L. Frova, G. Di Fraia, D. Spizzichino, E. Grande, S. Simeoni ISTAT Cause di morte e dinamica recente della sopravvivenza, mortalità prematura L. Frova, G. Di Fraia, D. Spizzichino, E. Grande, S. Simeoni ISTAT Accademia Romana di Sanità Pubblica. Roma 15 Dicembre 2017
Sommario Speranza di vita alla nascita Anni 2012-2016 Il contributo alla variazione della speranza di vita per età e cause di morte Variazione 2014-2015 Mortalità prematura Anni 2004-2015 Fonti dei dati: ISTAT, Cancellati dall’anagrafe per decesso, Indagine su decessi e cause di morte
Speranza di vita alla nascita 2012 2013 2014 2015 2016 Maschi 79.6 79.8 80.3 80.1 80.6 Femmine 84.4 84.6 85.0 Al 2016, la speranza di vita è pari a 80,6 anni per i maschi, 85 anni per le femmine La distanza tra i due generi è pari a +4,4 anni a favore delle donne al 2016. Era +4,8 anni del 2012. Dal 2012 al 2016 i maschi hanno guadagnato 1 anno, le femmine 0,6 anni
Speranza di vita alla nascita. Anni 2012-2016 Maschi Sopravvivenza Speranza di vita alla nascita. Anni 2012-2016 Maschi 2,5 anni La P.A. di Trento ha la speranza di vita più alta: 81,4 anni Ben distante la Campania: 78,9 anni
Speranza di vita alla nascita. Anni 2012-2016 Femmine Sopravvivenza Speranza di vita alla nascita. Anni 2012-2016 Femmine La P.A. di Trento ha la speranza di vita più alta: 86,3 anni Distanti dalle altre regioni sono: Campania 83,4 anni e Sicilia 83,9 anni
Contributo per età e per causa alla variazione della sopravvivenza (Modello di scomposizione di Pollard) Per scomporre la variazione della speranza di vita alla nascita osservata al tempo 1 e al tempo 2 nei contributi dovuti alle variazioni della mortalità alle diverse età e per causa, si adotta il modello proposto da John Pollard.. L’indicatore esprime il numero di anni (giorni) guadagnati o perduti in un certo intervallo di tempo grazie alla diminuzione (o all’aumento) della mortalità nella classe di età x, x+ k e per causa i. Pollard H. John (1990), “Cause of Death and Expectation of Life: Some International Comparisons”. In Jacques Vallin, Stan D’Souza e Alberto Palloni (ed), Measurement and Analysis of Mortality: New Approaches, p. 269-291. Clarendon Press, Oxford.
Variazione in giorni della sopravvivenza tra il 2014 ed il 2015 per regione - Uomini Regioni Uomini 2014 2015 Δ in giorni Piemonte 80,2 79,9 -109 Valle d’Aosta 79,7 78,8 -329 Lombardia 80,8 80,6 -73 Bolzano-Bozen 81,2 -146 Trento 81,3 -36 Veneto 80,7 Friuli-Venezia Giulia 80,1 Liguria Emilia-Romagna 81,0 80,9 Toscana Umbria -110 Marche Lazio 80,0 36 Abruzzo Molise 79,6 -37 Campania 78,5 78,3 Puglia 80,5 80,3 Basilicata Calabria Sicilia 79,5 79,4 Sardegna 79,8 Italia
Variazione in giorni della sopravvivenza tra il 2014 ed il 2015 per regione - Donne Regioni Donne 2014 2015 Δ in giorni Piemonte 85,0 84,5 -183 Valle d’Aosta 84,6 83,6 -365 Lombardia 85,5 85,1 -146 Bolzano-Bozen 85,7 73 Trento 86,1 85,8 -109 Veneto 85,3 Friuli-Venezia Giulia -36 Liguria Emilia-Romagna 85,4 Toscana Umbria 85,6 Marche Lazio 84,7 -73 Abruzzo Molise 84,9 84,8 -37 Campania 83,3 82,8 Puglia Basilicata 84,4 Calabria 84,3 Sicilia 83,8 83,4 Sardegna Italia
Contributo in giorni della mortalità per età alla variazione della sopravvivenza in Italia tra il 2014 ed il 2015 2014 2015 Variazione Uomini 80,3 80,1 -73 giorni Donne 85,0 84,6 -146 giorni I contributi sono negativi per tutte le classi di età, fatta eccezione per le donne tra 0 e 18 anni
Contributo in giorni della mortalità per causa alla variazione della sopravvivenza in Italia tra il 2014 ed il 2015
Contributo in giorni della mortalità per età e causa alla variazione della sopravvivenza in Italia tra il 2014 ed il 2015
Mortalità prematura L’Istat nell’ambito degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (SDGS – Sustainable Development Goals), calcola per l’Italia oltre 100 indicatori, tra questi la Mortalità prematura SDG Indicator Goal 3 - Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età Target 3.4 – Per il 2030 ridurre di 1/3 la mortalità prematura delle malattie non trasmissibili, attraverso prevenzione, trattamento e promozione della salute mentale e del benessere L’indicatore 3.4.1 è il tasso standardizzato di mortalità tra 30 e 69 anni di età per l’insieme delle seguenti cause di morte: tumori maligni diabete mellito malattie cardiovascolari malattie respiratorie croniche La morte che si verifica in questa fascia di età è considerata prematura https://www.istat.it/it/benessere-e-sostenibilit%C3%A0/obiettivi-di-sviluppo-sostenibil/gli-indicatori-istat-per-lo-svil
Mortalità prematura. Anni 2004 – 2015 Tasso standardizzato di mortalità per 100.000 abitanti In Italia, dal 2004 al 2015, il tasso è diminuito. I maschi continuano a presentare un tasso sempre più alto rispetto alle femmine, anche se il divario si è ridotto.
Mortalità prematura per regione – Anno 2015 Tasso standardizzato di mortalità per 100.000 abitanti In generale dal 2004 al 2015: Nel Nord il tasso è sempre più basso che nel Sud; in tutte le regioni si è avuta una diminuzione del tasso; la Campania rimane sempre la regione con il tasso più alto.
Conclusioni Speranza di vita alla nascita Continua ad aumentare per entrambi i generi Si continua a ridurre il vantaggio delle donne Il contributo alla variazione della speranza di vita dato dalle età e dalle cause di morte Il modello di Pollard permette di studiare la variazione della sopravvivenza al netto dell’invecchiamento della popolazione Nel 2015 si ha un deciso aumento della mortalità tra gli anziani (75+ anni), che non ha risparmiato, seppur in forma più lieve, le classi di età più giovani Incremento della mortalità si è avuto per quasi tutte le principali cause di morte Harvesting effect: eventi congiunturali straordinari (inverni rigidi, influenza virulenta, ondate di calore,…) colpiscono i soggetti più fragili e suscettibili Mortalità prematura Continua a diminuire per entrambi i generi
Grazie per l’attenzione
L’EVOLUZIONE DELLA MORTALITÀ PER CAUSA Anni 2003 - 2014 Tassi standardizzati di mortalità (per 10.000) per causa di morte in Italia - Maschi - Anni 2003-2015 Maschi Cause di morte 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 Malattie del sistema circolatorio 55,8 50,1 50,8 47,3 46,7 46,5 44,8 43,1 41,6 41,3 39,1 37,3 39,2 Tumori 42,5 41,4 40,5 40,3 39,9 39,3 38,8 38,1 37,4 36,9 35,6 34,9 34,2 Malattie del sistema respiratorio 12,6 10,6 11,8 10,3 10,5 10,0 9,9 9,2 8,9 9,8 Cause esterne di traum. e avv. 6,4 5,8 5,7 5,6 5,3 5,2 5,0 4,8 4,6 Malattie endocr., nutriz. e metab. 4,3 4,4 4,5 4,2 Malattie dell'apparato digerente 5,5 5,1 4,9 4,7 4,1 4,0 Malattie del sistema nervoso 3,4 3,7 3,8 3,9 Disturbi psichici 1,8 1,5 1,6 2,3 2,4 2,7 Alcune malattie infettive e parass. 1,7 2,0 2,6 Malattie dell'apparato genitour. 2,2 2,5 Sintomi, segni, risultati anomali 2,1 1,9 Malattie del sangue 0,5 0,4 Malattie del sistema osteom. Malform. Congenite 0,3 0,2 Alcune condiz. morb. periodo perinat. Malattie della cute 0,1 Totale 141,4 129,8 131,3 125,7 125,3 124,6 122,8 119,2 116,9 116,6 111,2 107,8 112,2
L’EVOLUZIONE DELLA MORTALITÀ PER CAUSA Anni 2003 - 2014 Tassi standardizzati di mortalità (per 10.000) per causa di morte in Italia - Femmine - Anni 2003-2015 Femmine Cause di morte 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 Malattie del sistema circolatorio 40,6 35,5 36,2 33,9 33,8 33,0 32,2 30,5 29,4 29,5 27,5 26,6 28,3 Tumori 21,8 21,5 21,3 21,0 21,2 20,6 20,5 20,3 19,9 19,6 19,7 Malattie del sistema respiratorio 5,4 4,2 5,0 4,4 4,5 4,3 4,1 4,9 Malattie endocr., nutriz. e metab. 3,7 4,0 3,8 3,9 3,5 3,3 3,6 Malattie del sistema nervoso 2,7 3,0 3,2 3,4 3,1 Malattie dell'apparato digerente 2,8 2,6 Disturbi psichici 1,8 1,5 1,6 2,4 2,5 2,9 Cause esterne di traum. e avv. 2,3 2,2 Sintomi, segni, risultati anomali 2,0 1,7 1,4 Alcune malattie infettive e parass. 1,0 0,9 1,1 1,2 1,9 Malattie dell'apparato genitour. 1,3 Malattie del sistema osteom. 0,7 0,6 0,5 Malattie del sangue 0,4 Malform. Congenite 0,3 0,2 Malattie della cute 0,1 Alcune condiz. morb. periodo perinat. Complicazioni della gravidanza 0,0 Totale 90,2 80,7 82,9 78,8 79,6 79,4 78,7 75,7 74,6 75,4 71,7 69,8
L’EVOLUZIONE DELLA MORTALITÀ PER CAUSA: LE PRIME 25 CAUSE DI MORTE L’EVOLUZIONE DELLA MORTALITÀ PER CAUSA: LE PRIME 25 CAUSE DI MORTE. Anni 2002 - 2014
Mortalità prematura. Anni 2004 – 2015 Tasso standardizzato di mortalità per 100.000 abitanti Anni 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 Totale Italia 289,9 283,1 274,0 269,2 263,2 260,4 251,2 250,6 247,0 236,7 231,5 232,0 Quozienti per classe 30-34 anni 18,6 18,1 17,5 17,2 16,7 16,6 16,9 16,1 16,5 15,1 35-39 anni 33,5 32,6 32,5 32,9 32,3 29,2 29,1 27,6 30,1 29,3 28,7 40-44 anni 66,9 64,0 63,1 60,1 58,7 57,7 57,2 55,2 54,9 52,6 50,7 45-49 anni 125,3 120,0 118,3 117,4 114,1 111,2 107,8 105,7 105,6 99,2 97,3 99,8 50-54 anni 227,9 220,7 213,6 211,2 204,6 206,9 199,0 194,6 189,4 183,1 179,2 178,6 55-59 anni 380,6 378,8 372,2 355,9 356,7 343,8 331,5 334,8 326,2 314,5 304,3 307,7 60-64 anni 641,5 628,1 605,1 595,8 579,0 575,1 549,3 551,5 543,7 522,7 509,7 511,3 65-69 anni 1018,2 991,3 950,3 942,7 916,7 916,9 887,4 876,5 834,5 823,6 820,0 Sesso Maschi 386,7 375,0 362,4 352,2 344,4 338,5 326,5 323,9 316,9 303,3 295,6 Femmine 201,4 198,7 192,5 192,7 188,3 181,7 182,5 175 172 172,9