I dodici Apostoli.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Capitolo 26/A 1 Terminati tutti questi discorsi, Gesù disse ai suoi discepoli: 2 "Voi sapete che fra due giorni è Pasqua e che il Figlio dell'uomo.
Advertisements

IL REGNO È IN MEZZO A NOI FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO IL REGNO È IN MEZZO A NOI Galilea FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO.
III DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
IL REGNO È IN MEZZO A NOI FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO IL REGNO È IN MEZZO A NOI Galilea Confessiamo Gesù, ascoltando il “Domine Jesu Christe” di T.L.
II IIDOMENICADIPASQUA Gv 20, La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli.
L’ “Alleluia” del Messia di Händel ci fa’ pregustare la Pasqua eterna.
ALLELUIA!!! AL·LELUIA!!! ALLELUIA!!! ALLELUIA!!!
Musica: Hallel in aramaico dei primi secoli del cristianesimo
Musica: Osanna de Dufay
FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO
SAN GIUSEPPE NEI VANGELI
Risurrezione del Signore
Ascoltando “Sarò accanto a te” di Bach, seguiamo Gesù
Confessiamo CRISTO, ascoltando la Passione di Bach secondo Matteo
DOMENICA 21° Ordinario Anno A
FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO
Pasqua di Resurrezione
Pasqua di Resurrezione
Musica: Hallel in aramaico dei primi secoli del cristianesimo
Immagini di Cesarea di Filippo (Banias)
Chi è Gesù per te ? Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà». Marco.
24 TEMPO ORDINARIO Anno B DOMENICA
Dal Vangelo secondo Matteo 16,13-20
Dipinto: “Tomba vuota”
12 agosto 2012 Domenica XlX tempo ordinario Anno B
DOMENICHE 2 TEMPO ORDINARIO Anno B
Musica: Preghiera ebraica
domandò ai suoi discepoli:
18 gennaio 2009 Domenica II tempo ordinario Musica del XIV secolo.
SS. PIETRO E PAOLO Mt 16,13-19.
DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
Le chiamate di Gesù.
2ª del TEMPO ORDINARIO Anno B
DOMENICA 2 quaresima B 2018 Il tenore che canta “L’Agnello di Dio” del Requiem di Britten, ci fa pensare alla tenerezza di Gesù davanti alla morte-risurrezione.
DOMENICA 24 tempo ordinario anno B Regina
Il primo papa della storia
08 aprile 2018 Domenica II di PASQUA Canto Gregoriano.
“Mentre cenavano” di T. L. da Vittoria ci evoca il DONO pasquale
Pasqua di risurrezione ANNO a
L’ “Alleluia” del Messia di Händel ci fa pregustare la Pasqua eterna
DOMENICA II Pasqua B 2018 Ricordiamo l’ Amore che Gesù ci ha manifestato ascoltando: T. L. di Victoria Monges de Sant Benet de Montserrat.
Sant’ Andrea.
29 luglio 2018 Domenica XVII Musica: “Gloria a Dio” liturgia sefardita
DOMENICA 2 TEMPO ORDINARIO Anno B
II DOMENICA DI PASQUA Gv 20,19-31.
II DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B
Costruzione cananea che poggia sui reperti del Palazzo di Davide
Immagini di Cesarea di Filippo (Banias)
V DOMENICA DI QUARESIMA
Descrizione del quadro
TEMPO ORDINARIO Anno B DOMENICHE
xVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B
21° ord A Chi sono IO per TE.
Pasqua di risurrezione ANNO B
V DOMENICA DI QUARESIMA
17 TEMPO ORDINARIO Anno B DOMENICA
FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO
FESTA DELLA TRASFIGURAZIONE DEL SIGNORE
incontri per i catechisti-2
ALLELUJA ALLELUJA.
xXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B
xVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B
Parrocchie Classe e Fosso Ghiaia
Accompagniamo “l’Agnello di Dio” (Fauré) nel cammino verso la Croce
Musica: Hosanna di Dufay
Coro “Resurrexit” della Messa in si minore di Bach
Seconda domenica di Pasqua
Dal Vangelo secondo Giovanni 1,35-42
Vangelo di Luca. Vangelo di Luca L’autore di questo vangelo è Luca, un medico che amava Gesù e raccontò di lui alla gente. Luca viaggiò con Paolo.
II DOMENICA DI PASQUA ANNO C
Transcript della presentazione:

I dodici Apostoli

BARTOLOMEO La sua festa è il 24 agosto ed è il patrono dell’Armenia, di Benevento, dei pellicciai, dei conciatori e dei macellai. I SUOI ATTRIBUTI SONO: COLTELLO, PELLE ADAGIATA SU UNA SPALLA COME UNA COPERTA Nome col quale era conosciuto l’apostolo Natanaele. Probabilmente pescatore di Cana di animo candido, ma attento e critico. Filippo incontrò Natanaele e gli disse: “Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè, nella Legge e i Profeti: Gesù il figlio di Giuseppe di Nazareth”. Natanaele gli disse: “Da Nazareth può venire qualcosa di buono?”. Filippo gli rispose: “Vieni e vedi.” Gesù intanto, visto Natanaele che gli veniva incontro, disse di lui: “Ecco davvero un israelita in cui non c’è falsità.”. Gv 1,45-47 Di lui si sa molto poco: probabilmente svolse un viaggio apostolico fino in India e di qui in Armenia dove subì il martirio ad opera del fratello del re Polimio che lui aveva convertito. Venne decapitato dopo essere stato scuoiato vivo. Secondo la tradizione, le sue spoglie sono conservate a Roma nel santuario sull’isola Tiberina

GIACOMO MINORE Figlio di Alfeo e Maria di Cleofa. Su di lui ci sono poche notizie. Fu vescovo della comunità di Gerusalemme. Era un uomo particolarmente buono e saggio tanto da guadagnarsi l’appellativo di “giusto”. Divenne famoso per la sua pietà tanto che si narra avesse le ginocchia callose dal tanto pregare. Morì lapidato e ucciso da un follatore col suo bastone per battere il panno a Gerusalemme. Le sue spoglie riposano a Roma nella basilica dei Ss. Apostoli.   La sua festa è il 3 maggio ed è il patrono dei produttori e commercianti di tessuti. I SUOI ATTRIBUTI SONO: BASTONE O MAZZA DA FOLLATORE, MITRIA E INSEGNE EPISCOPALI, CROCE PASTORALE.

I SUOI ATTRIBUTI SONO:LA CROCE AD X, GLI ARNESI DA PESCA Il giorno dopo Giovanni stava ancora là con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: “Ecco l’Agnello di Dio!”. E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù. Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: “Che cosa cercate?”. Gli risposero: “Rabbi dove dimori?”. Disse loro: “Venite e vedrete”. Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio. Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. Gv 1,35-40 ANDREA Pescatore di Betsaida e fratello di Pietro fu il primo a seguire Gesù e a presentarlo a Pietro.   La sua festa è il 30 novembre ed è il patrono della Scozia, della Russia, della Grecia, dei pescatori e pescivendoli. I SUOI ATTRIBUTI SONO:LA CROCE AD X, GLI ARNESI DA PESCA Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: “C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cos’è questo per tanta gente?”. Gv 6,8-9 Le notizie in nostro possesso ci giungono in gran parte da testi apocrifi. Andrea avrebbe predicato e guarito ammalati in Scizia, Asia Minore e Grecia. Andrea trovò il martirio a Patrasso per ordine del governatore romano che lo fece flagellare e crocifiggere su di una croce ad X. La vita di Andrea è all’ombra di Gesù, nel silenzio, tranne nel miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci.

GIUDA ISCARIOTA Era, se effettivamente proviene da Kerijot in Giudea, l’unico apostolo non Galileo. Abbiamo notizia della sua avversione per lo spreco e della sua disonestà. Custodiva la cassa del gruppo da cui sottrasse denaro. Maria allora prese trecento grammi di profumo di puro nardo, assai prezioso, ne cosparse i piedi di Gesù, poi li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì dell’aroma di quel profumo. Allora Giuda Iscariota, uno dei suoi discepoli, che stava per tradirlo, disse: “Perché non si è venduto questo profumo per trecento denari e non si sono dati ai poveri?”. Disse questo non perchè gli importasse dei poveri, ma perché era un ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro. Gv 12,4-6 Quando i sacerdoti ebrei decisero di eliminare Gesù, Giuda lo tradì segnalando loro il luogo deve si trovava Gesù durante la notte, il Getsemani, e indicandolo con un bacio. Poco prima si era accordato con i sacerdoti per ottenere un compenso. Quando vide le conseguenze del suo gesto, restituì i denari ricevuti e si impiccò. I motivi per cui Giuda tradì, non sono chiari: probabilmente temette le conseguenze politiche dell’essenza messianica di Gesù.

“Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa!” Mt 16,18 Si chiamava Simone era fratello di Andrea e pescatore. Originario di Betsaida, viveva a Cafarnao con la moglie e la suocera. Era un uomo fedele, impetuoso e impulsivo, come quando colpì un servo del Sommo Sacerdote staccandogli un orecchio (Mt 26,51), tuttavia venne subito riconosciuta, dagli apostoli, la sua autorità morale e dottrinale. La sua festa è il 29 giugno è il patrono di Roma, della Calabria e della Sicilia, dei pescatori, dei chiavari, dei portieri. I SUOI ATTRIBUTI SONO: LE CHIAVI, LA CROCE, IL LIBRO, IL GALLO, LE RETI E GLI ARNESI DA PESCA “Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa!” Mt 16,18 E’ il passo evangelico che sancisce il primato di Pietro sugli apostoli e insieme gli attribuisce il nome con cui viene conosciuto (Kefa=roccia), e la guida della Chiesa. Gesù, giunto nella regione di Cesarea di Filippo, domandò ai suoi discepoli: “La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?”: Risposero: “Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti”. Disse loro: “Ma voi, chi dite che io sia ?”. Rispose Simon Pietro: “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente”. Mt 16,13-16 Dopo la Pentecoste subisce la prigionia a Gerusalemme da cui viene liberato da un angelo. In seguito predica in Asia Minore e ad Antiochia prima di dirigersi a Roma. Il suo martirio avviene per crocifissione a testa in giù sul colle Vaticano durante l’impero di Nerone intorno all’anno 63. “A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli”. Mt 16,18-19 Soprattutto Pietro è colui che dichiara apertamente la propria fede in Cristo.

I 4 CAVALIERI DELL’APOCALISSE GIOVANNI La sua festa è il 27 dicembre ed è il patrono della Turchia, di Pesaro, dei teologi, dei templari, dei librai. I SUOI ATTRIBUTI SONO: AQUILA, CALICE, LIBRO, I 4 CAVALIERI DELL’APOCALISSE Figlio di Zebedeo e fratello di Giacomo, quando Gesù lo chiamò, stava pescando sul lago di Tiberiade. Con Andrea era già stato un discepolo del Battista. Fu spesso presente, assieme a Pietro e al fratello ad avvenimenti importanti della vita di Cristo. Fu il primo a giungere alla tomba vuota. Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Gv 20,3-8 Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: “Donna, ecco tuo figlio!”. Poi disse al discepolo: “Ecco tua madre!”. E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé. Gv 19,26-27 Dopo un esilio sull’isola di Patmos, sarebbe morto in età molto avanzata, sotto l’imperatore Traiano. Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Mt 17,1-2 E’ il più prolifico autore del NT: scrive un vangelo, tre lettere e l’Apocalisse. Dopo la Pentecoste è assieme a Pietro in diverse occasioni. In seguito lo ritroviamo ad Efeso assieme a Maria che Gesù gli aveva affidato dalla croce.

I SUOI ATTRIBUTI SONO: COLTELLO, CINTURA, SQUADRA O RIGA DA DISEGNO TOMMASO Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Didimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: “Abbiamo visto il Signore!”. Ma egli disse loro: “se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo”. Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Allora Gesù disse loro apertamente: “Lazzaro è morto e io sono contento per voi di non essere stato là, affinchè voi crediate, ma andiamo da lui!”. Allora Tommaso, chiamato Didimo, disse agli altri discepoli:” Andiamo anche noi a morire con lui!”: Gv 11,14-15 Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: “Pace a voi!”. Poi disse a Tommaso: “Metti qui il tuo dito e guarda e le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!” Gli rispose Tommaso: “Mio Signore e mio Dio!”. Gv 20,24-28 La sua festa è il 3 luglio ed è il patrono di Parma e Urbino, dei giudici, degli artisti, dei geometri e degli architetti, dei muratori. I SUOI ATTRIBUTI SONO: COLTELLO, CINTURA, SQUADRA O RIGA DA DISEGNO Apostolo scettico, incredulo, ma anche spontaneo. E’ ricordato soprattutto per l’incredulità davanti alla Resurrezione. Secondo dei testi apocrifi predicò tra i Parti, i Persiani, i Medi, fino all’India, dove avrebbe convertito il re Gundafor e dove avrebbe subito il martirio. Ma anche per la volontà di seguire Gesù immediatamente quando questi decise di andare in Giudea, un luogo pericoloso, perché Lazzaro era ammalato.

Il suo corpo sarebbe stato portato dai suoi discepoli in Spagna e ritrovato in seguito a Compostela dove ora sorge il suo famoso santuario meta di pellegrinaggio tra le più importanti. GIACOMO MAGGIORE Figlio di Zebedeo di Cafarnao e Maria Salome, fratello maggiore di Giovanni. Pescatore dal carattere impetuoso tanto da venire definito col fratello “Boanerges”: “figli del tuono”. A causa del loro impeto furono anche rimproverati da Gesù. La sua festa è il 25 luglio ed è il patrono di Pisa, di Pistoia, di Santiago de Compostela, della Spagna, del Guatemala dei pellegrini, dei farmacisti dei cappellai. I SUOI ATTRIBUTI SONO: BASTONE E ZUCCA, CONCHIGLIA, VESTITO DA PELLEGRINO, SPADA Fu spesso presente a momenti importanti della vita di Gesù: alla resurrezione della figlia di Giairo (Mc 5,22-37), alla Trasfigurazione (Mt 17,1-8), all’agonia nel Getsemani. Allora Gesù andò con loro in un podere, chiamato Getsemani, e disse ai discepoli: “Sedetevi qui, mentre io vado a pregare”. E, presi con sé Pietro e i due figli di Zebedeo, cominciò a provare tristezza e angoscia. Mt 26,36-37 Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli l’ingresso. Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme. Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: “Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?”. Si voltò e li rimproverò. Lc 9,52-55 Dopo la Pentecoste predicò in Giudea, Samaria, e secondo la tradizione, anche in Spagna. Ritornato a Gerusalemme fu fatto catturare, processare e decapitare da Erode Agrippa intorno all’anno 44: primo apostolo martire.

Dopo la Pentecoste predicò in Asia Minore ed in particolare nella Frigia. La tradizione vuole che si recasse in Scizia a predicare là abbia liberato una città da un drago con l’aiuto di una croce. I sacerdoti del tempio lo fecero catturare e crocifiggere a testa in giù e lapidare. I suoi resti sono conservati a Roma nella chiesa dei SS. Apostoli assieme a quelli di Giacomo il Minore con cui condivide la festa nel calendario. FILIPPO La sua festa è il 3 maggio ed è il patrono di Sorrento, dei pasticceri e dei venditori ambulanti. I SUOI ATTRIBUTI SONO: DRAGO O DEMONIO, CROCE ALLA QUALE E’ APPESO A TESTA IN GIU’, PIETRA Di Filippo sappiamo che era originario di Betsaida come Pietro e che fu tra i primi apostoli ad essere chiamati. Tra quelli che erano saliti per il culto durante la festa c’erano anche alcuni Greci. Questi si avvicinarono a Filippo, che era di Betsaida di Galilea, e gli domandarono: “Signore, vogliamo vedere Gesù”: Filippo andò a dirlo ad Andrea, e poi Andrea e Filippo andarono a dirlo a Gesù. Gv 12,20-22 Era sicuramente istruito, perché faceva da intermediario tra Gesù e gli Ebrei di lingua greca.

I SUOI ATTRIBUTI SONO: L’ANGELO, IL LIBRO, LA BORSA DI MONETE MATTEO Predicò, probabilmente in Persia, ad est del Golfo Persico ed in Etiopia dove venne decapitato. L’autore del primo vangelo, era un esattore delle tasse a Cafarnao. Gesù lo chiamo mentre stava svolgendo il suo lavoro ed egli lasciò immediatamente tutto e si unì a loro. La sua festa è il 21 settembre ed è il patrono di Salerno, dei contabili, dei cambiavalute, dei finanzieri e dei doganieri. I SUOI ATTRIBUTI SONO: L’ANGELO, IL LIBRO, LA BORSA DI MONETE Andando via di là, Gesù vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse:”Seguimi”. Ed egli si alzò e lo seguì. Mt 9,9

GIUDA TADDEO Conosciuto anche come Giuda di Giacomo (forse era fratello di Giacomo il Minore) o come Lebbeo (coraggioso). Matteo nel suo vangelo lo chiama Taddeo che significa magnanimo. La sua festa è il 28 ottobre ed è il patrono delle cause perse e dei casi disperati. I SUOI ATTRIBUTI SONO: L’ALABARDA O LA LANCIA, LA CLAVA O MAZZA, LA BORSA, IL ROTOLO Dopo la Pentecoste si sa che Giuda predicò in Giudea, in Samaria, in Siria, in Mesopotamia e in Persia, collaborando con Simone lo zelota e subendo con lui il martirio. La Chiesa festeggia entrambi il 28 ottobre. Giuda, servo di Gesù Cristo e fratello di Giacomo, a coloro che sono prediletti, amati in Dio Padre e custoditi da Gesù Cristo, Gd 1,1

SIMONE CANANEO La sua festa è il 28 ottobre con S.Giuda (nel probabile giorno della traslazione delle sue spoglie in S.Pietro) ed è il patrono dei boscaioli. I SUOI ATTRIBUTI SONO:LA SEGA DA TRONCHI, LA CROCE, LA BARCA, LA SCIMITARRA Conosciuto come Simone Cananeo, prima di diventare apostolo, fu membro del movimento nazionalista ebraico degli zeloti. Di lui si sa che dopo la Pentecoste, predica in Siria e Egitto per poi raggiungere Giuda in Mesopotamia ed in Persia dove subisce il martirio. Secondo la Legenda Aurea fu fatto segare in due dai sacerdoti pagani.

I SUOI ATTRIBUTI SONO: L’ACCETTA, LA PIETRA, LA SPADA MATTIA In quei giorni si alzò in mezzo ai fratelli […] e disse: “Fratelli, era necessario che si compisse ciò che nella scrittura fu predetto dallo Spirito Santo per bocca di Davide riguardo a Giuda, diventato la guida di quelli che arrestarono Gesù. Bisogna dunque che, tra coloro che sono stati con noi per tutto il tempo nel quale il Signore ha vissuto fra noi, cominciando dal Battesimo di Giovanni fino al giorno in cui è stato di mezzo a noi assunto in cielo, uno divenga testimone, insieme e noi, della sua risurrezione”. Di Mattia, dopo la Pentecoste, dove anche lui con gli altri apostoli riceve lo Spirito Santo, si sa molto poco. Probabilmente predicò in Giudea, in Cappadocia e nei dintorni del Mar Caspio. Il suo martirio non è certo e le notizie, comunque molto confuse ce lo riportano lapidato o dacapitato da qui i suoi attributi principali. Dopo il suicidio di Giuda Iscariota e la Resurrezione di Cristo, si rese necessario nominare un nuovo dodicesimo apostolo e la sorte cadde su Mattia un uomo proveniente probabilmente da Betlemme. Secondo la tradizione il suo corpo venne portato a Treviri dall’imperatrice Elena, madre dell’imperatore Costantino, facendo sorgere in Germania un forte culto dell’apostolo. Ne proposero due: Giuseppe, detto Barsabba, soprannominato Giusto, e Mattia. Poi pregarono dicendo: “Tu, Signore, che conosci il cuore di tutti, mostra quale di questi due tu hai scelto per prendere il posto in questo ministero e apostolato, che Giuda ha abbandonato per andarsene al posto che gli spettava”. Tirarono a sorte fra loro e la sorte cadde su Mattia, che fu associato agli undici apostoli. At 1,15-16.21-26 La sua festa è il 14 maggio ed è il patrono dei muratori, dei fabbri e degli scolari più piccoli I SUOI ATTRIBUTI SONO: L’ACCETTA, LA PIETRA, LA SPADA

Cei – Uelci, LA SACRA BIBBIA. Roma 2008. TESTI UTILIZZATI G. Cappa Bava – S. Jacomuzzi, DEL COME RICONOSCERE I SANTI, SEI, Torino. L. Goosen, I PERSONAGGI DEI VANGELI, da Dizionario della Bibbia e dei Vangeli, Bruno Mondadori, Milano. Jacopo da Varagine, LEGGENDA AUREA, Libreria editrice fiorentina, Firenze. Cei – Uelci, LA SACRA BIBBIA. Roma 2008.

I nomi dei dodici Apostoli sono: primo, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello; Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello; Filippo, Bartolomeo; Tommaso e Matteo il pubblicano; Giacomo figlio di Alfeo e Taddeo; Simone il Cananeo e Giuda l’Iscariota, colui che poi lo tradì. Mt 10,2-4 Per apostoli si intendono i dodici uomini, per lo più pescatori della Galilea a cui Gesù affidò il compito di testimoniare la sua Resurrezione e di trasmettere i suoi insegnamenti.