LA FORMAZIONE DELLE MONARCHIE NAZIONALI

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Transcript della presentazione:

LA FORMAZIONE DELLE MONARCHIE NAZIONALI Inghilterra, Francia e Spagna tra XII e XIII secolo

LE PRIME FORME DI STATO MODERNO Mentre in Italia centro-settentrionale si sviluppavano i comuni, in alcuni paesi europei si formavano i primi nuclei degli stati moderni. Sono chiamati monarchie nazionali: “monarchie” perché il potere era concentrato nelle mani del re e “nazionali” perché la popolazione si riconosceva come Nazione (insieme omogeneo di persone che parlano la stessa lingua e hanno la stessa religione e le stesse tradizioni). L’idea di Nazione all’epoca era però solo agli inizi. Il re controllava lo stato tramite la burocrazia (= insieme di funzionari che riscuotevano le tasse in nome dello stato e non in nome di un singolo signore). Grazie alle tasse il re manteneva un esercito permanente. Inoltre il re emanava leggi valide per tutto il paese. Tali caratteristiche sono all’origine dello stato moderno, cioè come lo conosciamo noi oggi. Per fare questo, i sovrani tolsero molti poteri all’aristocrazia feudale.

L’INGHILTERRA Guglielmo il Conquistatore, diventato re d’Inghilterra, divise il territorio in contee, ognuna governata da uno sceriffo che riscuoteva le tasse, amministrava la giustizia e arruolava i soldati in nome del re. Guglielmo creò inoltre un catasto, cioè un registro delle proprietà terriere per fini fiscali: esso è noto come Domesday Book. Nel XII secolo il re Enrico II conquistò Galles, Scozia e parte dell’Irlanda. Grazie alla dote della moglie, Eleonora d’Aquitania, giunse a possedere in feudo anche molti territori francesi. Essi furono però persi dal figlio di Enrico, Giovanni, che fu sconfitto dal re di Francia Filippo II detto Augusto nella battaglia di Bouvines (1214). Per questo Giovanni fu soprannominato “Senza Terra”.

I domini del re d’Inghilterra in territorio francese All’Inizio del Duecento il re d’Inghilterra si trovò a dominare anche gran parte della attuale Francia. Questa situazione risaliva in parte già a Guglielmo il Conquistatore, che era diventato re d’Inghilterra ma allo stesso tempo, essendo normanno, era vassallo del re di Francia. Nel XII secolo, quando la francese Eleonora d’Aquitania sposò il re d’Inghilterra Enrico II, nuovi territori andarono in feudo alla corona inglese.

LA MAGNA CHARTA LIBERTATUM E GLI INIZI DEL PARLAMENTO INGLESE Approfittando della debolezza di re Giovanni, nel 1215 i baroni (feudatari inglesi) riuscirono ad ottenere un importantissimo documento, la Magna Charta Libertatum, cioè “Grande Carta delle Libertà”. Essa stabiliva che i rappresentanti di nobiltà e borghesia andassero ad affiancare il re nel suo governo. Nacque così il Consiglio del Regno, chiamato poi parlamento, formato inizialmente solo dai rappresentanti di nobiltà e clero (Camera dei Lords) e successivamente anche dai rappresentanti della borghesia (Camera dei Comuni). Al parlamento il re doveva chiedere l’autorizzazione per imporre nuove tasse. La Magna Charta stabiliva inoltre che nessun uomo libero potesse essere imprigionato prima di essere giudicato da una corte di suoi pari (quindi non dal re come avveniva prima). Si aprì così la strada verso la separazione del potere politico da quello giudiziario. Poiché la Magna Charta fu il primo documento a limitare il potere assoluto del sovrano, può essere considerata il primo passo verso la monarchia costituzionale inglese.

La Magna Charta Libertatum L’originale della Magna Charta (1215) Questo documento può essere considerato la prima forma di Costituzione. Per “Costituzione” si intende la legge fondamentale di uno stato, quella che definisce i suoi caratteri fondamentali. La Magna Charta era nata per garantire dei privilegi ai baroni, ma, essendo il primo documento a limitare il potere del re, pose le basi per il successivo sviluppo della monarchia costituzionale inglese.

FRANCIA Nel XII si impose in Francia la dinastia dei Capetingi (dal nome del capostipite Ugo Capeto). Il Paese, che era frammentato in diversi feudi – alcuni di proprietà dei re d’Inghilterra - venne unificato da Filippo Augusto, vincitore della battaglia di Bouvines. Solo poche regioni rimasero fuori dal controllo del re. In seguito il re Filippo IV, detto “il Bello”, accentrò maggiormente il potere nelle sue mani, privando i feudatari di molti privilegi e appoggiandosi invece alla borghesia.

L’unificazione del territorio francese Prima della Battaglia di Bouvines (1214) i re d’Inghilterra possedevano in feudo la metà del territorio francese. Fu il re di Francia Filippo Augusto a riconquistare il controllo (diretto o indiretto) di gran parte del paese. Solo Aquitania e Guascogna rimasero feudi del re d’Inghilterra.

ALTRI STATI EUROPEI Nella Penisola Iberica, tra XI e XIII secolo, i cristiani riuscirono a cacciare gli Arabi (che venivano chiamati Mori per il colore bruno della pelle). Questo fenomeno prende il nome di Reconquista. Si formarono così tre regni: Portogallo, Castiglia- Leon e Aragona. Rimase in mano araba (fino al 1492) solo il piccolo Regno di Granada. L’unificazione della Spagna si ebbe solo nel Quattrocento, con il matrimonio tra Isabella di Castiglia e Ferdinando d’Aragona. Nel Nord Europa nacquero il Regno di Svezia (che comprendeva anche l’odierna Finlandia), il Regno di Danimarca, il Regno di Polonia e il Regno d’Ungheria. Nel 1291 nacque anche la Confederazione Elvetica, cioè la Svizzera. Inizialmente sottoposta al controllo dell’Austria, riuscirà nei secoli successivi a rendersi del tutto indipendente.

La Penisola Iberica dopo la Reconquista La carta mostra la situazione nella Penisola Iberica dopo la Reconquista. Il Regno di Leon sarà poi unito alla Castiglia. I regni di Castiglia e Aragona saranno unificati solo nel Quattrocento. Il piccolo Regno di Navarra, pur formalmente autonomo, sarà per secoli sotto l’influenza dei più potenti vicini (talvolta anche della Francia), fino ad essere annesso alla Spagna nel Cinquecento.

La nascita della Confederazione Elvetica L’immagine mostra il documento firmato nel 1291 dalle comunità di tre zone delle Alpi, considerato l’atto di nascita del primo nucleo della futura Svizzera. La pergamena presenta ancora due dei tre sigilli originari. "In nome del Signore. Amen [...] Che dunque tutti siano messi a conoscenza del fatto che gli uomini della valle di Uri, la comunità della valle di Schwyz e la totalità degli uomini della zona boschiva della valle Nidwalden, visti i tempi cruenti, per difendere più facilmente se stessi e i propri averi e per poterli conservare meglio [...], hanno promesso sulla propria coscienza di sostenersi a vicenda, di soccorrersi, darsi consiglio e appoggio vicendevolmente [...] contro tutti e chiunque agisca contro di loro [...]. Le disposizioni sopra elencate, che sono state prese per il bene e per l'utile generale, devono, se Dio vuole, durare per sempre"