GIORGIO PERLASCA UN EROE ITALIANO

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Transcript della presentazione:

GIORGIO PERLASCA UN EROE ITALIANO - STORIA: NAZISMO - ITALIANO: BEFFE FENOGLIO - SOCIOLOGIA: HANNAH ARENDT

GIORGIO PERLASCA (1910-1992) - Fu funzionario, filantropo e commerciante - Aderì al Partito Fascita in gioventù e nel '30 si arruolò nelle Camicie Nere - Guerra di Etiopia nel '36 e di Spagna nel '37 - Dopo l'alleanza tra Germania e Italia si allontana dal Fascismo - Nel '42 va a lavore in Ungheria a Budapest, in qualità di agente venditore

- Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 tra l'Italia e gli Alleati si trovò ad essere ricercato dai nazisti. - Si rifugia presso l'Ambasciata spagnola - Grazie al documento attestante la partecipazione alla guerra civile ottenne una cittadinanza fittizia e un passaporto spagnolo - Fu impegnato con l'ambasciatore Ángel Sanz Briz nel tentativo di salvare gli ebrei di Budapest - Nel '44 Sanz lascia l'Ungheria e Perlasca si ritrova da solo a Budapest - Curò personalmente l'organizzazione e l'approvigionamento di viveri - Grazie alla sua opera vennero salvati circa 10.000 ebrei

- Nell'agosto del '45 tornò in Italia ma non raccontò la sua storia a nessuno - Nel 1987 alcune donne ebree che lui aveva salvato, riuscirono a rintracciarlo e a diffondere la sua storia - Venne riconosciuto come Giusto tra le Nazioni in Israele e a Budapest

IL NAZISMO - Ideologia che ha avuto la sua massima espansione in Germania e in tutta Europa nella prima metà del XX secolo - Esprime una forma nazionalista e totalitaria di movimento d'estrema destra in opposizione al socialismo internazionale marxista - Il Partito nazista fu guidato da Adolf Hitler dal '21 e nel '33 salì al potere

ADOLF HITLER (1889-1945) - Nel '33 divenne Cancelliere - Conquistò il potere cavalcando l'orgoglio ferito del popolo tedesco, dopo la sconfitta nella Grande Guerra (1914-1918) e la grave crisi economica che affliggeva la Repubblica di Weimar - Nel '34 si attribuì per legge il titolo di Führer e Cancelliere del Reich, accentrando nelle sue mani i poteri dello Stato e instaurando un regime dittatoriale

MEIN KAMPF - Saggio pubblicato nel '25 da Adolf Hitler - Espose il suo pensiero politico e delineò il programma del Partito nazista sotto forma di autobiografia - Affrontò il "pericolo ebraico", secondo la quale esiste una cospirazione ebraica con l'obiettivo di ottenere la supremazia nel mondo

ANTISEMITISMO - Con questo termine si indicano i pregiudizi, l'odio e gli atteggiamenti persecutori nei confronti degli ebrei - Venne coniato nel 1879, a Berlino, dal nazionalista Wilhelm Marr nello scritto ''La strada verso la vittoria del Germanismo sul Giudaismo, da una prospettiva aconfessionale''

I CAMPI DI CONCENTRAMENTO - Tra il '33 e il '45, la Germania Nazista e i loro alleati crearono più di 40.000 campi di concentramento - Servivano a ''concentrare'' fisicamente i prigionieri in un unico luogo - Dopo l’invasione della Polonia, nel '39, i Nazisti costruirono diversi campi dove i prigionieri erano costretti ai lavori forzati e dove migliaia di loro morirono a causa della fatica, della malnutrizione o dell'esposizione alle intemperie - La direzione e la conduzione dei campi di concentramento erano affidate alle unità delle SS

- Per realizzare la ''Soluzione Finale'' i Nazisti costruirono diversi campi di sterminio in Polonia tra cui Auschwitz - I campi di sterminio furono progettati con l’obiettivo di creare un’efficiente macchina per l’eliminazione in massa dei prigionieri attraverso l'uso di camere a gas - Ad Auschwitz furono uccisi fino a 6.000 Ebrei al giorno - Sotto la direzione delle SS, nei campi di sterminio, furono uccisi più di tre milioni di Ebrei

BEFFE FENOGLIO (1922-1963) - Fu partigiano, scrittore e traduttore d'inglese - Nel gennaio del '44 si unì alle prime formazioni partigiane - Grazie alla conoscenza dell'inglese, svolse il ruolo di interprete e ufficiale di collegamento, tra il gennaio e l'aprile del '45, tra le forze armate angloamericane e il gruppo partigiano di Mauri e Balbo - Opere più importanti: ''I ventitré giorni della città di Alba'' del 1952, ''La malora'' del 1954, ''Il partigiano Johnny'' e ''Una questione privata'' pubblicati post-morte nel 1963 e nel 1968

IL PARTIGIANO JHONNY - È un romanzo considerato come uno dei più importanti della Resistenza e del Novecento italiano - Rappresenta la lotta contro l'incarnazione del male - Il protagonista Jhonny è un personaggio autobiografico, perchè riflette le vicende vissute in prima persona dallo scrittore - Il romanzo è ambientato nelle Langhe, una regione del Piemonte e in particolare ad Alba nella città natale di Fenoglio

HANNAH ARENDT (1906-1975) - Nacque da una famiglia ebrea tedesca - A causa delle persecuzioni nel '33 si trasferì in Francia dove collaborò col Movimento Sionista - Nel '41 emigrò negli Stati Uniti - Tra le sue opere più importanti ricordiamo ''Le origini del totalitarismo'' del 1951, ''Vita activa'' del 1958 e ''La banalità del male'' del 1963

LE ORIGINI DEL TOTALITARISMO - Individuò le caratteristiche principali del regime totalitario: - Presenza di un leader carismatico - Assolutezza della leadership - Appoggio delle masse e fanatismo - Nuova concezione della reatà distorta - Controllo di ogni aspetto della vita degli individui - Uso della propaganda - Ideologia - Uso sistematico del terrore

- Hannah Arendt introdusse l’idea del "male radicale" cioè del male fine a se stesso, che non serve a nulla e non segue nessuna logica - Nell'opera "Eichmann a Gerusalemme: resoconto sulla banalità del male" modifica la sua opinione sul male affermando che non è più qualcosa di eccezionale ma è parte di noi e delle persone che ci sono vicine