Cappuccetto Rosso, anzi Verde

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
CAPPUCCETTO ROSSO UNA FAVOLA A PIU’ VIE C’era una volta …. Cappuccetto Rosso Cappuccetto Rosso viveva con la mamma ai margini di un bellissimo bosco,
Advertisements

La mamma La nonna Il fratello  Per punizione la squadra che ha dato la risposta errata dovrà percorrere su un solo piede il giro dell’aula.
GLI AMICI DELLA SAVANA testo Giulia Bonatti, disegni by Giada a cura di
Le Quattro Foche presentano...
Fai il riassunto completando le frasi. LA STREGA DEL FIUME (di Beatrice Garau) C’erano una volta un bambino e una bambina che giocavano vicino.
Né impaurito, né temerario. Semplicemente…al sicuro
da un racconto popolare colombiano
Cappuccetto Rosso, anzi Verde
I fiori di R O B Autore: CMR Musica: Ande, Zamfir, flauto.
CLARENZO, il CAMMELLO INSODDISFATTO
CI e Ne.
Conversazioni.
SCUOLA INFANZIA di MONCRIVELLO
Poesia di un’indiana della Tribù degli Oriah
Ti aspetto Automatico e musicale Durata: circa 8 min.
L’angelo curioso.
Cara, dovremmo risparmiare
Amiche per sempre AVANZAMENTO MANUALE.
R O B.
La caccia all’orso Musical & Automatique 12/05/2009.
Conosci questa favola?.
Una ragazza stava aspettando il suo volo nella sala d'attesa
Battute tra LEI e LUI.
Socrate ed il test del filtraggio
Il planisfero.
Antico Consiglio Cinese Autore Sconosciuto
No, non parlo di quelli che puoi trovare in Internet....
GIOVEDÌ SANTO ANNO b Gv 13,1-15.
I.C. VANVITELLI UDA DIVERSITA’
QUARTA SETTIMANA: ELISABETTA,
Benvenuti nel mondo delle storie!.
Pronomi diretti – Esercizi
SECONDA SETTIMANA: GIUSEPPE,
Paradiso o Inferno?.
L’angelo curioso.
PRIMA SETTIMANA: MARIA,
Il bambino cattivo e la staccionata
Improvvisamente nella nuovissima capanna a 4 piani non si sentì più alcun rumore. Il frastuono delle bicibarche che aveva svegliato tutti, era cessato.
Rob è il tipo di persona che ti fa piacere odiare:
Tu sei speciale.
Conosci questa favola?.
IL BAMBINO E IL CUCCIOLO
L’angelo curioso.
La storia ebbe inizio molto tempo fa, quando un uomo punì sua figlia di 5 anni per la perdita di un oggetto di valore ed il denaro in quel periodo era.
TANTO TEMPO FA, NELLE PROFONDITA’ DEL MARE, NASCOSTO TRA LA SABBIA E LE ALGHE, ERA NASCOSTO UN FORZIERE! UN GIORNO, DEI PESCIOLINI CHE NUOTAVANO LI’ VICINO,
DOMENICA 28 ANNO A Diciamo al Signore “Dove vuoi che prepariamo il Banchetto ?” (Passione di Marco. Bach) Regina.
I fiori di R O B Autore: CMR Musica: Ande, Zamfir, flauto.
Antico Consiglio Cinese Autore Sconosciuto
Ti racconto la croce Lo sguardo degli uomini verso Gesù.
La storia ebbe inizio molto tempo fa, quando un uomo punì sua figlia di 5 anni per la perdita di un oggetto di valore ed il denaro in quel periodo era.
TANTO TEMPO FA, NELLE PROFONDITA’ DEL MARE, NASCOSTO TRA LA SABBIA E LE ALGHE, ERA NASCOSTO UN FORZIERE! UN GIORNO, DEI PESCIOLINI CHE NUOTAVANO LI’ VICINO,
La lucciola e il serpente ppsAdri automatico.
10.00.
L ’ ANELLO A cura di Dinis Bento
C'era una volta... C'era una volta un'isola, dove vivevano tutti i sentimenti e i valori degli uomini: il Buon Umore, la Tristezza, il Sapere... così come.
Battute tra LEI e LUI
Conosci questa favola?.
DUE FIGLI Quarta domenica di quaresima
Questa è la storia di due fratelli che vissero insieme d’amore e d’accordo per molti anni. Vivevano in cascine separate, ma un giorno…
A LEZIONE DI PRIMO SOCCORSO
La valigia della vita.
C’era una volta….
Conosci questa favola?.
La storia ebbe inizio molto tempo fa, quando un uomo punì sua figlia di 5 anni per la perdita di un oggetto di valore ed il denaro in quel periodo era.
Paradiso o Inferno?.
C'era una volta... C'era una volta un'isola, dove vivevano tutti i sentimenti e i valori degli uomini: il Buon Umore, la Tristezza, il Sapere... così come.
La maledizione dei diamanti
UN FUMETTO IN TEDESCO.
Paradiso o Inferno?.
Conosci questa favola?.
Transcript della presentazione:

Cappuccetto Rosso, anzi Verde di Oriana Pagliarone

C’era una volta una bambina che si chiamava Cappuccetto Rosso, perché aveva un mantello con il cappuccio rosso.

Ma lei odiava quel mantello e quel cappuccio rosso, l’avrebbe preferito verde e soprattutto non sopportava il suo nome, avrebbe voluto chiamarsi Giada dal cappuccio verde . E noi la chiameremo Giada per farle piacere.

Ora Giada doveva andare dalla nonna e portarle un cesto con il pranzo: minestrina e formaggino.

La sua mamma aveva preparato con cura il cestino e le aveva detto di fare presto ma di non attraversare il bosco perché pericoloso.

Giada si incamminò fino al bivio: da una parte la strada più lunga ma sicura, dall’altra la scorciatoia che passava per il bosco. E lei, dopo un secondo di riflessione, decise di attraversare il bosco.

Anche il suo papà passava nel bosco, era un cacciatore e cacciava per portare a casa la cena per la famiglia, ma il più delle volte si fermava a raccogliere le verdure dell’orto lì vicino, tanto che alla fine in famiglia stavano diventando tutti vegetariani, a via di mangiare verdure.

Ma il bosco nascondeva anche un’altra creatura, il lupo, che abitava lì e cercava anche lui qualcosa da mangiare.

Il lupo vide il cacciatore e si nascose per non essere sparato, poi vide passare Giada e pensò di seguirla per trovare un nascondiglio più sicuro.

La bimba raggiunse la casetta della nonna: «Toc toc, posso entrare La bimba raggiunse la casetta della nonna: «Toc toc, posso entrare? Sono Cappuccetto Rosso, sono venuta a portarti la cena», Giada sapeva che la nonna a quell’ora era sempre in casa a guardare la televisione.

«Entra, entra, nipotina mia, ma tu non ti volevi chiamare Giada «Entra, entra, nipotina mia, ma tu non ti volevi chiamare Giada? E allora, Giada, dimmi: che cosa mi hai portato?», disse la nonna, speranzosa di mangiare qualcosa di buono.

«Ecco : minestrina e formaggino «Ecco : minestrina e formaggino!», Giada era alquanto perplessa per quella cena così misera. «Minestrina e formaggino! Ma siamo impazziti, io non mangio quella roba, non sono malata e soprattutto non sono decrepita, ho tutti i denti, vedi?

«Che denti grandi che hai nonna «Che denti grandi che hai nonna!», Giada le stava osservando con attenzione la dentatura. «È per mangiare meglio!», e, così dicendo, la nonna prese il cellulare e telefonò alla pizzeria più vicina per farsi portare due belle margherite.

Dopo cena la nonna si mise due strane orecchie e subito Giada : « Nonna, che grandi orecchie che hai!» «È per sentirci meglio, bimba mia », e così dicendo, avvicinò quelle strane cose all’orecchio di Giada che sentì una bellissima musica, molto ritmata.

«Vedi sono cuffie stereo per ballare la zumba «Vedi sono cuffie stereo per ballare la zumba ! Non sai che cos’è la zumba?»

«Veramente no, io conosco solo la zuppa, e non mi piace nemmeno», rispose Giada perplessa . «La zumba è una ginnastica ma diventa quasi un ballo, vuoi vedere?

Ora metto un video sul computer e noi ripetiamo tutti i movimenti che vediamo sullo schermo, va bene?», riprese la nonna, gasatissima.

«Certo, nonna, non vedo l’ora». La nonna mise il video e cominciò a ballare con Giada .

Il lupo stava sbirciando dalla finestra, vide le due “ragazze” ballare e gli venne voglia di unirsi a loro. «Toc toc , posso entrare, vi ho visto ballare! Mi piacerebbe ballare con voi!» «Chi sei ? Come ti chiami? Perché vuoi ballare con noi?», risposero diffidenti Giada e la nonna .

«Sono un lupo, un nome non ce l’ho, chiamatemi Lupo Lupo, e mi piace ballare» «Ok, Lupo Lupo, entra e unisciti a noi e mi raccomando non sbagliare i passi se no ci rovini la coreografia!» Lupo Lupo entrò e cominciò a dimenarsi come se avesse ballato sempre in tutta la sua vita.

Ma ecco avvicinarsi il cacciatore che sentendo quella musica pensò di entrare e dare un’occhiata alla nonna ballerina.

«Attento Lupo Lupo, sta entrando il mio papà che è un cacciatore, nasconditi nel letto della nonna e mettiti questo scialle sulla testa per non farti riconoscere.

E tu, nonna, nasconditi nell’armadio e non ti muovere, altrimenti Lupo Lupo sarà in pericolo.», Giada si era già affezionata al suo nuovo amico.

«Ciao Giada, e tu nonna , come stai. Che state facendo «Ciao Giada, e tu nonna , come stai? Che state facendo? Come mai, nonna, sei a letto? Non ti senti bene?» «Sono solo un po’ stanca, abbiamo ballato la zumba fino ad ora!»

«Ma che mani grandi che hai» «Ho appena fatto il manicure, bello il mio smalto, vero?» «E che orecchie grandi! » «È la cuffia stereo per sentirci meglio!»

«E che piedi grandi!» «E per ballare meglio! », Lupo Lupo non ce fece più e si mise a ballare per tutta la stanza. «Ok basta! Mi hai scoperto! Non ce la faccio a restare nel letto, fermo, senza ballare. Questa musica è troppo coinvolgente!»

«Ma tu sei un lupo!», esclamò il cacciatore, «cosa hai fatto alla nonna? L’hai mangiata? Ora ti devo uccidere!» Ma ecco arrivare in soccorso di Lupo Lupo, Giada e la nonna, subito uscita dal nascondiglio: «No, babbo, non uccidere Lupo Lupo, la nonna è qui, stavamo ballando e ci stavamo divertendo!»

Giada era pronta a difendere Lupo Lupo con tutte le sue forze: «Non puoi uccidere una creatura che ama la musica! Vedi ? Lupo Lupo è nostro amico e non ci farebbe mai del male e quindi non farne a lui!»

Il babbo si fermò perplesso, osservò la scena , vide la sua bimba e la nonna così pronte ad aiutare quell’animale che credeva feroce, guardò Lupo Lupo che cominciava a scodinzolare speranzoso ed un sorriso gli rischiarò il volto:

«Ok , ho capito, Lupo Lupo è un vostro amico, e allora anche io voglio essere suo amico» e così dicendo si mise a ballare insieme a Giada, alla nonna e a Lupo Lupo che da quel momento diventò parte integrante della famiglia.

E da quel giorno Giada buttò via il suo cappuccio rosso, ne mise uno verde e diventò Cappuccetto Verde, amica degli animali del bosco e di tutte le creature della terra. Nonna Ory