L’OLIO DI OLIVA MILLE BANDE DI SALUTE.

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L’OLIO DI OLIVA MILLE BANDE DI SALUTE

L’OLIO DI OLIVA MILLE BANDE DI SALUTE

Olive oil production From olives to oil: picking, pressing and extraction

Olive oil production From olives to oil: picking, pressing and extraction

Olive oil production Harvesting Grinding Extraction Picking by hand, or by machines Picking by hand is the most used method: small rakes of plastic are used in order to separate the fruits from the tree, but the machines help to harvest more quickly without damaging the fruit. Continuous and traditional method The olives can be pressed with two different methods, continuous method and traditional, or discontinuous method. The method used affect the quality and the propriety of oil. Storage The olives are then stored for a short period and then brought to the oil mill in perforated baskets, for the air to pass through, in order to prevent then to getting rotten. Discontinuous method Is the oldest method used; the olives are crushed with granite grindstones. The grindstones break the pulp and the pit of the olives and continuously mix the paste. Cleaning The olives are washed with water for remove most of the leaves, the dirt and the twigs, because affect the quality of the oil. Continuous method The hammer crush very quickly the olives, but warm up the paste. Different machine are used to mix the paste (kneading), for break the emulsion and let the small drops of oil unite from bigger drops. Discontinuous method The paste is put in disks, called “fiscoli”, which are stacked around a cylinder. The disks are then put under a hydraulic press for extract the oil. The oil is separated from the water by decantation. Continuous method Oil is extracted with a decanter. This can be to two or three phases. The decanter is a centrifugal separator. Two phases decanter separate only pomace, and three separate also the water. Differences between the two methods The traditional one can imply risks for what hygiene is concerned and can cause oxidation, but in the continuous method the oil is heated, and can affect the quality of the oil.

Olive oil production Harvesting Grinding Extraction Discontinuous method The paste is put in disks, called “fiscoli”, which are stacked around a cylinder. The disks are then put under a hydraulic press for extract the oil. The oil is separated from the water by decantation. Continuous method Oil is extracted with a decanter. This can be to two or three phases. The decanter is a centrifugal separator. Two phases decanter separate only pomace, and three separate also the water. Differences between the two methods The traditional one can imply risks for what hygiene is concerned and can cause oxidation, but in the continuous method the oil is heated, and can affect the quality of the oil.

L’estrazione L’estrazione dell’olio dalla sansa e l’estrazione con solventi supercritici

L’estrazione L’estrazione dell’olio dalla sansa e l’estrazione con solventi supercritici

Principi e applicazioni Estrazione dell’olio dalla sansa L’estrazione Principi e applicazioni L’estrazione è un processo di separazione di una sostanza da una fase liquida in un’altra fase, con un solvente immiscibile con la prima soluzione. Nella lisciviazione si trattano miscele formate da un inerte solido e un soluto. Una produzione che usa l’estrazione è quella del saccarosio, purificato per eliminare la melassa. Viene anche usata per la produzione di olio di semi e per l’estrazione di olio di sansa, oltre che per l’estrazione di farmaci. Estrazione dell’olio dalla sansa La sansa è un sottoprodotto della produzione dell’olio di oliva.Ha un potere calorifico di 5 kW/kg, e viene usata come combustibile, ma contiene altro olio (5-10%), estraibile con solvente. Essa viene prima essiccata e ridotta in lamelle sottili. Per grandi impianti si usano estrattori continui a tazze, simili a elevatori a tazze, ma con tazze forate. Si usa n-esano tecnico per la sua economicità e selettività.

Principi e applicazioni Estrazione dell’olio dalla sansa L’estrazione Principi e applicazioni L’estrazione è un processo di separazione di una sostanza da una fase liquida in un’altra fase, con un solvente immiscibile con la prima soluzione. Nella lisciviazione si trattano miscele formate da un inerte solido e un soluto. Una produzione che usa l’estrazione è quella del saccarosio, purificato per eliminare la melassa. Viene anche usata per la produzione di olio di semi e per l’estrazione di olio di sansa, oltre che per l’estrazione di farmaci. Estrazione dell’olio dalla sansa La sansa è un sottoprodotto della produzione dell’olio di oliva.Ha un potere calorifico di 5 kW/kg, e viene usata come combustibile, ma contiene altro olio (5-10%), estraibile con solvente. Essa viene prima essiccata e ridotta in lamelle sottili. Per grandi impianti si usano estrattori continui a tazze, simili a elevatori a tazze, ma con tazze forate. Si usa n-esano tecnico per la sua economicità e selettività.

L’estrazione I fluidi supercritici I fluidi supercritici sono gas portati a temperature superiori a quella critica. Essi hanno alcune caratteristiche vicine a quelle dei liquidi (densità), mentre altre simili a quelle dei gas (viscosità), oltre all’aumento del potere solvente, assente nei gas. La CO2 è molto usata, perché la temperatura critica è 31°C, è atossica ed economica. Gli impianti devono lavorare a elevate pressioni, e sono molto costosi. L’impiego principale è la decaffeinazione del caffè.

L’estrazione I fluidi supercritici I fluidi supercritici sono gas portati a temperature superiori a quella critica. Essi hanno alcune caratteristiche vicine a quelle dei liquidi (densità), mentre altre simili a quelle dei gas (viscosità), oltre all’aumento del potere solvente, assente nei gas. La CO2 è molto usata, perché la temperatura critica è 31°C, è atossica ed economica. Gli impianti devono lavorare a elevate pressioni, e sono molto costosi. L’impiego principale è la decaffeinazione del caffè.

La gas cromatografia Principi teorici, suoi utilizzi nell’analisi dell’olio e un confronto pratico tra tre tipi di oli.

La gas cromatografia Principi teorici, suoi utilizzi nell’analisi dell’olio e un confronto pratico tra tre tipi di oli.

Principio di funzionamento La gas cromatografia Principio di funzionamento La cromatografia è una tecnica di separazione delle miscele, inventata da Michail Cvet, che separò i componenti di un estratto vegetale riempendo una colonna di vetro di argilla, bagnandola con etere di petrolio e depositando in testa il campione, facendo quindi scorrere l’eluente. Le bande formatesi rappresentano le varie sostanze presenti nella miscela, separate in base all’affinità nei riguardi delle due fasi. Questa è ciò che oggi viene chiamata cromatografia su colonna a bassa pressione.

Principio di funzionamento La gas cromatografia Principio di funzionamento La cromatografia è una tecnica di separazione delle miscele, inventata da Michail Cvet, che separò i componenti di un estratto vegetale riempendo una colonna di vetro di argilla, bagnandola con etere di petrolio e depositando in testa il campione, facendo quindi scorrere l’eluente. Le bande formatesi rappresentano le varie sostanze presenti nella miscela, separate in base all’affinità nei riguardi delle due fasi. Questa è ciò che oggi viene chiamata cromatografia su colonna a bassa pressione.

La gas cromatografia La gas cromatografia La gas cromatografia è una tecnica molto usata, per la sua versatilità e il suo costo relativamente basso. Nella GC, la fase mobile è un gas, che trasporta la miscela, che deve essere vaporizzabile. Esistono colonne impaccate e capillari, più lunghe e sottili, in cui la fase stazionaria riveste le pareti. Le colonne capillari sono più efficienti. Le fasi mobili più usate sono gas inerti come N2, H2 ed He, mentre le fasi stazionarie sono silice, allumina, polietilen glicoli e polisilossani.

La gas cromatografia La gas cromatografia La gas cromatografia è una tecnica molto usata, per la sua versatilità e il suo costo relativamente basso. Nella GC, la fase mobile è un gas, che trasporta la miscela, che deve essere vaporizzabile. Esistono colonne impaccate e capillari, più lunghe e sottili, in cui la fase stazionaria riveste le pareti. Le colonne capillari sono più efficienti. Le fasi mobili più usate sono gas inerti come N2, H2 ed He, mentre le fasi stazionarie sono silice, allumina, polietilen glicoli e polisilossani.

Analisi degli esteri metilici degli acidi grassi La gas cromatografia Analisi degli esteri metilici degli acidi grassi La composizione degli acidi grassi di un olio è utile per stabilire il tipo di olio. Gli oli sono miscele di lipidi, formati principalmente da trigliceridi (98-99%). La restante parte è fatta di componenti secondari che caratterizzano l’olio, come steroli, pigmenti, e polifenoli. Per analizzare gli acidi grassi si convertono i trigliceridi in esteri metilici e si iniettano nel gas cromatografo. Recenti incroci hanno permesso di creare semi con composizione in acidi grassi simile a quella dell’oliva. L’analisi, quindi, risulta essere molto indicativa. Analisi degli steroli La composizione degli steroli è difficile da imitare, e quest’analisi è più specifica. Per effettuare l’analisi si devono separare gli insaponificabili saponificando l’olio e effettuando un’estrazione. Le classi di composti devono essere separate, con una TLC, e gli steroli devono essere convertiti nei loro trimetilsilileteri tramite silanizzazione con trimetilclorosilano, prima di essere iniettati al gascromatografo.

Analisi degli esteri metilici degli acidi grassi La gas cromatografia Analisi degli esteri metilici degli acidi grassi La composizione degli acidi grassi di un olio è utile per stabilire il tipo di olio. Gli oli sono miscele di lipidi, formati principalmente da trigliceridi (98-99%). La restante parte è fatta di componenti secondari che caratterizzano l’olio, come steroli, pigmenti, e polifenoli. Per analizzare gli acidi grassi si convertono i trigliceridi in esteri metilici e si iniettano nel gas cromatografo. Recenti incroci hanno permesso di creare semi con composizione in acidi grassi simile a quella dell’oliva. L’analisi, quindi, risulta essere molto indicativa. Analisi degli steroli La composizione degli steroli è difficile da imitare, e quest’analisi è più specifica. Per effettuare l’analisi si devono separare gli insaponificabili saponificando l’olio e effettuando un’estrazione. Le classi di composti devono essere separate, con una TLC, e gli steroli devono essere convertiti nei loro trimetilsilileteri tramite silanizzazione con trimetilclorosilano, prima di essere iniettati al gascromatografo.

Confronto degli oli più usati La gas cromatografia Confronto degli oli più usati La cottura modifica chimicamente un olio. Uno studio del 2015 effettuato in Corea[1], ha evidenziato come alcuni tipi di cottura aumentino la quantità di grassi trans presenti nell’olio di mais. Un’analisi che prende in considerazione vari tipi di oli, sottoposti alla frittura di patate a 180°C, ha evidenziato che l’aumento di acidi grassi saturi nell’olio di arachide è stato del 260%, nell’olio di girasole del 321%, mentre nell’olio di oliva extra vergine solo del 10%. [1]:Toxicol. Res. Vol. 31, No. 3, pp. 307-312 (2015) - http://www.toxicolres.org/journal/download_pdf.php?doi=10.5487/TR.2015.31.3.307

Confronto degli oli più usati La gas cromatografia Confronto degli oli più usati La cottura modifica chimicamente un olio. Uno studio del 2015 effettuato in Corea[1], ha evidenziato come alcuni tipi di cottura aumentino la quantità di grassi trans presenti nell’olio di mais. Un’analisi che prende in considerazione vari tipi di oli, sottoposti alla frittura di patate a 180°C, ha evidenziato che l’aumento di acidi grassi saturi nell’olio di arachide è stato del 260%, nell’olio di girasole del 321%, mentre nell’olio di oliva extra vergine solo del 10%. [1]:Toxicol. Res. Vol. 31, No. 3, pp. 307-312 (2015) - http://www.toxicolres.org/journal/download_pdf.php?doi=10.5487/TR.2015.31.3.307

Gli integrali Cosa sono, e che a cosa servono?

Gli integrali Cosa sono, e che a cosa servono?

Gli integrali L’integrale definito Calcolo degli integrali Applicazione alla GC Il significato geometrico di integrale L’integrale definito rappresenta l’area con segno del trapezoide relativo alla funzione 𝑓 𝑥 aventi come estremi 𝑎 e 𝑏 , continua nell’intervallo 𝑎;𝑏 , e si esprime con 𝒂 𝒃 𝒇 𝒙 𝒅𝒙 . Le primitive Se la funzione 𝑓 𝑥 è conosciuta, l’area può essere calcolata con l’integrale indefinito. Esso, indicato con 𝑓 𝑥 𝑑𝑥 , è l’insieme di tutte le primitive 𝐹 𝑥 +𝑐. 𝐹 𝑥 è una funzione la cui derivata è 𝑓 𝑥 . La suddivisione della funzione l’intervallo della funzione da analizzare viene diviso in 𝑛 intervalli chiusi tra i pinti 𝑥 0 , 𝑥 1 , 𝑥 2 , …, 𝑥 𝑛 . Per ogni rettangolo si individua un punto di massimo e un punto di minimo, si prendono quindi in considerazione tutti i rettangoli di base ∆𝑥 𝑖 = 𝑥 𝑖 − 𝑥 𝑖−1 , e di altezza 𝑀 𝑖 e 𝑚 𝑖 La ricerca della funzione primitiva Gli integrali immediati, permettono di trovare la primitiva applicando una formula. Esistono anche tecniche, come l’integrazione per parti, per derivare una funzione non riconducibile a una elementare. Dalla primitiva all’area Per risalire all’area esatta di una funzione in un intervallo 𝑎;𝑏 , si applica la formula 𝒂 𝒃 𝒇 𝒙 𝒅𝒙 =𝑭 𝒃 −𝑭 𝒂 , dove 𝑎 e 𝑏 sono gli estremi della funzione. L’integrabilità secondo Riemann Si descrivono due somme: quella superiore 𝑺 e quella inferiore 𝒔. Una funzione è integrabile secondo Riemann se e solamente se 𝑆= 𝑖 ∆𝑥 𝑖 ∙ 𝑀 𝑖 ,𝑠= 𝑖 ∆𝑥 𝑖 ∙ 𝑚 𝑖 , cioè l’area superiore coincide con quella inferiore, e in genere ciò accade con un numero di intervalli tendente a ∞. Dal picco all’area Il calcolo dell’integrale definito è fondamentale per risalire all’area del picco, ma, escludendo i picchi simmetrici ideali, non si conosce 𝒇 𝒙 . Il ruolo dei computer Nella cromatografia l’area dei picchi viene calcolata grazie a dei software, che attraverso degli algoritmi, sono in grado di approssimare con elevata precisione l’area di un picco.

Gli integrali L’integrale definito Calcolo degli integrali Applicazione alla GC Dal picco all’area Il calcolo dell’integrale definito è fondamentale per risalire all’area del picco, ma, escludendo i picchi simmetrici ideali, non si conosce 𝒇 𝒙 . Il ruolo dei computer Nella cromatografia l’area dei picchi viene calcolata grazie a dei software, che attraverso degli algoritmi, sono in grado di approssimare con elevata precisione l’area di un picco.

I trasporti Dalla digestione dei lipidi agli effetti del colesterolo nel corpo

I trasporti Dalla digestione dei lipidi agli effetti del colesterolo nel corpo

Il metabolismo dei lipidi I trasporti Il metabolismo dei lipidi I trigliceridi compongono il 90% dei lipidi presenti nel nostro corpo, e fungono da riserva energetica. La digestione avviene nello stomaco e nel duodeno, dove, grazie alla lipasi e all’azione emulsionante deli sali biliari, vengono idrolizzati a un 2-monogliceride e due acidi grassi. Gli acidi grassi vengono assorbiti tramite diffusione semplice dai villi, e raggiungono il fegato, che li smista all’interno del corpo. I trasporti cellulari Gli acidi grassi sono sostanze apolari, e non hanno problemi ad attraversare la parete cellulare. Le sostanze polari, specie se grandi, non possono attraversare la parete. Esistono vari tipi di trasporto adatti a ogni situazione, anche a trasportare sostanze contro gradiente di concentrazione, ma questi ultimi, chiamati attivi, richiedono ATP per funzionare.

Il metabolismo dei lipidi I trasporti Il metabolismo dei lipidi I trigliceridi compongono il 90% dei lipidi presenti nel nostro corpo, e fungono da riserva energetica. La digestione avviene nello stomaco e nel duodeno, dove, grazie alla lipasi e all’azione emulsionante deli sali biliari, vengono idrolizzati a un 2-monogliceride e due acidi grassi. Gli acidi grassi vengono assorbiti tramite diffusione semplice dai villi, e raggiungono il fegato, che li smista all’interno del corpo. I trasporti cellulari Gli acidi grassi sono sostanze apolari, e non hanno problemi ad attraversare la parete cellulare. Le sostanze polari, specie se grandi, non possono attraversare la parete. Esistono vari tipi di trasporto adatti a ogni situazione, anche a trasportare sostanze contro gradiente di concentrazione, ma questi ultimi, chiamati attivi, richiedono ATP per funzionare.

Azione dell’olio di oliva sull’HDL I trasporti Azione dell’olio di oliva sull’HDL Molti studi, tra cui uno del 2009, pubblicato sull’European Journal of Clinical Nutrition[2], hanno evidenziato l’azione dannosa degli acidi grassi trans sulla salute. In particolare è stato notato l’aumento del colesterolo LDL e la diminuzione di quello HDL, fattori di rischio di patologie come infarto e ictus. L’olio extravergine di oliva, grazie ai polifenoli e all’assenza di TFA aumenta il colesterolo HDL e il rapporto colesterolo totale/HDL. Questo è confermato da uno studio effettuato in collaborazione con un centro di ricerca italiano[3], evidenziando una diretta proporzionalità tra polifenoli e HDL. [2]: European Journal of Clinical Nutrition (2009) 63, S5–S21 - https://www.nature.com/ejcn/journal/v63/n2s/full/1602973a.html [3] MI Covas et al. Ann Intern Med 145 (5), 333-341. 2006 Sep 05 - https://www.ncbi.nlm.nih.gov/labs/articles/16954359 Fenolo

Azione dell’olio di oliva sull’HDL I trasporti Azione dell’olio di oliva sull’HDL Molti studi, tra cui uno del 2009, pubblicato sull’European Journal of Clinical Nutrition[2], hanno evidenziato l’azione dannosa degli acidi grassi trans sulla salute. In particolare è stato notato l’aumento del colesterolo LDL e la diminuzione di quello HDL, fattori di rischio di patologie come infarto e ictus. L’olio extravergine di oliva, grazie ai polifenoli e all’assenza di TFA aumenta il colesterolo HDL e il rapporto colesterolo totale/HDL. Questo è confermato da uno studio effettuato in collaborazione con un centro di ricerca italiano[3], evidenziando una diretta proporzionalità tra polifenoli e HDL. [2]: European Journal of Clinical Nutrition (2009) 63, S5–S21 - https://www.nature.com/ejcn/journal/v63/n2s/full/1602973a.html [3] MI Covas et al. Ann Intern Med 145 (5), 333-341. 2006 Sep 05 - https://www.ncbi.nlm.nih.gov/labs/articles/16954359 Fenolo

Giovanni Verga Il massimo esponente del verismo

Giovanni Verga Il massimo esponente del verismo

Vita e contesto sociale Giovanni Verga Vita e contesto sociale Verga è nato a Catania da piccoli proprietari terrieri di orientamento liberale nel 1840, un periodo di profonde trasformazioni sociali. Studiò legge all’università di Catania, ma non terminò gli studi. Nel 1865 si trasferì a Firenze per poi trasferirsi nel 1872 a Milano, entrando in contatto con la Scapigliatura. Il cambio di stile verso il Verismo si intravede nel 1874, quando scrisse “Nedda”. L’attenzione di Verga si sposta quindi al mondo siciliano. Nedda Questa novella è ambientata in Sicilia. Nedda, una raccoglitrice di olive, è innamorata di Janu. La protagonista subisce la perdita della madre. Nedda rimane in attesa, ma Janu successivamente morirà, così come la figlia. Nedda non rimpiange la morte della figlia, meno crudele delle sofferenze della vita. La novella sottolinea l’avidità dei più agiati, contrastata dall’umiltà dei contadini, avvicinando i lettori alla triste realtà contadina.

Vita e contesto sociale Giovanni Verga Vita e contesto sociale Verga è nato a Catania da piccoli proprietari terrieri di orientamento liberale nel 1840, un periodo di profonde trasformazioni sociali. Studiò legge all’università di Catania, ma non terminò gli studi. Nel 1865 si trasferì a Firenze per poi trasferirsi nel 1872 a Milano, entrando in contatto con la Scapigliatura. Il cambio di stile verso il Verismo si intravede nel 1874, quando scrisse “Nedda”. L’attenzione di Verga si sposta quindi al mondo siciliano. Nedda Questa novella è ambientata in Sicilia. Nedda, una raccoglitrice di olive, è innamorata di Janu. La protagonista subisce la perdita della madre. Nedda rimane in attesa, ma Janu successivamente morirà, così come la figlia. Nedda non rimpiange la morte della figlia, meno crudele delle sofferenze della vita. La novella sottolinea l’avidità dei più agiati, contrastata dall’umiltà dei contadini, avvicinando i lettori alla triste realtà contadina.

Giovanni Verga I Malavoglia L’ideologia di Verga “I Malavoglia” è il primo romanzo del ciclo dei vinti; tratta la storia di una famiglia di pescatori siciliani: i laboriosi Toscano. Nel romanzo c’è uno scontro tra i valori tipici e il capitalismo, facendo notare il cambiamento della società, da cui i Malavoglia esce perdenti, confermando l’ideale dell’ostrica. Dopo che ‘Ntoni viene chiamato alle armi, padron ‘Ntoni, il nonno, prende un carico di lupini, per permettere a Mena di sposarsi Brasicipolla, ma la Provvidenza naufraga, uccidendo Bastianazzo. Questa sarà solo la prima di una serie di disavventure che porteranno alla perdita della casa e alla completa distruzione della famiglia. L’ideologia di Verga Attraverso l’ideale dell’ostrica, che vive al sicuro sino a che resta attaccata allo scoglio, ma non appena si stacca dallo scoglio, cercando il miglioramento, l’ostrica muore, è facile intuire l’attaccamento di Verga ai valori tradizionali della famiglia. L’autore pensava che tutti gli uomini fossero sottoposti a un destino impietoso e crudele che li condanna non solo all’infelicità, ma ad una condizione di immobilismo sociale ed economico. Il concetto dell’attaccamento al focolare domestico è molto simile a quello che propagandava il fascismo, per il quale Verga aveva mostrato interesse.

Giovanni Verga I Malavoglia L’ideologia di Verga “I Malavoglia” è il primo romanzo del ciclo dei vinti; tratta la storia di una famiglia di pescatori siciliani: i laboriosi Toscano. Nel romanzo c’è uno scontro tra i valori tipici e il capitalismo, facendo notare il cambiamento della società, da cui i Malavoglia esce perdenti, confermando l’ideale dell’ostrica. Dopo che ‘Ntoni viene chiamato alle armi, padron ‘Ntoni, il nonno, prende un carico di lupini, per permettere a Mena di sposarsi Brasicipolla, ma la Provvidenza naufraga, uccidendo Bastianazzo. Questa sarà solo la prima di una serie di disavventure che porteranno alla perdita della casa e alla completa distruzione della famiglia. L’ideologia di Verga Attraverso l’ideale dell’ostrica, che vive al sicuro sino a che resta attaccata allo scoglio, ma non appena si stacca dallo scoglio, cercando il miglioramento, l’ostrica muore, è facile intuire l’attaccamento di Verga ai valori tradizionali della famiglia. L’autore pensava che tutti gli uomini fossero sottoposti a un destino impietoso e crudele che li condanna non solo all’infelicità, ma ad una condizione di immobilismo sociale ed economico. Il concetto dell’attaccamento al focolare domestico è molto simile a quello che propagandava il fascismo, per il quale Verga aveva mostrato interesse.

Il fascismo il consenso, la chiave di volta di mussolini

Il fascismo Il consenso, la chiave di volta di Mussolini

Il fascismo L’ideologia fascista La conquista del potere La politica economica La famiglia tradizionale Il Fascismo ha esaltato la famiglia e i suoi valori tradizionali. l regime puntava all’eliminazione della famiglia borghese, a favore di una famiglia orientata che abbracciasse gli interessi della nazione. La nascita Il movimento dei Fasci di combattimento venne fondato nel 1919 da Benito Mussolini, con un programma ultrademocratico. Per emergere alla borghesia, impiegò la violenza squadrista. La politica demografica espansiva Le famiglie numerose avevano diritto a esenzioni fiscali e priorità nell'assegnazione di alloggi popolari. I coniugati avevano la precedenza nei concorsi e nelle promozioni negli impieghi pubblici. Il debole governo liberale La crisi del governo permise a Mussolini di allearsi ai liberali, creando un governo debole. Nel 1921 i fascisti si allearono ai liberali e vinsero le elezioni, facendo crescere il potere fascista nel governo. La piena occupazione L’occupazione era stato il punto debole del governo giolittiano. I lavoratori venivano messi a disposizione dello stato, e riuniti sotto il sindacato fascista; questo per preparate l’Italia alla guerra. La dittatura Il 28 ottobre 1922, Mussolini organizzò la marcia su Roma, e salì al governo con l’appoggio del Re. Mussolini creò un nuovo governo e ottenne potere con leggi autoritarie e con la vittoria del «listone». Il mantenimento del potere Il mantenimento del potere fu possibile grazie alle leggi fascistissime e dalla legge elettorale plebiscitaria. Per mantenere il consenso giocò un ruolo fondamentale il controllo dell’economia. La mossa «quota 90» Di fronte a una brusca svalutazione della lira, Mussolini riuscì a gestire la situazione, con la mossa “quota 90”, cioè portandola a 90 lire per sterlina, con lo scopo di dimostrare la stabilità del governo. Il controllo delle banche Le banche furono inglobate nel regime attraverso l’istituzione dell’istituto per la ricostruzione industriale. Il regime con questa mossa arrivò a possedere il 20% del capitale nazionale.

Il fascismo L’ideologia fascista La conquista del potere La politica economica Il mantenimento del potere Il mantenimento del potere fu possibile grazie alle leggi fascistissime e dalla legge elettorale plebiscitaria. Per mantenere il consenso giocò un ruolo fondamentale il controllo dell’economia. La mossa «quota 90» Di fronte a una brusca svalutazione della lira, Mussolini riuscì a gestire la situazione, con la mossa “quota 90”, cioè portandola a 90 lire per sterlina, con lo scopo di dimostrare la stabilità del governo. Il controllo delle banche Le banche furono inglobate nel regime attraverso l’istituzione dell’istituto per la ricostruzione industriale. Il regime con questa mossa arrivò a possedere il 20% del capitale nazionale.

Fine