Le chiavi del Regno.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
SS. PIETRO E PAOLO Mt 16,13-19.
Advertisements

Confessiamo CRISTO, ascoltando la Passione di Bach secondo Matteo
SS. PIETRO E PAOLO. Vangelo secondoMATTEO Nicchie di Cesarea di Filippo, In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo,
Con l’Osanna di Dufay confessiamo Gesù Figlio di Dio Monges de Sant Benet de Montserrat 21 ANNO A.
III DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
IL REGNO È IN MEZZO A NOI FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO IL REGNO È IN MEZZO A NOI Galilea Confessiamo Gesù, ascoltando il “Domine Jesu Christe” di T.L.
IL REGNO È IN MEZZO A NOI FIGLIO, QUELLO CHE E’ MIO E’ TUO vangelo di Luca IL REGNO È IN MEZZO A NOI Anno C FIGLIO, QUELLO CHE E’ MIO E’ TUO.
II IIDOMENICADIPASQUA Gv 20, La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli.
IL REGNO È IN MEZZO A NOI FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO IL REGNO È IN MEZZO A NOI Gerusalemme FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO II“Santo, Santo, Santo”
Atti degli apostoli I parte –
PADRE NOSTRO PER RAGAZZI Preghiamo insieme come Gesù ci ha insegnato
PARTE QUARTA LA PREGHIERA CRISTIANA
Ogni giorno una Parola Gennaio 2017.
ALLELUIA!!! AL·LELUIA!!! ALLELUIA!!! ALLELUIA!!!
V DOMENICA DI QUARESIMA ANNO a
Domenica XIV tempo ordinario 9 luglio 2017 Anno A.
FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO
BATTESIMO DEL SIGNORE ANNO A
Risurrezione del Signore
12.00.
II Domenica di Quaresima Domenica della Samaritana
Confessiamo CRISTO, ascoltando la Passione di Bach secondo Matteo
DOMENICA 21° Ordinario Anno A
LA PREGHIERA DEL SIGNORE:
FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO
Dal Vangelo secondo Giovanni 6, 41-51
ORATORIO di NATALE di JS. Bach: “Sorge bella LUCE”
Musica: Hallel in aramaico dei primi secoli del cristianesimo
Immagini di Cesarea di Filippo (Banias)
F O R T I C O M E M A T T O N I ! B E L L A N O T I Z I A
Chi è Gesù per te ? Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà». Marco.
Domenica XIV tempo ordinario 3 luglio 2011 Anno A.
Testo: Matteo 16, // 21 Tempo Ordinario-A-
Domenica XXXI 4 novembre 2012 Tempo ordinario Anno B
24 TEMPO ORDINARIO Anno B DOMENICA
Dal Vangelo secondo Matteo 16,13-20
XXI° Domenica del tempo ordinario - Z -
di Arvo Pärt, invita all’incontro con Gesù
XII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO C
DOMENICHE 2 TEMPO ORDINARIO Anno B
Domenica XXIX 19 ottobre 2008 tempo ordinario
SS. PIETRO E PAOLO Mt 16,13-19.
DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
PENTECOSTE Gv 20,19-23.
2ª del TEMPO ORDINARIO Anno B
DOMENICA 24 tempo ordinario anno B Regina
“Mentre cenavano” di T. L. da Vittoria ci evoca il DONO pasquale
DOMENICA 2 TEMPO ORDINARIO Anno B
II DOMENICA DI PASQUA Gv 20,19-31.
Costruzione cananea che poggia sui reperti del Palazzo di Davide
misericordie del Signore”
Immagini di Cesarea di Filippo (Banias)
BATTESIMO DEL SIGNORE ANNO B
III DOMENICA DI QUARESIMA
Credo in Gesù concepito per opera dello Spirito Santo
10.00.
21° ord A Chi sono IO per TE.
xIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B
11.00.
10.00.
FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO
FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO
da Jacques THUNUS “ASSEMBLEA SANTA” ed. Queriniana
Perfetti Nell’UNITà.
xXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B
Accompagniamo “l’Agnello di Dio” (Fauré) nel cammino verso la Croce
Musica: Hosanna di Dufay
xIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B
DOMENICA DELLE PALME ANNO C
credo nello spirito santo
Transcript della presentazione:

Le chiavi del Regno

Nei vari elenchi dei Dodici, il primo posto è sempre dato a Simon Pietro. Secondo i Sinottici, i primi a essere chiamati da Gesù sono due coppie di fratelli, Simone e Andrea, Giacomo e Giovanni (cf Mc 1,16-20). Fin dal primo incontro, secondo il quarto vangelo, Gesù impone a Simone un nuovo nome: Kefà, in greco Petros (cf Gv 1,42). Da allora, Simone accompagna costantemente il Maestro e lo ospita a Cafarnao nella propria casa, diventata la base operativa della missione (cf Mc 2,1). In circostanze molto significative Simone è tra i più vicini a Gesù. Ciononostante, come Gesù stesso gli ha preannunciato, nella prova non resiste e giunge a rinnegarlo (cf Mc 14,66-72).

La confessione messianica di Pietro è al centro del Vangelo di Marco (cf Mc 8,29). In quello di Matteo l’episodio è riferito con maggiore abbondanza di dettagli. Leggiamoli insieme …

Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell'uomo?». 14Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti». 15Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». 16Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». 17E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. 18E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. 19A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli». 20Allora ordinò ai discepoli di non dire ad alcuno che egli era il Cristo (Mt 16,13-20). 27Poi Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarèa di Filippo, e per la strada interrogava i suoi discepoli dicendo: «La gente, chi dice che io sia?». 28Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elia e altri uno dei profeti». 29Ed egli domandava loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo». 30E ordinò loro severamente di non parlare di lui ad alcuno (Mc 8,27-30). 18Un giorno Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare. I discepoli erano con lui ed egli pose loro questa domanda: «Le folle, chi dicono che io sia?». 19Essi risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elia; altri uno degli antichi profeti che è risorto». 20Allora domandò loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro rispose: «Il Cristo di Dio». 21Egli ordinò loro severamente di non riferirlo ad alcuno (Lc 9,18-21).

“Cesarea di Filippo si trova fuori della Giudea nella regione dei gentili. Perché dunque nostro Signore non interroga i suoi discepoli entro i confini della Giudea? Perché si reca nell’estremo nord, all’interno del territorio dei gentili? Dal momento che siamo insignificanti, egli interrogò i suoi discepoli nella terra dei gentili. Il risultato fu che per mezzo della vera ed eterna devozione del beato apostolo Pietro, il Padre rivelò dai cieli ciò che la carne e il sangue non avevano svelato. E quindi i gentili piuttosto che i giudei riconobbero il Figlio di Dio attraverso la fede” Epifanio Latino, Interpretazione dei Vangeli, 28

“Il Signore non era incline ad interrogare i suoi discepoli in Giudea, dove i giudei non credevano che egli fosse il Figlio di Dio, ma lo consideravano semplicemente il Figlio di Giuseppe”

La risposta di Simon Pietro “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente” “Forse il Signore non sapeva come lo chiamasse la gente? Tuttavia, con la sua domanda egli ha messo in risalto la devozione dell’Apostolo Pietro, lasciandoci per sempre una forte confessione di fede. Infatti il Signore aveva interrogato non solo Pietro, ma tutti gli apostoli quando aveva detto: voi chi dite che io sia? Ma uno solo per tutti aveva risposto al Re, che a tempo debito deve giudicare il mondo intero. Egli è Dio, sia Dio che uomo […]. Se Cristo è il Figlio di Dio, egli è anche in ogni senso Dio. Se non è Dio, egli non è il Figlio di Dio. Ma dal momento che egli è il Figlio, e il Figlio eredita tutti i caratteri del Padre, custodiamolo sempre inseparabilmente nel nostro cuore, poiché non vi è nessuno che sfugga alla sua mano” Epifanio Latino, Interpretazione dei Vangeli, 28

«Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. 18E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. 19A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli». Simone è detto “beato” perché ha saputo riconoscere in Gesù il Messia e Figlio di Dio. È questo un dono che il Padre fa ai piccoli. La confessione di fede di Pietro è alla base della fede di tutti coloro che, accogliendo l’annuncio degli apostoli, diventano la ekklēsía di Gesù, il popolo santo della nuova allaenza: la Chiesa. Pietro si manifesta come confessore della fede cristiana vera, per lui Gesù è il Messia e il Figlio del Dio vivo. Se è vero che Cristo – pietra viva e pietra d’angolo (cf 1Pt 2,4) – ne è il fondamento, la fede della Chiesa poggia sua quella di Pietro, la “roccia incrollabile” sulla quale Cristo edifica la sua Chiesa. A questa Gesù assicura che le porte degli inferi, le porte di morte scatenate da Satana, non saranno in grado di sopraffarla. Infine il Signore affida a Pietro “le chiavi del Regno dei cieli”. Simbolo di autorità, le chiavi riguardano la salvezza che Gesù annuncia. In ordine alla salvezza Pietro ha il potere di “legare” e “sciogliere” (termini tecnici del linguaggio rabbinico che si applicano al campo disciplinare della scomunica con cui di condanna o si assolve qualcuno) e anche, di proibire o permettere, come pure di ammettere o escludere dalla comunità ecclesiale; in definitiva, di ammettere o escludere dal regno dei cieli.

Riguardo il “potere delle chiavi”, il ministero della riconciliazione non viene compiuto dagli Apostoli e dai loro successori solamente annunziando agli uomini il perdono di Dio e chiamandoli alla conversione e alla fede, ma anche comunicando loro la remissione dei peccati per mezzo del Battesimo e riconciliandoli con Dio e con la Chiesa grazie, appunto, al potere delle chiavi… ricevuto da Cristo

La Chiesa «ha ricevuto le chiavi del regno dei cieli, affinché in essa si compia la remissione dei peccati per mezzo del sangue di Cristo e dell'azione dello Spirito Santo. In questa Chiesa l'anima, che era morta a causa dei peccati, rinasce per vivere con Cristo, la cui grazia ci ha salvati» Sant'Agostino, Sermo 214, 11

Epifanio Latino

Per concludere Abbiamo percorso un cammino di nove tappe, a partire da quanto i Vangeli sinottici hanno trasmesso riguardo la vita pubblica di Gesù (auditus fidei). Abbiamo proseguito la lettura delle pericopi evangeliche contestualizzandole nell’ambito storico-geografico-culturale-religioso del tempo di Gesù (auditus temporis) Ci siamo avvalsi anche delle ricerche archeologiche che “parlano” della vita pubblica di Gesù e confermano quanto narrato dai Sinottici E soprattutto, abbiamo “letto” i misteri della vita di Gesù con l’ausilio del Padri della Chiesa Per far emergere da ogni pagina del Vangelo un messaggio chiaro, e attuale per il cristiano di oggi: l’interessamento di Gesù per i suoi fratelli e per le sue sorelle, manifestato in particolare dalle parole pronunciate e da gesti da lui compiuti (intellectus revelationis)

Al centro del messaggio e di tutta l’attività di Gesù di Nazaret c’è l’approssimatasi “sovranità di Dio”. Non un concetto spaziale, ma un approssimarsi reale, dinamico e operativo, che indica un’attività/azione di Dio stesso: il suo essere/divenire Re e Signore

Il Regno di Dio è la pura iniziativa di Dio, l’interessamento, la venuta e la vicinanza di Dio stesso, incarnato nell’esistenza e nella prassi di Gesù

In questo contesto, del suo messaggio del Regno di Dio, dobbiamo vedere anche l’attesa del superamento della morte da parte di Gesù che, nella sua vita pubblica, ripone la propria fiducia nel carattere vittorioso del Regno e della volontà salvifica di Dio Gesù è certo della realizzazione di questo Regno da parte di Dio, ed è certo anche della risurrezione dei morti per mano di Dio Grazie!