loro, dovrebbero mostrare una maggiore interazione spaziale mentre quelli più grandi sono meno influenzati dalle scelte fiscali degli enti limitrofi. 𝒚=𝜌𝑾𝒚+𝛿 𝒎𝒂𝒏𝒅𝒂𝒕𝒆∗𝑾𝒚 +𝑿𝜷+ 𝜺 𝒚=𝜌𝑾𝒚+𝛿 log(𝒑𝒐𝒑𝒖𝒍𝒂𝒕𝒊𝒐𝒏)∗𝑾𝑦 +𝑿𝜷+ 𝜺 15

Le cause dell’interazione spaziale(3) y = Le cause dell’interazione spaziale(3)   Yardstick competition Spill-over Spesa corrente pro capite (x1000) 4.414 *** 4.385 Entrate nette pro capite (x1000) -5.504 -5.334 Trasferimenti pro capite (x1000) -2.732 -2.577 PSI (dummy) 1.722 1.781 Alta aliquota add. Irpef (dummy) 1.502 1.435 Base imponibile pro capite (x1000) -0.016 -0.018 Seconde case pro capite 0.468 ** 0.507 Dimensione demografica (log) 0.565 0.813 Popolazione anziana (%) 0.054 0.059 Posti letto pro capite (log) 0.279 0.265 * Territorio urbanizzato (%) -1.461 -1.434 Sud (dummy) -1.011 -0.872 Reddito pro capite (log) 2.655 2.537 Secondo mandato del sindaco(dummy) 0.098 -0.486 Wy * Mandato del sindaco -0.091 Wy * Popolazione (log) -0.044 . Intercetta 2.873 2.644 Spatial parameter 0.383 0.426 Il legame tra comuni vicini diventa più debole via via che cresce la popolazione. I comuni più grandi non imitano ciò che accade intorno a loro. 16

y = Conclusioni I risultati mostrano che le decisioni politiche sono determinate sia da variabili di bilancio e di contesto economico e politico che dai comportamenti dei comuni limitrofi. Più in dettaglio: maggiore è il livello delle spese, maggiore è la pressione fiscale extra- standard (Centro-nord, popolazione anziana, bassa urbanizzazione); maggiore sono le entrate nette o i trasferimenti, minore è la prossione fiscale extra-standard; la vocazione turistica dell’area (seconde case e posti letto) e la stabilità politica dell’amministrazione influenzano entrambi la politica fiscale Imu e Tasi; gli enti vicini tendono ad assumere comportamenti simili; questi comportamenti imitativi tra comuni sono probabilmente determinati da effetti spill-over e la relazione negativa tra le scelte politiche e la dimensione demografica mostra come un comune di maggiori dimensioni sia meno sensibile ai cambiamenti nelle politiche fiscali degli enti vicini, poichè ci sarebbero effetti spill-over molto ridotti sui propri residenti. 17

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