I DIRITTI FONDAMENTALI NEL PENSIERO ILLUMINISTA I diritti fondamentali come diritti naturali basati sulla Dea Ragione, frutto della “uscita dell’uomo dalla minorità intellettuale”, cioè della “sua incapacità di servirsi del proprio intelletto senza la guida di un altro: sapere aude!” (Kant) Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino (1789) - libertà (negativa) di religione (di coscienza) - funzione della pena (Beccaria) - liberalizzazione dei commerci (fisiocratici) - la proprietà non solo come diritto assoluto ma come atto di sopraffazione (Rousseau)
LA CONCEZIONE INDIVIDUALISTA DEI DIRITTI UMANI Gli Stati Uniti La rivoluzione dei coloni inglesi e le prima formalizzazione dei diritti naturali dell’uomo nelle 13 Costituzioni nordamericane e nella Dichiarazione d’indipendenza (4.7.1776) Il Federal Bill of Rights (15.12.1791) contenente i primi 10 emendamenti alla Costituzione (17.9.1787) Costituzione rigida quale supreme Law of the Land (art. 6.2) perché espressione della volontà sovrana del popolo subordinazione del Parlamento e della legge (e, in parte, dei giudici: common law) alla Costituzione primo caso di giudizio di costituzionalità sulla legge: Marbury vs. Madison (1803)
La Rivoluzione francese: Liberté, Egalité, Fraternité La Francia La Rivoluzione francese: Liberté, Egalité, Fraternité La Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino (26.8.1789) come primo organico e universale riconoscimento delle libertà fondamentali dei cittadini (borghesi), non più sudditi In essa convergono le teorie: dei diritti e dello Stato di Locke della sovranità popolare di Rousseau della divisione dei poteri di Montesquieu Contenuto singoli articoli in Facchi 50-53
natura giuridica costituzionale sin dal 1791 ad oggi (1958) potere costituente permanente del popolo sovrano - 15 Costituzioni in 220 anni! supremazia del Parlamento e della legge “giusta” ruolo passivo dei giudici: buche de la loi nessun controllo di costituzionalità: il ruolo consultivo del Conseil constitutionelle fino al 2008
IL DIBATTITO DI FINE SECOLO SUI DIRITTI UMANI La critica di Burke agli ideali astratti della Rivoluzione francese in nome della tradizione pragmatica, storicistica ed ereditaria inglese dei diritti e del potere La replica di Paine in nome del diritto di ogni generazione di non essere vincolato dalle generazioni precedenti La negazione di Bentham dei diritti naturali in nome dei diritti positivi e legali riconosciuti dall’ordinamento giuridico potere costituente permanente del popolo sovrano - 15 Costituzioni in 220 anni! supremazia del Parlamento e della legge “giusta” ruolo passivo dei giudici: buche de la loi nessun controllo di costituzionalità: il ruolo consultivo del Conseil constitutionelle fino al 2008