Malvaceae Edoardo Montenovo.

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Transcript della presentazione:

Malvaceae Edoardo Montenovo

Tassonomia Secondo le vecchie classificazioni le Malvaceae sono Dicotiledoni Nella classificazione dell’Angiosperm Phylogeny Group (APG, Uppsala System) il termine “Dicotiledoni” è stato abbandonato come taxon formale.

Tassonomia Le Malvaceae sono inserite quindi nei seguenti cladi: Euangiosperme: un clade che include le monocotiledoni e gran parte delle dicotiledoni Eudicotiledoni: polline con 3 pori o colpi, o di tipologia derivata da quest’ultimo Rosidi: omologia per i geni plastidiali rbcL, atpB e per le sequenze nucleari del DNA ribosomiale 18S Eurosidi II

Tassonomia Le Malvaceae fanno parte dell’ordine Malvales e riuniscono in sé numerose sottofamiglie La famiglia Malvaceae è nata dall’unificazione di quattro famiglie un tempo distinte: Malvaceae, Sterculiceae, Tiliaceae, Bombacaceae

Tassonomia

Origine Fossili attribuibili alla famiglia sono considerevolmente antichi. E’ noto legno attribuibile alle Malvaceae risalente a 68 milioni di anni fa: presenta perforazini semplici in multipli radiali (Wheeler et al., 1994). Legno fossile (Bombacoxylon) ancora più antico (75 milioni di anni) è stato rinvenuto in Texas (Wheeler and Lehman, 2000).

Origine Polline fossile di Bombacoideae risalente al Cretaceo è stato rinvenuto principalmente in Nord America, mentre testimonianze fossili risalenti al Paleogene sono diffuse nelle terre tropicali; polline fossile risalente al Neogene è particolarmente rappresentato in Sud Africa. Polline e altri reperti fossili del genere Tilia sono diffusi in tutte le regioni temperate del nord, attribuiti all’Eocene fino al Pleistocene

Origine Neozoico: da 2,588 Ma ad oggi Neogene: da 23,03 a 2,588 Ma Olocene: da 0,012 Ma ad oggi Pleistocene: da 2,588 a 0,012 Ma Neogene: da 23,03 a 2,588 Ma Pliocene: da 5,332 a 2,588 Ma Miocene: da 23,03 a 5,332 Ma Paleogene: da 65,5 ± 0,3 a 23,03 Ma Oligocene: da 33,9 ± 0,1 a 23,03 Ma Eocene: da 55,8 ± 0,2 a 33,9 ± 0,1 Ma Paleocene: da 65,5 ± 0,3 a 55,8 ± 0,2 Ma

Descrizione Le foglie sono spiralate e provviste di stipole I fiori sono ermafroditi e attinomorfi. Il calice e costituito da 5 sepali saldati ed è spesso raddoppiato da un calicetto. La corolla è formata da 5 petali indipendenti o concresciuti alla base. L’androceo è dato da numerosi stami fusi tramite i filamenti a formare una struttura a tubo che avvolge lo stilo. Il gineceo è costituito da 5 o più carpelli che vanno a creare un ovario supero.

Descrizione

Descrizione Formula fiorale: *, K (5), C (5 o 0), A (5-∞), G (2- ∞), capsula, schizocarpo Il frutto è un poliachenio, costituito da tanti mericarpi quanti sono i carpelli che a maturità si separano per distruzione del ricettacolo, o una capsula loculicida.

Sottofamiglia Malvoideae

Generi Malva Probabilmente di origine nordafricana, si è diffusa nelle latitudini temperate di entrambi gli emisferi. Ricca di mucillaggini è usata in fitoterapia per le proprietà antinfiammatorie ed emollienti Malva sylvestris

Generi Sida Piante di origine tropicale o subtropicale, particolarmente diffuse in America. La specie Sida cordifolia è utilizzata nella medicina tradizionale indiana nella cura dell’asma: il suo estratto contiene efedrina e altri alcaloidi, stimolanti del sistema nervoso simpatico. Per queste sue proprietà rientra nelle “herbal ecstasy” Sida cordifolia

Generi Abutilon Tipica delle regioni calde di entrambi gli emisferi. Dalle specie asiatiche si ricavano fibre tessili simili alla juta. Abutilon è difatti un termine arabo che significa “Malva indiana”. Sono piante infestanti. In Italia è presente la specie Abutilon theophrasti, usata in fitoterapia per le proprietà emollienti ed antinfiammatorie.

Generi Alcea Comunemente chiamata Malvarosa, presenta fiori vistosi i cui colori variano dal bianco al rosa al viola, fino quasi al nero. In fitoterapia la radice a fittone è usata come emolliente e protettivo delle mucose respiratorie. Alcuni studi evidenziano un ruolo immunomodulante della pianta nella proliferazione dei linfociti B. Alcea rosea

Generi Gossypium Originario del subcontinente indiano e regioni tropicali di Africa e America, fu importata in Europa dagli arabi. Il frutto è una capsula e al suo interno i semi sviluppano un fitto intrico di fibre, detto bambagia; la bambagia, dopo la deiscenza, viene raccolta per ricavarne fibra tessile. Gossypium barbadense

Generi Hibiscus Originario dell’Asia, cresce oggi anche in America ed Europa. In Italia è molto diffusa la specie Hibiscus syriacus, a scopo ornamentale. Dal calice carnoso di Hibiscus sabdariffa per infusione si ottiene una bevanda aspra di colore rosso nota come karkadè. Hibiscus rosa-sinensis

Generi Althea Diffusa in tutta Europa, cresce in luoghi umidi. Il succo estratto dalla radice di Althea officinalis era utilizzato per fabbricare i marshmallow, dolci originari della Francia ed oggi tipico prodotto della cultura americana. Althea officinalis

Sottofamiglia Grewioideae

Genere Grewia Pianta di origine sud-asiatica, Grewia asiatica è diffusa in Pakistan ed India. E’ coltivata per i suoi frutti particolarmente succosi, dai quali si ricava una bevanda tipica chiamata sherbet Grewia asiatica

Sottofamiglia Byttnerioideae

Genere Theobroma Theobroma cacao è originaria dell’America meridionale. Il frutto è chiamato cabosso e dalla fermentazione di semi e polpa, seguita da essiccamento, torrefazione ed altre procedure si ottiene il cacao, alimento ricco in alcaloidi come teobromina e caffeina. Theobroma cacao

Sottofamiglia Sterculioideae

Genere Sterculia Il nome del genere fa riferimento allo sgradevole odore che emanano i fiori. E’ diffuso nelle regioni tropicali di Asia, Africa e America. In Cina e India si ha la massima diversificazione in specie. E’ usata come pianta ornamentale, se ne possono ricavare fibre per il cordame e additivi alimentari (gomma sterculia) Sterculia foetida

Genere Cola Pianta tipica delle foreste tropicali dell’Africa. Il frutto è un follicolo e dai semi ricchi in caffeina e polifenoli si ricava l’omonima bevanda Cola acuminata

Sottofamiglia Tilioideae

Genere Tilia Tilia cordata Tilia platyphyllos

Genere Alberi decidui che possono raggiungere i 20-40 m di altezza Il nome del genere deriva dal termine greco “πτίλον” che significa “ala”, per via della brattea che aiuta la dispersione del frutto. Il numero di specie è incerto, dato l’elevato numero di ibridi spontanei I tigli sono apprezzati per la produzione di legname e di miele e per scopi ornamentali

Genere Le due specie spontanee in Italia sono Tilia platyphyllos e Tilia cordata, distinguibili per alcune caratteristiche: ad esempio il frutto di T. platyphyllos è più grande, con costolature evidenti e molto più resistente (immagine sinistra).

Genere Tilia tomentosa è un’altra specie usata a scopo ornamentale. Deve il suo nome alla pagina inferiore della foglia, ricca di peli e pertanto biancastra. Impollinata dalle api da miele, si pensa che il nettare contenga zuccheri non digeribili da parte di altre specie di api, risultando perciò tossico per questi animali; nonostante tutto pare che tale informazione non sia corretta. Tilia tomentosa

Sottofamiglia Dombeyoideae

Genere Dombeya Genere diffuso prevalentemente in Africa e Madagascar. Dombeya rotundifolia, detto anche “Pero selvatico del Sud Africa” (benchè non abbia alcun legame con il genere Pyrus), è molto apprezzato per la produzione di legno e dagli apicoltori per la produzione di miele Dombeya rotundifolia

Sottofamiglia Helicteroideae

Genere Durio Pianta originaria del sud-est asiatico. Viene coltivata per produrre frutta: la capsula è chiamata in gergo “durian” e la parte commestibile è rappresentata dai semi, dallo spiccato odore di aglio e formaggio stagionato. Durio zibethinus

Genere Helicteres Genere diffuso in Asia. Helicteres isora viene chiamato “Albero-vite indiano”, per via della forma a spirale dei frutti. Se ne ricavano fibre per la produzione di cordame ed è una ricca fonte di antiossidanti.

Sottofamiglia Bombacoideae

Genere Adansonia Comunemente conosciuti come Baobab, le piante del genere Adansonia sono per la maggior parte originarie del Madagascar. I baobab possono raggiungere 30 m di altezza e 11 m di diametro del fusto. Adansonia grandidieri è impollinata principalmente da lemuri Adansonia grandidieri

Genere Bombax Genere originario dell’Africa occidentale e del sud-est asiatico. Bombax ceiba Viene chiamato “Albero del cotone”, in quanto nella capsula si sviluppano filamenti simili alla bambagia del cotone. Bombax ceiba

Genere Ceiba Piante originarie del Centro-America, Sud-America, Messico, Africa occidentale e sud-est asiatico. Ceiba pentandra, noto come kapok, è la specie più conosciuta. Viene coltivato per le fibre del seme, le quali sono utilizzate per la produzione di cuscini, materassi o pupazzi. Dai semi si ricava inoltre un olio usato come additivo nel sapone. Ceiba pentandra

Genere In Italia è presente la specie Ceiba speciosa, conosciuta un tempo come Chorisia speciosa, particolare per la presenza di spine che ricoprono il caule. I fiori sono appariscenti ed i semi presentano una fitta lanugine simile a quella del kapok, tanto che questo albero è chiamato “falso kapok” Ceiba speciosa