LA CONVERSIONE DI PAOLO LEZIONE 5 DELLA SCUOLA DEL SABATO LA CONVERSIONE DI PAOLO SABATO 4 AGOSTO 2018 3° TRIMESTRE 2018 1 1 1 1 1 1 1 1
Dopo la lapidazione di Stefano, il sinedrio autorizzò Saulo di Tarso (Paolo) a perseguitare i seguaci di Gesù di Nazareth. In questo modo, Saulo divenne l’inviato (apostolo) del Sinedrio per distruggere la setta della “Via”. Ma Gesù intervenne e gli diede altri ordini. Gli aveva riservato un posto nelle Sue file, come apostolo dei gentili. Apostolo del Sinedrio. Perseguitare la chiesa. Atti 9:1-2. Recalcitrare contro i pungoli. Atti 9:3-9. Apostolo di Gesù. La conversione di Paolo. Atti 9:10-18. Paolo in Damasco. Atti 9:19-25. Paolo in Gerusalemme. Atti 9:26-31.
PERSEGUITARE LA CHIESA Atti 9:1-2 “Saulo intanto, spirando ancora minacce e strage contro i discepoli del Signore, si recò dal sommo sacerdote, e gli chiese lettere per le sinagoghe di Damasco affinché, se avesse trovato alcun seguace della Via, uomini o donne, li potesse condurre legati a Gerusalemme” (Atti 9:1-2) Come lui stesso raccontò più tardi, Saulo credette di dover perseguitare duramente coloro che credevano in Gesù Cristo (Atti 26:9-11). Considerando che una persona appesa a un legno era maledetta da Dio, non poteva accettare un Messia morto in questo modo (Deuteronomio 21:22-23). Nel ricevere l’autorità dal Sinedrio, divenne il loro shalia, un inviato ufficiale. La parola greca equivalente a shalia è apóstolos, cioè, apostolo. Saulo era l’apostolo del Sinedrio. Con i poteri ricevuti, viaggiò per 220 km verso nord, a Damasco. Sperava di catturare i credenti della “Via” per portarli a Gerusalemme ed essere giudicati per eresia.
RECALCITRARE CONTRO I PUNGOLI Atti 9:3-9 RECALCITRARE CONTRO I PUNGOLI “Ed egli disse: «Chi sei, Signore?». E il Signore disse: «Io sono Gesù, che tu perseguiti; ti è duro recalcitrare contro i pungoli” (Atti 9:5) Anche se tutti videro la luce e caddero a terra, solo Saulo fu accecato. Benché tutti udirono la voce, solo Saulo l’intese. Evidentemente, questa era una manifestazione speciale, diretta a lui. Anche se Saulo perseguitava la chiesa, Gesù affermò che Lui stesso era il perseguitato. “Chiunque tocca il mio popolo, tocca la pupilla del mio occhio” (Zaccaria 2:8). Un pungolo (o pungiglione) è un lungo bastone che termina con una punta di ferro che si usava per dirigere i buoi nel loro lavoro. Recalcitrare contro di lui poteva causare solo danno. Il “pungiglione” contro il quale Saulo lottava era la sua coscienza, erano i suoi dubbi su Gesù come il vero Messia. Vedendo Gesù faccia a faccia risuscitato, tutti i suoi ragionamenti crollarono.
LA CONVERSIONE DI PAOLO Atti 9:10-18 LA CONVERSIONE DI PAOLO “E improvvisamente gli caddero dagli occhi come delle squame e ricuperò la vista; fu subito battezzato” (Atti 9:18) Disposto a seguire Gesù, Paolo gli domandò: “cosa vuoi che io faccia?”. Poi, rimase cieco per tre giorni. Durante quel tempo, Paolo rinunciò ad essere apostolo del Sinedrio e divenne Apostolo di Gesù. Ma non doveva solamente lavorare, prima doveva mettersi in contatto con la chiesa, convertirsi in parte ad essa, e collaborare con lei. Anania fu chiamato per realizzare queste funzioni. Nonostante i suoi dubbi iniziali (abbastanza ragionevoli di certo), Anania andò a vedere Paolo. Gli recuperò la vista e gli confermò la chiamata divina. Inoltre, lo invitò a battezzarsi e ad unirsi alla chiesa.
PAOLO IN DAMASCO Atti 9:19-25 “e subito nelle sinagoghe proclamava Gesù Figlio di Dio […] Trascorsero così parecchi giorni e i Giudei fecero un complotto per ucciderlo” (Atti 9:20, 23) L’uomo che era venuto ad arrestare i seguaci del “falso messia”, ora li difendeva pubblicamente nelle sinagoghe. Inoltre, dimostrava biblicamente che Gesù era il vero Messia. I giudei, allarmati, cercarono l’appoggio delle autorità civili per arrestare Paolo (2ª Corinti 11:32-33). I credenti aiutarono Paolo a scappare facendolo discendere dal muro, usando una cesta. Questo non scoraggiò il nuovo apostolo, perché era già stato avvertito che avrebbe dovuto soffrire per il suo Maestro (Atti 9:16).
Atti 9:26-31 PAOLO IN GERUSALEMME “Venuto a Gerusalemme, cercava di unirsi con i discepoli, ma tutti avevano paura di lui, non credendo ancora che fosse un discepolo” (Atti 9:26) Benché fossero passati tre anni dalla sua conversione, la chiesa di Gerusalemme non era ancora convinta della sincerità del suo persecutore. Dio usò Barnaba come intermediario per eliminare questi pregiudizi. Paolo approfittò del suo soggiorno in Gerusalemme per continuare l’opera di Stefano, che lui stesso aveva interrotto. La sua predicazione suscitò la stessa opposizione che lui aveva scatenato contro Stefano. La vita di Paolo era in pericolo. Fu avvisato in visione di abbandonare Gerusalemme (Atti 22:17-21). Nuovamente, fu aiutato a fuggire dai fratelli.
Conversione in Damasco (Atti 9:1-18) Predica in Damasco (Atti 9:19-22) Unendo i racconti di Atti e Galati, possiamo seguire il percorso di Paolo dalla sua conversione fino all’inizio del suo primo viaggio missionario. Conversione in Damasco (Atti 9:1-18) Predica in Damasco (Atti 9:19-22) Passa del tempo in Arabia (Galati 1:17) Ritorna a Damasco e fugge attraverso il muro della città (Atti 9:23-25) Dopo tre anni dalla sua conversione va a Gerusalemme (Galati 1:18) Predica nelle regioni di Siria e Cilicia (Galati 1:21) Barnaba lo porta ad Antiochia (Atti 11:25-26) Insieme a Barnaba è inviato come missionario (Atti 13:1-3)
“Il Signore assegna sempre un compito ad ogni essere umano “Il Signore assegna sempre un compito ad ogni essere umano. Questa è la cooperazione divino-umana. Qui si vede l’uomo che ubbidisce alla luce che gli è stata data. Se Saulo avesse detto: “Signore, non mi sento incline minimamente a seguire le tue istruzioni per operare la mia salvezza”, tutto sarebbe stato inutile, anche se Dio gli avesse dato dieci volte più luce. L’opera dell’uomo è collaborare con Dio. Il conflitto più duro e più severo avviene quando arriva l’ora della grande decisione dell’essere umano nel sottomettere la sua volontà alla volontà di Dio, e confidare nell’influsso della Grazia che lo hanno accompagnato per tutta la sua vita […] Ascolta e ubbidisce alla guida dello Spirito Santo” E.G.W. (Mente, carattere e personalità - volume 2)