Nuovo modello organizzativo CUAS

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Nuovo modello organizzativo CUAS Luglio 2014

Premessa Il continuo affinamento dei processi operativi, lo sviluppo delle componenti tecnologiche e l’evoluzione degli scenari normativi, impongono continuamente di ripensare i modelli operativi e le modalità di lavoro. Inoltre iniziano ad assumere carattere di criticità per l’azienda, sia per gli elevati impatti sul business che per le derivate di carattere regolatorio, attività quali Pignoramenti, Prevenzione Frodi, Disconoscimenti e Segnalazioni Antiriciclaggio, sulle cui lavorazioni sono diventati quanto mai opportuni una maggiore focalizzazione e un più efficace presidio. In tale ottica gli attuali assetti organizzativi delle strutture territoriali BP, con particolare riferimento ai centri CUAS, necessitano di una riconfigurazione che li qualifichi in maniera più aderente alle attuali esigenze e li renda in grado di rispondere in maniera efficace alla necessità di flessibilità derivante appunto dalle nuove sfide/criticità del business. Inoltre l’attuale assetto professionale necessita di essere riletto alla luce dell’evoluzione dei processi che hanno modificato le operatività legate prevalentemente ad attività manuali. A tal proposito, nel presente documento verrà presentata la revisione del modello organizzativo dei CUAS, basata sui seguenti driver: focalizzazione su un modello organizzativo flessibile allineamento dell’assetto professionale a quello degli altri Centri Operativi di BP

Responsabile del Centro La distribuzione e l’assetto organizzativo dei CUAS in Italia Attualmente sono in funzione tre sedi di lavorazione dei bollettini con la seguente distribuzione di volumi e risorse: CUAS Geografica bollettini Volumi/anno ‘13 Risorse Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Lombardia, Valle d’Aosta Veneto (Venezia) 1 1 121.9 mln 121 unità 2 Toscana (Firenze) Toscana, Emilia Romagna, Umbria, Liguria, Lazio. 2 126.3 mln 126 unità Puglia, Basilicata, Abruzzo, Molise, Calabria, Campania, Marche, Sardegna, Sicilia. 3 3 Puglia (Bari) 139.9 mln 195 unità * Totali 388.1 mln 442 unità L’attuale assetto organizzativo dei centri vede la suddivisione delle attività lavorative in tre macro-aree, tutte legate al “prodotto” bollettino: Responsabile del Centro liv. A1 Produzione 1 Capo settore operativo A2 Produzione 2 Capo settore operativo A2 Cicli di recupero Capo settore operativo A2 * Le numeriche più ampie per il sito di Bari risentono di un processo di reintegre più ampio (94 risorse ingressate dal 2010 a marzo 2014)

Evoluzione Assetto organizzativo CUAS Il continuo sviluppo delle tecnologie a supporto delle attività legate al bollettino e le rinnovate necessità di presidio di nuove operatività, offrono l’opportunità di rivisitare l’attuale modello di funzionamento dei CUAS, con l’obiettivo di creare strutture in grado di rispondere flessibilmente alle esigenze del mercato e di utilizzare in modo sinergico ed efficace la forza lavoro impiegata nei centri. AS IS Responsabile del Centro liv. A1 Produzione 1 Capo settore operativo A2 Produzione 2 Capo settore operativo A2 Cicli di recupero Capo settore operativo A2 Le nuove attività svolte da BP e la progressiva contrazione dei volumi di bollettini cartacei per effetto della dematerializzazione, richiedono di abilitare centri più flessibili ai carichi di lavoro e alla diversificazione delle lavorazioni. TO BE I processi di “Produzione 1” e “Produzione 2” sono costituiti da attività sequenziali facenti parte di un’unica filiera produttiva. Da qui la necessità di unificare sotto la medesima responsabilità più processi di “Produzione “ Responsabile del Centro liv. A1 Produzione Capo settore operativo A2 Cicli di recupero Capo settore operativo A2 Altri Servizi/Prodotti (*) Capo settore operativo A2 Nuovi settori operativi (*) Lavorazioni legate ad altri prodotti/servizi BP (es. Antiriciclaggio, Entratel etc.)

Altri Servizi/Prodotti * Modello Organizzativo to be Responsabile del Centro (A1) Professional Area Staff (A2) Operatore (C) Staff Produzione Capo settore operativo (A2) Cicli di recupero Capo settore operativo (A2) Altri Servizi/Prodotti * Capo settore operativo (A2) NEW Tutor (B) Tutor (B) Tutor (B) Operatore (C) Operatore (C) Operatore (C) Addetto (D) Addetto (D) Addetto (D) Nuovi settori operativi (*) Lavorazioni legate ad altri prodotti/servizi BP (es. Antiriciclaggio, Entratel etc.)

MACRO FASI CICLI DI RECUPERO Processo di lavorazione Bollettino L’adozione di nuovi criteri/modalità di lavoro maggiormente automatizzate ha reso le operazioni manuali residuali rispetto all’intero processo di lavorazione, per cui le fasi di produzione 1 e 2, prima distinte, possono essere unificate rendendo il processo più fluido e ottimizzato; permettendo un: ampliamento e diversificazione delle operatività, in quanto non più legate al solo bollettino ma anche ad altri prodotti/servizi; miglioramento della produttività derivante dall’ottimizzazione dei processi MACRO FASI PRODUZIONE Arrivi/Preparazione 1 Dematerializzazione, acquisizione e collaudo immagini 2 Integratore flussi/Riconciliatore 3 Spunta, Correzione e Bilanciamento 4 Verifica elettronica 5 Produzione flussi (movin.+ download Postecom) 6 Fase batch di post allibramento 7 Macero Bollettino 8 Partenze 9 Ricerche magazzino e archivio 13 MACRO FASI CICLI DI RECUPERO 10 11 Gestione eccezioni errati allibramenti e annullati Contabilità Assistenza clienti 12 Fasi di processo

Evoluzione Figure Professionali CUAS AS IS TO BE Responsabile CUAS (A1) Responsabile del Centro (A1) Capo Settore Operativo CUAS Capo settore operativo (A2) Capo settore operativo (A2) Tutor ** (B) Capo Squadra CRP Capo Squadra * (C) Operatore Prod. CUAS Senior Operatore (C) Operatore (C) Add. Lav. Int. senior Add. Prod. CUAS Addetto Produzione Addetto (D) Addetto (D) Oltre tali figure applicate sulle linee produttive del CUAS, sono presenti ulteriori risorse in staff al responsabile che svolgono attività di focal point, qualità e supporto (Operatore Focal Point, Operatore Staff, Addetto Protocollo, ecc.) Nuova figura in ambito Cuas * Rapporto tra Capo Squadra e addetti/operatori 1:10 ** Stima rapporto tra Tutor e addetti/operatori 1:25

Revisione del mix professionale L’accordo sindacale del 17 dicembre 2003 stabilì in 70% / 30% il rapporto tra “Operatori Senior” e “Addetti Senior” all’interno delle Aree operative dei centri CUAS. L’evoluzione dei processi di lavorazione nonché il diverso utilizzo degli strumenti di supporto ha portato alla necessità di rivalutare dal punto di vista inquadramentale il fattore di impiego delle risorse sulle attività. Responsabile del Centro (A1) Professional Area Staff (A2) Operatore (C) Staff Produzione Cicli di recupero Altri Servizi/Prodotti AREA PRODUTTIVA BOLLETTINO AREA PRODUTTIVA ALTRI P/S Capo settore operativo (A2) 1 1 1 Tutor (B) Definiti con rapporto di 1 : 25 rispetto a gli operatori/addetti coordinati Il mix inquadramentale verrà definito puntualmente in base alle attività che saranno individuate per ogni centro Operatore (C) Pari al 80% del personale di settore operativo Pari al 20% del personale di settore operativo Addetto (D) Nuovi settori operativi

Principali driver di valutazione dell’iniziativa Necessità di gestire l’attuale contingenza su attività particolarmente critiche per l’azienda (Pignoramenti, Prevenzione Frodi, Disconoscimenti e Segnalazioni Antiriciclaggio) con una migliore qualificazione dei centri e un maggior presidio su tali attività Revisione dell’assetto organizzativo dei CUAS finalizzato alla definizione di un modello di funzionamento polivalente Introduzione della figura del Tutor (B) e superamento di quella di Capo Squadra (C), con il fine di prevedere un ruolo che, oltre a gestire le squadre di lavorazione, costituisca un’interfaccia verso il caposettore su ulteriori tematiche quali reclami, qualità, formazione, valutazione delle prestazioni, procedure etc. Ottimizzazione del coordinamento e della regia delle attività afferenti le lavorazioni dei bollettini attraverso l’accentramento sotto un unico punto di responsabilità di diversi processi di “Produzione”