Illuminismo italiano.

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Transcript della presentazione:

Illuminismo italiano

Illuminismo italiano le caratteristiche Motivazioni particolari Nuove idee dei PHILOSOPHES francesi ITALIA Differenze tra i vari stati italiani Centri di maggiore influenza Milano Napoli Granducato di Toscana Dibattito su economia e agricoltura Accademia dei Gergofili (Firenze)

Illuminismo italiano le caratteristiche Perché in Italia gli ideali settecenteschi di rinnovamento morale, civile e intellettuale non producono miglioramenti rilevanti nella società?

Illuminismo italiano Gli ideali settecenteschi non producono miglioramenti rilevanti nella società italiana Parziale adesione alle idee illuministe da parte degli intellettuali italiani 3 fattori Socio-economico-religiosi Cultura ancora essenzialmente letteraria(1) e poco incline al dibattito su argomenti filosofici, politici e religiosi Ostilità della Chiesa nei confronti di ogni istanza innovatrice 1) Incarnata dall’Accademia dell’Arcadia (è un'accademia letteraria fondata a Roma nel 1690 da Gian Vincenzo Gravina e da Giovanni Mario Crescimbeni coadiuvati nell'impresa anche dal torinese Paolo Coardi) www.wikipedia.it

Illuminismo italiano la stampa Manifesto dell’illuminismo lombardo esempio Inghilterra Francia Il più celebre (fratelli Verri e Cesare Beccaria) Stampa periodica(1) Il caffè La Gazzetta veneta La Gazzetta di Foligno La Gazzetta universale di Firenze La frusta letteraria di Giuseppe Baretti (1719-1789) Informare gli italiani dei ceti più colti sulle vicende e progressi del tempo. In Italia la popolazione era culturalmente molto arretrata e non esercitava alcuna influenza sulla vita politica e sociale(2) 1) Pur sotto la stretta sorveglianza delle autorità politiche, il numero dei giornali aumentò progressivamente. 2) gli stessi sentimenti patriottici interessavano solo ristretti ambienti intellettuali e politici.

Illuminismo lombardo Sovrani «illuminati» riforme Abolizione delle strutture feudali Riorganizzazione dell’apparato amministrativo e burocratico riforme Incremento dell’attività industriali e commerciali Sovrani «illuminati» Maria Teresa d’Asburgo (1740-1780) Consenso dei ceti borghesi e intellettuali(1) Giuseppe II Asburgo (1780-1790) Importanti uomini di cultura come i fratelli Verri e Cesare Beccaria guardarono con favore il riformismo di Maria Teresa e ricoprirono incarichi nell’amministrazione pubblica, anche se, in seguito, di fronte ad alcune discutibili riforme di Giuseppe II, cambiarono idea.

Illuminismo italiano «Il caffè» dei fratelli Verri Rinnovamento della cultura (anche tecnico-scientifica) Illuministi lombardi Divulgazione delle nuove idee anche per il pubblico non colto strumento fondatori programma Pietro Verri(1) (1728-1797) Alessandro Verri (1741-1816) Letteratura civilmente impegnata e incentrata su argomenti d’attualità trattata in articoli dal tono ironico o polemico Pietro Verri fu inoltre l’animatore dell’Accademia dei Pugni (1761-1766) il cui fine era quello di approfondire conoscenze utili alla vita sociale in un orizzonte culturale che coinvolgesse tutta l’Europa «da Londra a Reggio Calabria», senza programmi ufficiali e regolamenti, perché «le scienze non vogliono formalità e magistratura» e le idee devono circolare liberamente. e in un linguaggio vivo e semplice

Illuminismo italiano Una nuova concezione del crimine Sul sistema giudiziario e del tempo e princìpi a cui si ispirava Dei delitti e delle pene (1764) Obiettivo: Rinnovare la società su basi illuministiche (auspica) Giustizia basata sull’uguaglianza e sulla chiarezza delle leggi Cesare Beccaria (1738-1794) Polemizza contro la legislazione repressiva (1) Tortura (2) Pena di morte (3) Prevenzione del crimine «una inutile prodigalità di supplizi» Pena = fine rieducativo Cesare Beccaria (1738-1794), letterato e giurista, collabora con «Il Caffè» dei Verri. Egli polemizzò contro la legislazione repressiva, formulando nuove proposte in favore della prevenzione del crimine e dell’abolizione della tortura e della pena di morte. Elemento centrale del suo pensiero è la dimostrazione dell’inutilità e illegittimità della tortura e della pena di morte. Beccaria considera infatti la sovrabbondanza delle pene «una inutile prodigalità di supplizi» in quanto incapace di migliorare gli uomini e di tenerli lontani dai crimini; dal momento che anche la morte, massima condanna che si possa infliggere ad un uomo, non fa diminuire la frequenza dei misfatti, egli arriva dunque alla conclusione che la pena di morte è inutile. Egli dimostra che una legge che applica la pena di morte non difende gli interessi dei cittadini con «salutare esempio», ma rischia di diventare controproducente in quanto ammette la morte «legale» che ha così il sapore di una vendetta ragionata e senza attenuanti, mentre in uno stato rispettoso della dignità umana ogni pena deve essere giustificata esclusivamente dal fine rieducativo del colpevole. la morte «legale» ha il sapore di una vendetta ragionata 1/2

Illuminismo italiano Una nuova concezione del crimine 1786 Pietro Leopoldo Granduca di Toscana Abolisce per primo in Europa la pena di morte Il crimine non ha alcun collegamento con la sfera religiosa peccato distinzione reato Solo Dio può valutare e condannare Giudicabile sulla base del danno procurato alla comunità una legge che applica la pena di morte non difende gli interessi dei cittadini con «salutare esempio» Inutilità della pena di morte Cesare Beccaria (1738-1794), letterato e giurista, collabora con «Il Caffè» dei Verri, autore della fortunatissimo libro Dei delitti e delle pene (1764) 2/2

Illuminismo italiano La poetica illuministica di Parini Sostenitore del dispotismo illuminato di Maria Teresa d’Austria e impegnato in prima persona nel tentativo di riforma delle istituzioni amministrative e culturali della città di Milano Rinnova la poesia arcadica Temi sociali e civili Giuseppe Parini (1729-1799) introducendo Elogio delle scoperte scientifiche Critica della nobiltà e dei suoi privilegi POEMA SATIRICO E DIDASCALICO Il Giorno ODE L’innesto del vaiuolo

Illuminismo napoletano Dinastia Borbone(1) attua una politica di riforme Illuminismo napoletano Gli illuministi napoletani appoggiano le iniziative giurisdizionaliste dei sovrano, volte a rivendicare i diritti dello stato contro i secolari privilegi della Chiesa. Storico, omaggiato come maestro dagli illuministi francesi per la lucidità della sua analisi storiografica che, nella Storia civile del Regno di Napoli (1721-1723) metteva consapevolmente in opposizione il potere temporale e potere spirituale. Pietro Giannone (1676-1748) Nella sua Scienza della legislazione (1752-1788) sostenne la necessità di una riforma della giurisprudenza. Un secondo ramo fu quello dei Borbone di Napoli: i "Borbone della Real Casa delle Due Sicilie", fondato nel 1734 dal figlio di Filippo V di Spagna e di Elisabetta Farnese, Carlo di Borbone (re di Napoli e della Sicilia dal 1734-1759). Asceso al trono di Spagna (1759) con il nome di Carlo III, il suo governo a Napoli passò alla storia per le sue riforme riparatrici di malanni secolari. Pietro Giannone (Ischitella, 7 maggio 1676 – Torino, 17 marzo 1748) è stato un filosofo, storico e giurista italiano, esponente di spicco dell'Illuminismo italiano. Gaetano (senior) Filangieri (San Sebastiano al Vesuvio, 22 agosto 1753 – Vico Equense, 21 luglio 1788) è stato un giurista e filosofo italiano. Gaetano Filangieri (1752-1788)

Illuminismo napoletano Antonio Genovesi (1713-1769) Ferdinando Galiani (1728-1787) Considerati i fondatori dell’economia politica per le loro opere rivoluzionarie – Lezioni di commercio o sia di economia civile (1766-1767) e Della Moneta (1751) - con le quali tentarono di analizzare dal punto di vista economico lo sviluppo delle diverse nazioni. Antonio Genovesi (Castiglione del Genovesi, 1º novembre 1712 – Napoli, 22 settembre 1769) è stato uno scrittore, filosofo, economista e sacerdote italiano. Ferdinando Galiani, detto l'abate Galiani (Chieti, 2 dicembre 1728 – Napoli, 30 ottobre 1787), è stato un economista italiano

Rinnovamento culturale Illuminismo italiano Milano Rinnovamento culturale - Fratelli Verri - Il Caffè - Beccaria Napoli Giurisdizionalismo - Giannone - Filangieri - Genovesi - Galiani

Illuminismo italiano La letteratura al servizio della società Al pubblico vengono offerte le traduzioni dei capolavori inglesi e francesi Perché in Italia la letteratura illuministica non produsse importanti opere narrative? Attività letteraria subordinata all’esigenza degli intellettuali di farsi portavoce di idee di rinnovamento e di riforma sociale e politica

Illuminismo italiano La letteratura al servizio della società In Italia ha notevole successo la divulgazione letteraria e scientifica «alla moda» Acquista fama internazionale con il Newtonianesimo per le dame (1737) Attacca i limiti della letteratura italiana: Lettere virgiliane (1757) Lettere inglesi (1766) Francesco Algarotti (1712-1764) Saverio Bettinelli (1718-1808) Il Conte Francesco Algarotti (Venezia, 11 dicembre 1712 – Pisa, 3 maggio 1764) è stato uno scrittore, saggista e collezionista d'arte italiano che ha costituito un modello di spirito illuminista, quanto mai moderno e innovatore nell'epoca in cui visse. Saverio Bettinelli (Mantova, 18 luglio 1718 – Mantova, 13 settembre 1808) è stato un gesuita e scrittore italiano.

Illuminismo italiano L’Illuminismo di Goldoni Osservazione delle persone e degli ambienti borghesi Produzione teatrale Carlo Goldoni (1707-1793) Critica all’aristocrazia rifiuto di trattare argomenti superficiali privi di aggancio con la realtà contemporanea Perché illuminista? Scelta di personaggi della piccola borghesia che esprimono valori sociali tipicamente illuministici Descritti realisticamente e con finalità educative volte a esaltare la morale operosa del vivere borghese(1) Innovazione Carlo Osvaldo Goldoni (Venezia, 25 febbraio 1707 – Parigi, 6 febbraio 1793) è stato un drammaturgo, scrittore, librettista e avvocato italiano, cittadino della Repubblica di Venezia. Goldoni è considerato uno dei padri della commedia moderna e deve parte della sua fama anche alle opere in lingua veneta. 1) Il vivere borghese è contrapposto alla vita frivola e oziosa dei nobili, che godono di privilegi giudicati antistorici e inaccettabili. Sotto questo aspetto la commedia goldoniana ha uno stretto legame con il teatro illuminista e «borghese» di Lessing e Diderot.

Questionario Autovalutazione Quali furono i principali centri culturali dell’Illuminismo italiano? Quali furono i principali periodici italiani? Che cos’era «Il Caffè»? Di quale opera è autore Cesare Beccaria? Quali tesi vi sostiene? Per quali aspetti il teatro di Goldoni può essere considerato illuminista? Cliccando sui triangoli troverai le risposte.

fine Illuminismo italiano Bibliografia: M. Sambugar G. Salà, Letteratura +, vol 2, Nuova Italia RCS, 2011 Milano