Marco 1,1-8,26: battesimo e dichiarazione relativa al figlio di Dio, annunzio del regno, chiamata dei discepoli, autorità nell’insegnamento, guarigioni e esorcismi, guarigione del cieco nato; 8,27-10,52: riconoscimento di Gesù come Messia da parte di Pietro, trasfigurazione e i tre annunci relativi alla morte; dovere dei discepoli di seguire questo destino; i discepoli non capiscono 11,1-16,8: Betania e Gerusalemme, insegnamento nel tempio, fine del mondo; cena pasquale e arresto; processo, crocifissione il venerdì; trascorso il sabato le donne trovano la tomba vuota
Marco Due concetti: 1) figlio di Dio e Messia; Concetto di segreto messianico che non può che essere rivelato alla resurrezione (Wrede): reintepretazione dell’imposizione del silenzio (9,9: Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare a nessuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell'uomo fosse risuscitato dai morti) 2) passione e crocifissione
Matteo Utilizzazione di Marco e sua recezione positiva Elementi giudeo-cristiani La giustizia Gesù e la Legge, Gesù e l’Antico Testamento
Schema della struttura di Mt Inizio Prima sezione Seconda sezione Conclusione 4,17*-16,20 16,21**-25,46 Origine di Gesù Nascita della comunità Vita della comunità Epilogo *«Da quel momento Gesù cominciò a predicare e a dire “Convertitevi perché il regno di Dio è vicino”» *«Da quel momento Gesù cominciò a spiegare ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto»
Vangelo di Matteo: prospettive strutturali Corrispondenze strutturali 1,23: Emmanuele / 28,20 (“Io sono con voi”). Nella I parte la salvezza è riservata a Isralele; nella II parte essa è allargata a tutti: Gesù è stato resuscitato e intronizzato come Signore del mondo. Centralità del giudizio, nozione che doveva essere particolarmente prominente in Q: sia su coloro che si oppongono, sia sui discepoli che non realizzano la parola, che non portano frutto.
Mt: elementi ideologici Giudizio (Q, con modifiche: la comunità è giudicata) e misericordia (“Misericordia voglio e non sacrificio”, Os 6,6), cfr. Johannan ben Zakkai). Cfr. infra Legge: cfr. Mc 7,19 (sono puri tutti gli alimenti) che viene obliterato. In 23,23 Gesù afferma che finché non sono passati il cielo e la terra “non passerà un solo iota o un solo trattino dalla legge”. In 5,7 Gesù insiste sul “compimento della legge e dei profeti”. Missione ai pagani: ispirazione da Marco e da Q (favorevole ai pagani) con limitazioni; Mt 28: nuova apertura. Etica: elemosina, preghiera, digiuno Regno del Figlio dell’uomo: seminagione ed ekklesia.
Lc: struttura 1,1-4 1,5-4,13 4,14-9,50 9,51-19,27 19,28-24,53 Proemio Infanzia e preparazione Attività in Galilea Viaggio a Gerusalemme (materiali vari) Gesù a Gerusalemme: passione, apparizioni e ascensione Lc 1-2: su Gesù bambino sono proiettate le speranze di Israele: messia, figlio di Dio, discendente di Davide, Signore. Nello stesso tempo suscita forte opposizione. Galilea e Gerusalemme sono tappe di un cammino teologicamente giustificato (17,11 e 13,33). Lc 24: tre racconti di resurrezione. Gerusalemme acquista centralità ed è il luogo di partenza della missione.
Luca e Marco Mc si concentra su Gesù: i discepoli, fino nel finale paradossale, non sembrano comprenderlo. Lc reagisce a questa presentazione , in quanto convinto della continuità tra Gesù e discepoli: dunque i discepoli comprendono progressivamente e parzialmente Gesù, perché tra Gesù e i discepoli ci deve essere continuità. Mc propone alla fine la proclamazione di un’apocalisse da parte di Gesù. Lc non accetta questo aspetto, vuole fondare il cristianesimo come movimento non anti-statale, non apocalittico, non rivoluzionario, non caratterizzato dai tratti di “nuova religione”: il cristianesimo ha un prima e un dopo. Lc esibisce tratti di somiglianza con Giuseppe Flavio: filoromanismo, rapporto positivo con l’entourage burocratico
Caratteri del Gesù di Luca Gesù è descritto secondo il metodo del bios (Mc), senza tuttavia esaltazione o lode da parte della voce narrante: sono i personaggi a dichiarare sempre qualcosa su di lui. Gesù non è riconosciuto (come in Mc), ma questo accade a causa della malafede dei suoi contemporanei. Bisogna allora dimostrare che i suoi atti testimoniano a suo favore, in particolare il suo essere profeta, messia, figlio. Si tratta di una dialettica tra rifiuto e segni. In Lc, a differenza di Mc, alcuni riconoscono verbalmente la verità su Gesù nella passione e nella croce: Aletti definisce questo come l’atto di veridizione.
Il lettore e il Vangelo di Luca In Lc 1,1-4 si parla di solidità degli insegnamenti: tutto Lc è un percorso di fede, non solo legato al riconoscimento da parte dei personaggi. Il lettore: può sapere di più, altrettanto, o di meno, rispetto ai personaggi in scena. All’inizio sa di più sull’essere di Gesù: tale essere dovrà apparire attraverso atti e parole, che saranno riconosciuti esplicitamente da vari personaggi. La Scrittura è molto presente, ma soprattutto nelle parole dei personaggi.
Luca - Atti Lc 24: 36 Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona apparve in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». 37 Stupiti e spaventati credevano di vedere un fantasma. 38 Ma egli disse: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? 39 Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa come vedete che io ho». 40 Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. 41 Ma poiché per la grande gioia ancora non credevano ed erano stupefatti, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». 42 Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; 43 egli lo prese e lo mangiò davanti a loro. 44 Poi disse: «Sono queste le parole che vi dicevo quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella Legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». 45 Allora aprì loro la mente all'intelligenza delle Scritture e disse: 46 «Così sta scritto: il Cristo dovrà patire e risuscitare dai morti il terzo giorno 47 e nel suo nome saranno predicati a tutte le genti la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. 48 Di questo voi siete testimoni. 49 E io manderò su di voi quello che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall'alto».50 Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. 51 Mentre li benediceva, si staccò da loro e fu portato verso il cielo. 52 Ed essi, dopo averlo adorato, tornarono a Gerusalemme con grande gioia; 53 e stavano sempre nel tempio lodando Dio.
Luca - Atti At 1: 1 Nel mio primo libro ho già trattato, o Teòfilo, di tutto quello che Gesù fece e insegnò dal principio 2 fino al giorno in cui, dopo aver dato istruzioni agli apostoli che si era scelti nello Spirito Santo, egli fu assunto in cielo. 3 Egli si mostrò ad essi vivo, dopo la sua passione, con molte prove, apparendo loro per quaranta giorni e parlando del regno di Dio. 4 Mentre si trovava a tavola con essi, ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ma di attendere che si adempisse la promessa del Padre «quella, disse, che voi avete udito da me: 5 Giovanni ha battezzato con acqua, voi invece sarete battezzati in Spirito Santo, fra non molti giorni». 6 Così venutisi a trovare insieme gli domandarono: «Signore, è questo il tempo in cui ricostituirai il regno di Israele?». 7 Ma egli rispose: «Non spetta a voi conoscere i tempi e i momenti che il Padre ha riservato alla sua scelta, 8 ma avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino agli estremi confini della terra». 9 Detto questo, fu elevato in alto sotto i loro occhi e una nube lo sottrasse al loro sguardo. 10 E poiché essi stavano fissando il cielo mentre egli se n'andava, ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro e dissero: 11 «Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che è stato di tra voi assunto fino al cielo, tornerà un giorno allo stesso modo in cui l'avete visto andare in cielo».
Atti Tradizione manoscritta: Codex Bezae = D05 Storicità di Lc e At: Lc 19,43 e 22,20-40: predizione apocalittica o descrizione storica? Cfr. anche At 20,24, 21,13 Dimostrazione (epideixis) delle affermazioni di Lc 24 e At 1,8: la missione viene rilanciata da Pietro (1-5) e poi Stefano, Filippo, Paolo. Centralità di Gerusalemme, come in Lc: Pietro, Giovanni e il fratello / familiare di Gesù, Giacomo. Pietro stesso si rende responsabile della missione ai pagani. Paolo risulta subordinato a Pietro, nonostante il suo racconto in Gal 2
Struttura di At 1,1-3 1,4-12 1,13-8,3 8,4-11,18* 11,19*-28,31 Proemio Esposizione: ascensione Comunità di Gerusalemme Diffusione del messaggio in Giudea e Samaria Diffusione del messaggio nel mondo pagano fino a Roma 18 All'udir questo si calmarono e cominciarono a glorificare Dio dicendo: «Dunque anche ai pagani Dio ha concesso che si convertano perché abbiano la vita!». 19 Intanto quelli che erano stati dispersi dopo la persecuzione scoppiata al tempo di Stefano, erano arrivati fin nella Fenicia, a Cipro e ad Antiochia e non predicavano la parola a nessuno fuorché ai Giudei. 20 Ma alcuni fra loro, cittadini di Cipro e di Cirène, giunti ad Antiochia, cominciarono a parlare anche ai Greci, predicando la buona novella del Signore Gesù.
Vangelo di Giovanni Indipendenza dei sinottici? Gesù si sposta più volte tra Galilea a Gerusalemme; l’espulsione dei mercanti avviene all’inizio (2,14-17) Gesù è infatti un essere preesistente destinato a tornare in cielo: non ci sono esorcismo, non c’è annuncio del regno, ma rivelazione di se stesso e dell’intimità con il Padre. Si rivolge a una comunità che ha difficoltà con il contesto giudaico; l’amore è per i membri (13,34) Cristologia alta Paraclito come sostegno alla vita della comunità nel mondo, che Dio ha amato ma che lo ha rifiutato