Il Signore in me e in te
Ho tanto amato, fin dalla prima volta, un saluto tipico degli indù Ho tanto amato, fin dalla prima volta, un saluto tipico degli indù. Si inchinano, a mani giunte, davanti all’ospite, e lo salutano così:
Saluto e onoro il Dio che abita in te
"Saluto e onoro il Dio che abita in te". Non solo saluto te, ma saluto il Dio che abita, che dimora in te. Fratello, sorella, davanti a te, casa santa di Dio, io mi inchino; davanti a te, tempio del Signore, m’inchino e dico: "Saluto e onoro il Dio che abita in te".
nel cielo o nelle Chiese. Signore liberaci dalla tentazione di cercarti soltanto nel cielo o nelle Chiese.
Donaci di vederti presente in ogni essere
come il grano che attende la germinazione nel sole.
di nubi oscure nel cuore dell'uomo Dio, che conosci cosa c'è di nubi oscure nel cuore dell'uomo
tu che conosci però anche tesori e cherubini e colombe
e un cuore di bambino in me, e l’amore di ieri e di domani,
come nel tuo tempio, sei qui: ora sei qui, come nel tuo tempio, sei qui:
non è una grande casa quella che ti offro in me non troverai spazi luminosi né troppo puliti,
forse vivrai tempi duri con me,
però ti assicuro: voglio salvare uno spazio per te voglio difendere un luogo per te,
un angolo per noi due, vieni a vivere con me,
a casa solo accanto al tuo. perché il mio cuore è a casa solo accanto al tuo.
A M E N
La preghiera è di Padre Ermes Ronchi Anna Maria www.veritatissplendor.org