L’immigrazione è una questione politica controversa.

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Transcript della presentazione:

L’immigrazione è una questione politica controversa. Quasi tutti i Paesi pongono dei limiti all’immigrazione.

Perché l’immigrazione è una questione controversa? Alcuni gruppi si oppongono alla spesa di fondi pubblici per l’immigrazione. Altri gruppi temono la competizione nel mercato del lavoro da parte dei lavoratori immigrati. L’immigrazione genera un guadagno complessivo per il Paese ricevente, senza considerare i guadagni ottenuti dai migranti stessi? Ci sono guadagni complessivi per il Paese di destinazione come per il commercio internazionale?

MACRON’S RAGE: EU rules on migration drive down wages and undermine worker’s rights Sundays Express, 2 Agosto 2017 EU migrants have no negative effect on UK wages, says LSE Guardian 11 maggio 2016 Uno studio recente della Banca d’Inghilterra trova un debole effetto negativo dell’immigrazione sui salari

I guadagni dai flussi di lavoro e di capitale Nel modello a fattori specifici l’immigrazione giova al Paese ricevente. Se includiamo i guadagni dei migranti e il reddito di F, troviamo che l’emigrazione beneficia anche il Paese F. Discutiamo i guadagni complessivi derivanti dall’immigrazione.

Per quantificare i guadagni dall’immigrazione usiamo il modello a fattori specifici. Consideriamo la quantità mondiale di lavoro, unendo H e F: L + L*. Sull’asse orizzontale, i lavoratori di H sono misurati da sinistra a destra, mentre quelli di F da destra a sinistra. Possiamo vedere quanti lavoratori sono localizzati in ciascun Paese.

I salari in H e all’estero Quando in H entrano i migranti, il salario si riduce. Retta decrescente – Salario di H: W nel punto A nella I lavoratori di F entrano in H e aumenta la forza lavoro: il salario di H si riduce a W′ nel punto B. Curva di domanda di lavoro per l’economia nel suo complesso Lo stesso vale per F: il salario è W* nel punto A*. La forza lavoro in F si riduce e il salario aumenta: W′ nel punto B.

I salari in H e all’estero Il punto B è l’equilibrio di migrazione completa I salari nei due Paesi sono uguali: W′. Nel lungo periodo si raggiunge l’equilibrio di migrazione completa. La migrazione ha beneficiato i lavoratori (esclusi i migranti) del Paese H? La migrazione ha beneficiato il Paese F, considerando anche i migranti?

I guadagni per il Paese H Dobbiamo misurare il contributo di ogni lavoratore di F alla produzione di uno dei due beni in quel Paese. Salario di H= MPL*P Il primo lavoratore di F che migra ha un prodotto marginale pari al salario di H (W nel punto A). Man mano che altri lavoratori di F migrano, il MPL si riduce a causa dei rendimenti decrescenti. Il prodotto marginale degli immigrati è misurato dal salario, che si riduce da W a W′.

I guadagni per il Paese H Nel punto di equilibrio B, tutti gli immigrati di F ricevono in H il salario W′. Anche se a tutti i lavoratori è pagato lo stesso salario, il primo lavoratore ha un MPL pari a W. Ogni lavoratore addizionale ha un MPL pari a un certo valore compreso tra W e W′. L’ultimo lavoratore ha MPL = W′. Quindi c’è stato un guadagno nella produzione per ogni lavoratore immigrato. Il contributo degli immigrati alla produzione di beni in H è maggiore del salario che è loro pagato.

I guadagni per il Paese H La differenza tra i prodotti marginali dei lavoratori e il salario loro pagato è il guadagno per l’economia H. Sommando tutti i guadagni ottenuti grazie ai lavoratori di F, otteniamo il triangolo ABC H guadagna grazie alla completa immigrazione.

I guadagni per il Paese F Dobbiamo includere i salari ricevuti dai migranti partiti nel calcolare il reddito di F. Spesso questi salari tornano ai familiari (rimesse). Anche se i salari non fossero mandati in patria, vanno comunque incorporati nel calcolo del reddito di F perché è da lì che provengono i migranti. Salario di F: W* = MPL*P*. Quando i lavoratori esteri migrano, MPL in F aumenta e i salari aumentano da W* a W′.

I guadagni per il Paese F Ciascuno di questi prodotti marginali o salari maggiori compresi tra W* e W′ è pari alla riduzione della produzione estera dovuta alla perdita dei lavoratori. Il salario che i lavoratori di F ottengono in H è molto più elevato dei prodotti marginali del lavoro di F: tra W* e W′. La differenza tra il salario percepito dai migranti e i loro prodotti marginali in F è il guadagno che F riceve. Sommando tutti i guadagni dei migranti otteniamo il triangolo A*BC Questo guadagno rappresenta la parte di compensi degli emigrati che supera la riduzione di produzione che si verifica in F quando essi emigrano.

Il mercato mondiale del lavoro Salario, W Salario di F Il salario di H, W, determinato in A, è maggiore del salario di F, W* nel punto A* Guadagni di H I lavoratori si spostano da F a H fino a quando non si raggiunge l’equilibrio di migrazione completa in B, in corrispondenza di salari pari a W’ A A* W W* L Si possono mostrare i guadagni dalla migrazione per H e F. C W’ B L’ Guadagni di F Salario di H 0’ L L* Quantità mondiale di lavoro

La produzione in H Salario, W Salario di F Guadagni di H A W C W’ B W* Salario di H 0’ L L* Quantità mondiale di lavoro

Il “lavoratore” LF2 si sposta in H: F perde W2 il migrante ottiene W’ Il vantaggio di F Il “lavoratore” LF1 si sposta in H: F perde W*, il migrante ottiene W’; Il “lavoratore” LF2 si sposta in H: F perde W2 il migrante ottiene W’ Salario, W Salario di F A A* W W* LF1 C W’ B L’ Guadagni di F W2 Salario di H LF2 0’ L L* Quantità mondiale di lavoro

I guadagni di H sono dati dalla maggiore produzione resa possibile dall’aumento di occupazione Salario, W Salario di F I guadagni di F sono dati dai maggiori salari guadagnati dai migranti (considerati parte di F) A A* W W* L C W’ B L’ Salario di H 0’ L L* Quantità mondiale di lavoro

Esempio numerico H In H il salario iniziale, W1, (al momento dell’ingresso del primo immigrato) è pari a 10 (pari al prodotto marginale del lavoro in entrambi i settori), il salario dopo l’ingresso del secondo immigrato è pari a W2 = 8 (prodotto marginale associato); il salario di equilibrio, dopo tre immigrati, è pari a 5. I tre lavoratori ottengono lo stesso salario, 5*3 = 15 D’altra parte hanno prodotto 10+8+5 = 23 Il surplus associato alla riduzione salariale associata all’immigrazione è dunque pari a 23-15. H ha guadagnato.

Esempio numerico F In F il salario iniziale, W1*, (al momento dell’uscita del primo emigrante) è pari a 2 che corrisponde al prodotto marginale in F all’avvio dell’immigrazione. Il salario degli emigranti dopo l’ingresso del secondo immigrato è pari a W2* = 3; il salario di equilibrio, dopo tre immigrati è pari a 5. I tre immigrati ottengono lo stesso salario, quindi ottengono 5*3 = 15 D’altra parte producevano nel loro paese 2+3+5 = 10 Il surplus associato all’immigrazione è dunque pari a 15-10 F ha guadagnato se includiamo in F anche gli emigranti

Salario, W Salario di F Guadagni di H A A* W W* L C W’ B L’ Guadagni di F Salario di H 0’ L L* Quantità mondiale di lavoro

𝑄 𝑀 = 𝐿 𝑀 0,2 𝐾 0,8 𝑄 𝐴 = 𝐿 𝐴 0,5 𝑇 0,5 Illustrazione numerica

Rapporto tra il tasso di disoccupazione degli immigrati e il tasso di disoccupazione dei nativi 2012-2013 Nel 2012-2013 il tasso di disoccupazione degli italiani era l’11 per cento, quello degli immigrati in Italia il 15,5 per cento

Gli immigrati tendono a guadagnare di meno dei nativi Nel 2012 il tasso di povertà degli italiani era intorno al 18-20 per cento, quello degli immigrati superava il 35-37 per cento 𝑡𝑎𝑠𝑠𝑜 𝑑𝑖 𝑝𝑜𝑣𝑒𝑟𝑡à 𝑑𝑒𝑔𝑙𝑖 𝑖𝑚𝑚𝑖𝑔𝑟𝑎𝑡𝑖 𝑡𝑎𝑠𝑠𝑜 𝑑𝑖 𝑝𝑜𝑣𝑒𝑟𝑡à 𝑑𝑒𝑖 𝑛𝑎𝑡𝑖𝑣𝑖 = 1,9 𝑡𝑎𝑠𝑠𝑜 𝑑𝑖 𝑝𝑜𝑣𝑒𝑟𝑡à 𝑑𝑒𝑔𝑙𝑖 𝑖𝑚𝑚𝑖𝑔𝑟𝑎𝑡𝑖 𝑜𝑐𝑐𝑢𝑝𝑎𝑡𝑖 𝑡𝑎𝑠𝑠𝑜 𝑑𝑖 𝑝𝑜𝑣𝑒𝑟𝑡à 𝑑𝑒𝑖 𝑛𝑎𝑡𝑖𝑣𝑖 𝑜𝑐𝑐𝑢𝑝𝑎𝑡𝑖 = 2,7

Inizio della fase di stagnazione salariale Accelerazione dei flussi migratori Crisi 2008-2009

Gli immigrati e le loro rimesse Spesso gli immigrati mandano una parte sostanziale dei loro guadagni a casa: rimesse Secondo le stime del Fondo Monetario Internazionale (FMI) nel 2004 le rimesse sono state 126 miliardi di dollari, da un livello di 72,3 milioni nel 2001. Il reddito mandato a casa dagli emigrati è una fonte di guadagno più importante degli aiuti ufficiali.

Gli immigrati e le loro rimesse

Rimesse degli emigrati in alcuni paesi nel 2015 * In % del PIL

Gli immigrati e le loro rimesse Il rimpatrio di parte del reddito dei migranti potrebbe essere sufficiente a compensare il Paese di origine per la perdita di forza lavoro. Per calcolare i guadagni, dobbiamo considerare tutti i pagamenti ricevuti dagli immigrati che fanno parte del reddito del loro Paese di origine. Nel caso dei migranti molto istruiti, a meno che questi migranti non facciano rientrare in patria la maggior parte del loro reddito, quei Paesi subiscono delle perdite a causa della fuoriuscita di questi lavoratori. Jagdish Bhagwati, un economista, ha proposto l’imposizione di una tassa sulla “fuga di cervelli”, ovvero sui flussi in uscita di lavoratori istruiti.

I guadagni dalla migrazione I guadagni mondiali dalla migrazione Combinando i guadagni dei Paesi H e F otteniamo la regione triangolare ABA*, che misura i guadagni mondiali dall’immigrazione (figura 8). Possiamo misurare l’area di questo triangolo, ma dobbiamo conoscere la differenza nei salari prima della migrazione e il numero di persone che emigrano. Un modo di pensare ai guadagni mondiali della migrazione è che siano pari all’aumento del PIL mondiale causato dall’immigrazione. Possiamo dire che la differenza tra i salari di H e F è pari all’aumento netto del PIL mondiale a causa della migrazione.

I guadagni mondiali dalla migrazione Sommando per tutti i migranti, otteniamo il triangolo ABA*, l’aumento del PIL mondiale e i guadagni mondiali ottenuti dalla migrazione. In pratica, tuttavia, ci sono altri costi che i migranti sopportano e che rendono i guadagni dall’immigrazione inferiori all’aumento del PIL mondiale. Costi di trasferimento, pagamento dei trafficanti di immigrati clandestini. Queste spese dovrebbero essere sottratte all’aumento del PIL per ottenere i guadagni netti.

A quanto ammontano i costi di trasferimento? Gli immigrati illegali sono spesso disposti a pagare molto ai trafficanti per trasferirsi da un Paese all’altro. Nella tabella si riporta l’ammontare pagato ai trafficanti. Anche gli immigrati legali affrontano dei costi di migrazione, per esempio il pagamento del trasporto, delle spese legali, o la discriminazione salariale dovuta alla lingua, al pregiudizio, etc. Perciò i costi di trasferimento sono un limite inferiore al reddito addizionale che si aspettano di ricevere per gli anni in cui vivranno all’estero.

Rifugiati siriani che varcano il confino serbo-croato (2015)

A quanto ammontano i costi di trasferimento?

Costi di viaggio per emigranti provenienti dalla Siria e dall’Afghanistan (2015)

A quanto ammontano i costi di trasferimento? Quando i costi di trasferimento sono elevati, gli immigrati devono lavorare all’estero per un numero di anni sufficiente a più che compensare questi costi. Per avere sia il reddito necessario per pagare i costi di trasferimento sia un numero di anni di lavoro da compiere abbastanza elevato da rendere vantaggiosa l’immigrazione, ci si aspetta che i migranti siano di mezza età. Questa idea è sostenuta dall’evidenza empirica: gli immigrati sono spesso di trenta - quaranta anni.

I guadagni dalla migrazione A quanto ammontano i guadagni derivanti dall’immigrazione? Nella prima riga della tabella si mostrano delle stime. I guadagni netti per gli Stati Uniti sono pari all’aumento del PIL statunitense. Sono stati compiuti diversi studi per stimare i guadagni dalla migrazione. Ogni riga della tabella mostra una stima e uno studio diversi.

I guadagni dalla migrazione Le catene migratorie possono diminuire i costi della migrazione

I guadagni dalla migrazione