Intervista al genio della porta accanto
Ecco l’intervista all’ingegnere Letizia Magni
Qual è stato il tuo primo approccio alla matematica? Alle elementari la mia insegnate ha impostato lo studio di questa materia sul gioco. Cercava infatti di sviluppare la nostra capacità di calcolo attraverso gare a tempo organizzate spesso anche a squadre. Questo approccio divertente alla matematica era uno stimolo per farci impegnare sempre di più nello studio.
Cosa ti piace della matematica? Della matematica mi piace il fatto che sia basata sul ragionamento. Spesso per me risulta difficile memorizzare formule complesse ma ciò non mi spaventa perché so che, avendo capito il ragionamento da cui la formula scaturisce, posso ricavarla in caso di bisogno.
È stata importante la matematica nei tuo studi? Avendo studiato ingegneria questa materia è stata la base dei miei studi. è risultata infatti uno strumento essenziale per sviluppare la maggior parte dei progetti svolti negli anni dell’università e ancora oggi nel mondo del lavoro.
Come suggeriresti di insegnare la matematica per meglio farla comprendere e amare? Ritengo che sia necessario fare della matematica un gioco in modo da renderne più leggero l’approccio. È molto importante inoltre far comprendere agli studenti come la matematica sia legata alla vita di tutti i giorni e stimolarli a riflettere anch’essi su come questa disciplina li influenzi più di quanto possano pensare. Ricordo con piacere le divertenti lezioni di un mio professore universitario che riusciva a spiegare complessi modelli matematici raccontando le “vicende amorose” di un suo amico: faceva uscire gli studenti dall’aula con il sorriso sul volto e senza dubbi sulla spiegazione.
Utilizzi molto strumenti di calcolo nel tuo lavoro? Nel mio lavoro non posso prescindere dall’uso del computer e dai programmi di calcolo che mette a disposizione ma alla base di tutto ci deve essere la comprensione del problema e la risoluzione a livello teorico dello stesso.
Grazie per la tua disponibilità! Ciao