“MILITANTE DELLA MEMORIA” ISTITUTO EINAUDIGRAMSCI VERA VIGEVANI JARACH “MILITANTE DELLA MEMORIA” ISTITUTO EINAUDIGRAMSCI MARTEDÍ 21 FEBBRAIO 2017 ORE 9.00 – 11.00
Vera Vigevani è nata a Milano nel 1928 e dieci anni più tardi dovette emigrare in Argentina perché le leggi razziali le impedivano di andare a scuola e di avere una vita normale. In Argentina sposò Giorgio Jarach e lavorò fino alla pensione come giornalista all'ANSA di Buenos Aires. Sua figlia Franca scomparve a diciott'anni il 26 giugno 1976 e di lei non si seppe più nulla fino a poco tempo fa, quando una donna che era sopravvissuta al campo di concentramento dell’ESMA le ha raccontato tutto: sua figlia fu vittima di uno dei voli della morte.
È stata una delle prime leggi. Una è toccata a me. È venuta la mia maestra a casa nostra a dire alla mia mamma: "Questa bambina non può tornare a scuola, perché è ebrea" Vera Vigevani Jarach
La Signora Vera Vigevani Jarach al binario 21, uno dei binari merci della stazione di Milano Centrale, da cui moltissimi ebrei tenuti in prigionia nel carcere di San Vittore vennero avviati ai campi di Auschwitz-Birkenau. Tra questi c'era anche Ettore Felice Camerino, il nonno della Signora Vera.
Mio nonno è stato deportato ad Auschwitz... non c'è tomba! Dopo molti anni, altro luogo, Argentina... mia figlia diciottenne... e non c'è tomba! Queste due storie indicano un destino comune e fanno di me una MILITANTE DELLA MEMORIA! Vera Vigevani Jarach
L'impegno più importante della mia vita è quello di conservare la storia, di darle una forma collettiva, ma soprattutto di proiettarla verso il futuro. Vera Vigevani Jarach
Se ti dicono: "Tortura o ammazza"... QUESTI ORDINI... NO!! ... perché questi ordini sono ordini contro l'umanità, contro i principi morali che sono la cosa fondamentale per ogni essere umano. Vera Vigevani Jarach
Secondo mia figlia Franca, per quei cambiamenti che lei sognava la miglior via era L'EDUCAZIONE, non la lotta armata! Vera Vigevani Jarach
La Signora Vera Vigevani Jarach nel banco della figlia Franca nel Colegio Nacional di Buenos Aires.
se cae el que se paraliza. Trepando la montaña, se cae el que se paraliza. Hay que moverse, expresar, decir, romper el silencio, transmitiendo la memoria. Vera Vigevani Jarach
Foto tratte da: Foto della slide 1 (foto della Signora Vera Vigevani Jarach): http://www.24marzo.it Foto della slide 1 (foto della figlia Franca Jarach): http://www.corriere.it Foto della slide 4: http://www.corriere.it Foto della silde 6: http://www.gondwanasud.org Foto della slide 7: http://www.rai.it Foto della slide 10: http://www.simonabertocchi.it Foto della slide 12: http://www.corriere.it Foto della slide 14: http://www.24marzo.it