Tesi n°5 I suoni armonici.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Modulo di Elementi di Trasmissione del Calore Conduzione Titolare del corso Prof. Giorgio Buonanno Anno Accademico Università degli studi di.
Advertisements

1 Variabili. 2 Tipi di variabili Una variabile è qualche proprietà di un evento che è stata misurata. Le variabili sono attributi dei fenomeni e pertanto.
I Paradossi di Zenone I paradossi di Zenone costituiscono forse i primi esempi del metodo di dimostrazione noto come dimostrazione per assurdo, usato.
Capacità elettrica Condensatori. Il condensatore è il sistema più semplice per avere un campo elettrico costante e poter immagazzinare energia elettrostatica.
Lunghezza d’onda  = m  = v/f
RISPOSTA ALL'ECCITAZIONE ARMONICA - SISTEMA NON SMORZATO Forza impressa equaz. del moto: rapporto di frequenza per La risposta è la sovrapposizione di.
Le equazioni di Maxwell
Cosa nascondono i numeri naturali? N Loretta Ferrante.
Proporzioni Nella giusta misura!.
Un gioco dai risultati incredibili! Gioca come si deve,
Definizione di lavoro Energia potenziale Potenza
Inserisci il titolo qui.
RISPOSTA ALLA ECCITAZIONE PERIODICA: SERIE DI FOURIER
Composizione di forze Gianni Bianciardi (2009/2010)
I PRINCIPI DELLA DINAMICA
Capitolo 4 Le forze.
Branch and Bound Lezione n°14 Prof.ssa Rossella Petreschi
Interferenza onde meccaniche
TELESCOPIO Esposito Alessandro Perrotta Gioacchino Scaglione Ruben
Distinguere il problema
LAVORI MORTALI PER PICCOLE MANI
LA FISICA.
I teoremi delle funzioni derivabili
Fibre Ottiche Classe V Tele a. s
ELEMENTI DI DINAMICA DELLE STRUTTURE
Professore Perpiglia Giuseppe
Gli strumenti a percussione idiofoni
FENOMENI DA PROPAGAZIONE Corso di Laurea in MEDICINA e CHIRURGIA
Insiemi di punti: altre caratteristiche
Fisica 2 2° lezione.
LEGGI di KEPLERO e moto dei pianeti.
«Schema di presentazione dei progetti»
GLI STRUMENTI MUSICALI
Onda stazionaria generata da interferenza tra due onde armoniche con uguale frequenza e ampiezza che si propagano in senso opposto Onda diretta Onda riflessa.
IL SUONO 1.
Macchina di Shive (ondoscopio in una dimensione)
Magnetostatica 2 Legge di Biot-Savart Prima formula di Laplace
I caratteri del suono: Altezza – intensita’ – timbro - durata
Antonelli Roberto Le forze.
Produzione del suono Le vibrazioni dei corpi sonori
Lezioni di fisica e laboratorio
Fisica: lezioni e problemi
Un’onda è prodotta da un MOTO ARMONICO
SOVRAPPOSIZIONE DI ONDE
La teoria della relatività
PROPAGAZIONE DEL SUONO – ECO E RISONANZA
“Titolo della tesi” “Autore” “Relatore ed eventuale correlatore”
I numeri relativi DEFINIZIONE. Si dicono numeri relativi tutti i numeri interi, razionali e irrazionali dotati di segno (positivo o negativo). ESEMPI Numeri.
OPEN DAY SCIENZE quinta edizione 30 novembre 2018 a.s. 2018/2019
In collaborazione con la prof.ssa Chiara Psalidi presentano...
ANALISI MODALE (introduzione)
ANALISI SPETTROSCOPICA
Codici rilevatori di errori
e conservazione della quantità di moto
IL BILANCIO DELLE COMPETENZE
Dinamica relativistica
I battimenti Il terzo suono di tartini
ONDE (seconda parte) 1. Onde stazionarie 2. Risonanza
Rette e segmenti.
Inserire il Nome ed il Cognome
Capitolo 6 Applicazioni delle leggi di Newton
Le scale: Scala pitagorica Scala naturale o zarliniana Scala temperata
Per vedere la simulazione premere la barra spaziatrice o un click del mouse! PROSEGUI.
oscillazioni intorno all’equilibrio:
Un'onda è una perturbazione che si
SOVRAPPOSIZIONE DI ONDE
Alternanza Scuola-Lavoro Ciclo di lezioni di Fisica
Capacità elettrica Condensatori.
Cariche in movimento legge di Ohm Circuiti in DC
Pitagora e la bottega del fabbro
Transcript della presentazione:

Tesi n°5 I suoni armonici

Il suono puro: una chimera In natura non esiste il suono puro. Ogni suono è prodotto dalla risultante di un suono generatore, al quale si sommano i suoni armonici, prodotti dalla suddivisione della corda stessa sulla quale si formano ulteriori nodi.

Il fuso: illusione ottica Quando si ricorre al fuso per rappresentare le vibrazioni di una corda, non si fa che trasferire sul piano di una illusione ottica il comportamento di una corda eccitata.

Perché avviene questo fenomeno? In realtà, se osserviamo al rallentatore il comportamento di una corda, possiamo vedere che dal punto in cui ha agito la forza esterna (il martelletto del pianoforte, ad esempio), la vibrazione si propaga lungo la corda in due direzioni opposte.

La riflessione delle onde stazionarie Poiché la distanza che devono percorrere è (normalmente [non si percuote mai la corda a metà]) diversa, avviene che quella che procede verso A raggiungerà per prima il punto terminale, dove si rifletterà, invertendo sia il percorso sia la fase.

La somma delle energie e delle riflessioni Quando due onde si incontrano – come abbiamo visto nell’immagine precedente – sommano algebricamente le loro energie. Quindi - a causa di questi incontri e a causa delle riflessioni nei punti estremi (i nodi) – il moto dell’onda sonora risulta influenzato da nuovi impulsi la cui frequenza è multipla di quella fondamentale, considerata come generatrice del fenomeno. Le vibrazioni che gradualmente insorgono prendono il nome di 2°, 3°, 4°, 5° armonica…ecc

E così il suono diventa un fenomeno complesso

La scoperta dei suoni armonici Il primo a scoprire i suoni armonici fu Gioseffo Zarlino, poi altri studi vennero effettuati dal violinista Giuseppe Tartini e da Philippe Rameau. Helmoltz con i risuonatori approfondì i risvolti pratici e descrisse i suoni armonici in base alle loro caratteristiche (vedi ultima diapositiva) Secondo Zarlino un suono generatore produce una serie di armoniche che sono in rapporto costante con il suono generatore e producono suoni sempre più acuti. L’idea di Riemann di postulare l’esistenza di armonici inferiori (per giustificare tutte le leggi dell’armonia) nel registro grave non ha trovato seguaci perché in natura il fenomeno non esiste.

I rapporti tra suono generatore e armonici 1° armonica: 2/1 (ottava superiore) 2° armonica: 3/2 (quinta giusta) 3° armonica: 4/3 (quarta giusta) 4° armonica: 5/4 (terza maggiore) 5° armonica: 6/5 (terza minore)….. eccetera

La natura sostiene le regole dell’armonia Va rilevato che i primi sei suoni della seria armonica costituiscono un accordo perfetto maggiore. In più, la disposizione dell'accordo ottenuto in questo modo rispetta le principali regole dell'armonia secondo le quali è preferibile raddoppiare, nell'ordine, la fondamentale (che qui compare 3 volte), la quinta (2 volte) e la terza (1 volta).

Il risvolto pratico La produzione dei suoni armonici influenza grandemente la qualità timbrica di uno strumento, perciò ogni strumento deve trovare la zona ottimale dove eccitare la corda. Nel pianoforte, ad esempio, il martelletto deve battere a circa 1/8 della lunghezza della corda per evitare che emergano armoniche come la 7°, l’8° e la 9° foriere di suoni poco ricchi e poco gradevoli. Nel violino, invece, la situazione è più semplice perché lo strumentista può modificare a suo piacimento l’attacco del suono (più o meno vicino al ponticello o alla tastiera)

Da cosa dipende questo fatto? Dalla legge di Young la quale afferma che nel luogo dove agisce la forza eccitatrice non possono formarsi altri nodi; ecco perché si è scelto di percuotere la corda del pianoforte a 1/8 della sua lunghezza: perché la legge di Youg non consente l’emergere di queste armoniche sgradevoli (7, 8 e 9).

Gli strumenti a fiato Nei tubi aperti possono formarsi vibrazioni armoniche sia d'ordine dispari sia d'ordine pari

Gli strumenti a fiato Nei tubi chiusi si possono generare solo le armoniche d'ordine dispari (le pari debbono avere una zona ventrale all’inizio e alla fine del tubo).

Suoni armonici e pratica strumentale Come abbiamo visto, i suoni armonici possono influenzare la pratica strumentale in vari modi (pianoforte, violino, fiati). Inoltre, i suoni armonici si possono dividere – sempre pensando alla pratica strumentale e in particolare di quella degli strumenti ad arco (violino, viola, violoncello e contrabbasso) - in armonici naturali (generati sfiorando la corda) e armonici artificiali, impiegando particolari tecniche di eccitazione.

Armonici naturali: la tabella delle corrispondenze sul violino

Armonici artificiali di quarta

Gli ottoni La produzione degli armonici artificiali è estremamente importante: negli ottoni consente di coprire per ogni ottava l’intera scala cromatica. E, più in generale, garantisce agli strumenti un sensibile ampliamento della tessitura verso l’acuto.

Hermann Ludwig Ferdinand von Helmholz (1821-1894) Insigne fisico tedesco cui si deve la prima analisi dei suoni armonici. Prima armonica chiarisce l’altezza del suono Seconda dà chiarezza al suono Terza caratteristica delle canne Quarta aumenta la chiarezza Quinta rende il suono più cupo Sesta conferisce un carattere squillante Settima dà asprezza Ottava aumenta chiarezza e squillantezza Nona aumenta l’asprezza Decima conferisce chiarezza e carattere metallico