Lez. 10 a L’ Italia del Quattrocento Noi e gli altri [Roma e il mondo] appunti di storia medievale (IV-XV secolo) Lez. 10 a L’ Italia del Quattrocento Prof. Marco Bartoli
Alcuni scenari geopolitici L’Italia del Quattrocento è contrassegnata da forte instabilità. E’ utile pertanto individuare alcuni scenari geopolitici nei quali si manifestano le linee di sviluppo dei principali stati regionali. La pianura padana La Toscana Il Regno di Napoli
La pianura padana L’espansione di Venezia: Il ducato milanese: 1404 Vicenza 1405 Verona 1405 Padova (tolta a Francesco da Carrara) Il ducato milanese: 1412 Filippo Maria Visconti maggiorenne (assassinio del fratello Giovanni Maria) 1421 Genova Alleanza anti-viscontea (Firenze + Venezia + Savoia) 1427 sconfitta di Maclodio (Francesco da Bussone, conte di Carmagnola) La pace di Ferrara 1438: Venezia annette anche Bergamo e Brescia
Un nuovo protagonista: il ducato di Savoia Alla colazione antiviscontea aveva partecipato anche Amedeo VIII di Savoia. Le origini del potere dei Savoia risalgono al 1032 quando Umberto di Savoia ebbe un territorio dall’imperatore Corrado II con il titolo di conte, a controllo dei passi alpini tra Italia e Francia Nel 1247 Federico II conferiva a Tommaso II di Savoia la contea di Torino Amedeo VI (1343-1383) partecipò alla crociata contro i turchi promossa da Urbano V; arbitrò la pace di Chioggia tra Genova e Venezia Amedeo VII ottenne in spontanea dedizione la contea di Nizza Amedeo VIII ottenne dall’imperatore Sigismondo nel 1416 il titolo di duca. Oltre le Alpi: Savoia e Svizzera francese, con capitale a Chambery; In Italia buona parte del Piemonte e le Alpi marittime fino a Nizza con capitale Torino.
La signoria medicea La pace di Ferrara aveva lasciato Firenze senza alcun guadagno La annessione di Pisa era stata seguita però dalla indipendenza di Lucca dove si era affermata la signoria di Paolo Guinigi Il gruppo oligarchico che aveva guidato la città dopo la rivolta dei Ciompi, capeggiato dalla famiglia degli Àlbizzi, venne messo sotto accusa 1423 Cosimo de’ Medici assume il controllo della banca di famiglia 1433 venne mandato in esilio da Rinaldo degli Àlbizzi e si recò a Venezia 1434 ritorno a Firenze ove assume il potere, inviando in esilio gli oppositori, ma senza nulla modificare degli ordinamenti della Signoria
Il Regno di Napoli Nel 1440 saliva al trono Ladislao d’Angiò (dopo 14 anni di reggenza della madre Margherita): riaffermazione del potere centrale Tentativo di recuperare l’Ungheria Aggressione allo Stato della Chiesa 1414 gli succede la sorella Giovanna II, che nomina suo successore: Alfonso d’Aragona Luigi d’Angiò
La guerra per il Regno Alfonso d’Aragona assolda Braccio Fortebraccio da Montone Luigi d’Angiò assolda Niccolò Piccinino Intervento di Filippo Maria Visconti: 1435 la flotta genovese sconfigge quella aragonese. Alfonso è fatto prigioniero, ma poi è liberato. La guerra riprende più accanita che mai. Francesco Sforza, condottiero al servizio del Visconti, nel 1433 era passato al servizio del papa in cambio della promessa della marca di Ancona, poi tornò al Visconti che gli promise in moglie la figlia, Bianca Maria
La pace di Cremona Nel 1441 si giunse alla pace di Cremona: Venezia otteneva Ravenna e Peschiera sul Garda Alfonso d’Aragona otteneva il Regno di Napoli (dove entrava solennemente nel 1442). L’Aragona diveniva sovrana di tutto il Mediterraneo occidentale
Il Ducato di Milano L’equilibrio della pace di Cremona si ruppe subito con la morte di Filippo Maria Visconti (1447) I milanesi proclamarono la Repubblica ambrosiana, chiamando a difenderla, Francesco Sforza, il quale accettò e poi, in forza del suo matrimonio con la figlia del Visconti, si fece riconoscere come Duca. La reazione di Venezia fu immediata Cosimo de’ Madici però, timoroso dell’eccessiva espansione veneta, questa volta si schierò con lo Sforza.
La pace di Lodi Nel frattempo i turchi avevano preso Costantinopoli (1453) Si giunse così alla pace di Lodi (1454) nella quale Francesco Sforza veniva riconosciuto come duca di Milano, mentre Venezia riceveva qualche ulteriore ingrandimento territoriale. Si garantiranno così 40 anni di pace, durante i quali fiorirà la produzione artistica La pace era fondata sull’equilibrio tra i diversi stati nazionali Nel frattempo però la caduta di Costantinopoli, bloccando la strada dell’oriente, segnerà definitivamente il destino di Genova e Venezia