Potenziale d'azione Potenziale d’azione

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Transcript della presentazione:

Potenziale d'azione Potenziale d’azione Variazione rapida del potenziale di membrana seguita da ritorno del potenziale alla condizione di riposo. Funzioni principali: 1)       trasmissione rapida di informazioni su lunghe distanze 2) controllo delle risposte di effettori, come contrazione muscolare, rilascio di neurotrasmettitore, ormoni. ; Potenziale d’azione Variazione rapida del potenziale di membrana seguita da ritorno del potenziale alla condizione di riposo. Funzioni principali: 1)       trasmissione rapida di informazioni su lunghe distanze 2) controllo delle risposte di effettori, come contrazione muscolare, rilascio di neurotrasmettitore, ormoni.

Assone gigante del calamaro Le nostre conoscenze sul meccanismo ionico del potenziale d’azione furono ottenute inizialmente da esperimenti eseguiti sull’assone gigante di calamaro. Grazie al suo grosso diametro (fino 0.8 mm) costituisce il sistema sperimentale più adatto per gli studi elettrofisiologici

Risposte passive o attive delle cellule nervose Gli impulsi di corrente inviati tramite un microelettrodo stimolatore possono essere iperpolarizzanti (rendere più negativo il potenziale di membrana) o depolarizzanti (renderlo più positivo). Queste sono risposte passive delle cellule nervose e sono tanto maggiori quanto maggiore è l’intensità della corrente entrante. Nelle cellule eccitabili come quelle nervose se lo stimolo depolarizzante supera una valore soglia diverso per ogni tipo cellulare, si scatena la risposta attiva della cellula sotto forma di potenziali d’azione.

Potenziale d'azione in una cellula nervosa Il potenziale d'azione si verifica se la depolarizzazione raggiunge il potenziale soglia; una volta raggiunta la soglia la depolarizzazione é autorigenerativa; l'ampiezza del potenziale d'azione é indipendente dallo stimolo (legge del "tutto o nulla"; Si propaga senza decremento per l’intera lunghezza della fibra nervosa o muscolare     La forma del potenziale d’azione è simile in molti neuroni dei mammiferi. Una volta che la membrana ha raggiunto la soglia, si verifica una depolarizzazione rapidissima che supera lo zero fino all’inversione della poolarità. L’apice del potenziale d’azione raggiunge + 50 mV. Successivamente il potenziale di membrana torna ai valori del potenziale di riposo quasi con la stessa velocità con cui si è depolarizzato. Dopo la ripolarizzazione si osserva una iperpolarizzazione transitoria definita potenziale postumo iperpolarizzante o iperpolarizzazione postuma che persiste per 4 ms.

Variazioni di conduttanza al Na+ e al K+  Il potenziale di membrana dipende dalla somma ponderata dei potenziali di equilibrio del K, Na e Cl. Nel 50 Hodgkin e Huxley dimostrarono che il potenziale nell’assone del calamaro è dovuto all’aumento sequenziale delle conduttanze agli ioni Na e K. In particolare la conduttanza al sodio aumenta esponenzialmente durante la fase di depolarizzazione, raggiunge il massimo contemporaneamente all’apice del potenziale d’azione per decrescere altrettanto rapidamente nella fase di ripolarizzazione. La conduttanza al potassio invece cresce più gradualmente e in un fase successiva all’insorgenza del potenziale d’azione, raggiunge il massimo a metà della fase di ripolarizzazione e gradualmente si riduce durante la fase di iperpolarizzazione postuma.

Potenziale d’azione nell’assone di calamaro Applicando l’equazione della conduttanza è possibile calcolare teoricamente le variazioni del potenziale di membrana durante un potenziale d’azione e si può osservare che il modello matematico basato sulle variazioni delle conduttanze per il Na e il K, è perfettamente sovrapponibile al potenziale d’azione misurato sperimentalmente con microelettrodi. Una volta superata il valore soglia la risposta della cellula nervosa è sempre la stessa in termini di variazione di potenziale di membrana. - Il potenziale d’azione segue la legge del tutto o nulla Il potenziale d’azione teorico calcolato sulle variazioni di conduttanza del Na+e del K+ corrisponde a quello effettivamente misurato

Il potenziale d’azione

Canali voltaggio dipendenti del sodio I canali del sodio hanno 2 cancelli che regolano il movimento ionico, di attivazione e di inattivazione. Nello stato di riposo il cancello di attivazione è chiuso, mentre quello di inattivazione è aperto. In seguito alla depolarizzazione il cancello di attivazione si apre e fa entrare Na in cellula. Insorge il feedback positivo. In seguito all’apertura del I cancello di attivazione, dopo 0.5 ms si chiude il cancello di inattivazione nel momento del picco massimo del potenziale d’azione, ed il sodio non può più entrare. Durante la ripolarizzazione indotta dall’apertura dei canali voltaggio dipendenti per il potassio, le 2 porte di attivazione ed inattivazione ritornano nel loro stato originario.

Struttura e funzionamento dei canali voltaggio dipendenti per il Na+ Il canale contiene 4 domini transmembrana ognuno dei quali contribuisce alla formazione di un poro centrale attraverso cui si muovono gli ioni. La proteina canale contiene 4 alfa-eliche sensori del voltaggio provviste di aacidi cationici ogni tre residui aminoacidici. Quando la membrana si depolarizza le eliche sensibili al voltaggio si spostano verso l’esterno aprendo il canale. Nel giro di 1 ms le eliche ritornano in posizione di riposo e il segmento di inattivazione si sposta all’interno del canale aperto, bloccando il flusso ionico. Quando il potenziale si ripolarizza il canale si chiude e dopo 1-2 ms il segmento di inattivazione ritorna allo stato originale. Le eliche S4, indicate in rosso, funzionano da sensori del voltaggio.

Ciclo di Hodgkin La rapidità delle variazioni del potenziale di membrana che si verificano durante il potenziale d’azione sono dovute alle rapide variazioni di conduttanza al Na+ ed al K+ indotte dal ciclo di Hodgkin

Periodo refrattario assoluto e relativo P. refrattario assoluto: corrisponde all'intervallo di tempo in cui, un secondo stimolo non può evocare un secondo potenziale d'azione; P. refrattario relativo: corrisponde all'intervallo di tempo in cui si possono produrre con una stimolazione maggiore (soglia amumentata) potenziali d'azione di ampiezza ridotta. L’inattivazione da voltaggio dei canali del sodio è responsabile dei periodi refrattari e dell’accomodazione. Accomodazione: Insorge se una cellula eccitabile viene depolarizzata lentamente, la soglia può essere superata senza generare potenziale d’azione. Ciò accade perché si aprono e si inattivano alcuni canali del sodio, riducendo il numero critico di canali necessari affinchè insorga il fenomeno autorigenerativo Accomodazione: Insorge se una cellula eccitabile viene depolarizzata lentamente, la soglia può essere superata senza generare potenziale d’azione. Ciò accade perché si aprono e si inattivano alcuni canali del sodio, riducendo il numero critico di canali necessari affinchè insorga il fenomeno autorigenerativo