L’alienazione del lavoro. Il materialismo storico

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Transcript della presentazione:

L’alienazione del lavoro. Il materialismo storico Karl Marx L’alienazione del lavoro. Il materialismo storico

L’alienazione del lavoro All’origine dell’alienazione religiosa ci sono le contraddizioni della vita materiale, a cominciare dal lavoro.

Funzione del lavoro Il lavoro, secondo Marx, è espressione dell’uomo, che realizza se stesso trasformando la natura secondo le sue idee e i suoi progetti, ossia: oggettivandosi in essa, umanizzandola (in ciò si differenzia dagli animali costruttori); insieme agli altri uomini (dimensione sociale del lavoro).

Il ragno compie operazioni che assomigliano a quelle del tessitore, l’ape fa vergognare molti architetti con la costruzione delle sue cellette di cera. Ma ciò che fin da principio distingue il peggior architetto dall’ape migliore è il fatto che egli ha costruito la celletta nella sua testa prima di costruirla in cera. Il Capitale

Lavoro alienato Però, nel mondo attuale, l’uomo non esprime la sua vita nel lavoro, ma lavora per vivere; il lavoro è un’oppressione. Il lavoro è sottratto all’uomo: questa condizione nei Manoscritti economico-filosofici del 1844 è definita “alienazione del lavoro” e riguarda: 1) il prodotto, 2) l’attività, 3) l’essenza umana e 4) il rapporto con l’altro uomo.

Alienazione del prodotto Il lavoro, inteso come prodotto, è sottratto all’uomo: l’operaio non possiede né la materia prima, né gli strumenti, né il lavoro finito; il prodotto diventa una realtà a lui estranea e ostile, infatti, per le leggi economiche, tanto più il prodotto diventa ricco, quanto più l’operaio diviene povero.

Alienazione dell’attività Nel lavoro, inteso come attività, l’uomo non si afferma, non esprime la sua creatività, ma si nega; l’uomo si sente se stesso solo fuori dal lavoro, si sente uomo nelle funzioni che lo accomunano agli animali e una bestia in quelle propriamente umane.

Alienazione dell’uomo Con l’alienazione sono infine sottratti all’uomo: la sua stessa essenza (Wesen): perché, come si è detto, ciò che lo caratterizza come uomo è il lavoro libero e creativo. Il rapporto con gli altri uomini: nel mondo capitalista gli uomini sono costretti ad un rapporto conflittuale, ad essere sfruttatori o sfruttati.

Il materialismo storico Con la scoperta che l’alienazione del lavoro è all’origine delle altre alienazioni (religiosa, politica, ecc.). Marx è giunto al primo caposaldo del suo pensiero maturo che esprime una nuova forma di materialismo.

Nella produzione sociale della loro esistenza, gli uomini entrano in rapporti determinati, necessari, indipendenti dalla loro volontà, in rapporti di produzione che corrispondono a un determinato grado di sviluppo delle loro forze produttive materiali. L’insieme di questi rapporti di produzione costituisce la struttura economica della società, ossia la base reale sulla quale si eleva una sovrastruttura giuridica e politica e alla quale corrispondono determinate forme sociali della coscienza. Il modo di produzione della vita materiale condiziona, in generale, il processo sociale, politico e spirituale della vita. Non è la coscienza degli uomini che determina il loro essere, ma è, al contrario, il loro essere sociale che determina la loro coscienza. Per la critica dell’economia politica

Rapporti di produzione Nel lavoro si determinano tra gli uomini relazioni, dette rapporti di produzione ossia: riguardanti il possesso dei mezzi di produzione e la ripartizione dei prodotti, che non sono scelte, ma determinate dal grado di sviluppo delle forze produttive, ossia: da come la produzione è organizzata in un certo periodo: uomini, mezzi e conoscenze di cui dispone.

Struttura-sovrastruttura L’insieme di questi rapporti costituisce la struttura economica di una società che è la base da cui dipendono tutti gli altri aspetti che costituiscono la sovrastruttura: politica, diritto e la sfera “spirituale” (religione, arte, filosofia, ecc.). Le idee non determinano la realtà materiale ma ne sono condizionate.

Sovrastruttura (forme ideologiche) Politica, Diritto, Arte, Religione, Filosofia (idee, coscienza, spirito) Rapporti di produzione Struttura (o base) materiale Grado di sviluppo delle forze produttive

Interpretazione materialistica della storia Se vogliamo veramente comprendere lo svolgersi della storia, dobbiamo considerare l’organizzazione economico-sociale non le idee e la cultura. La vera storia, infatti, non è quella delle idee, bensì quella della struttura: La sovrastruttura cambia con essa, sopravvenendo a giustificare il nuovo ordine istaurato (funzione ideologica).

Con il cambiamento della base economica si sconvolge più o meno rapidamente tutta la gigantesca sovrastruttura. Quando si studiano simili sconvolgimenti, è indispensabile distinguere sempre fra lo sconvolgimento materiale delle condizioni economiche della produzione, che può essere constatato con la precisione delle scienze naturali, e le forme giuridiche, politiche, religiose, artistiche o filosofiche, in una parola le forme ideologiche che permettono agli uomini di concepire questo conflitto e di combatterlo. Come non si può giudicare un uomo dall’idea che egli ha di se stesso, così non si può giudicare una simile epoca di sconvolgimento dalla coscienza che essa ha di se stessa; occorre invece spiegare questa coscienza con le contraddizioni della vita materiale […]. Per la critica dell’economia politica