Noi e gli altri [Roma e il mondo] appunti di storia medievale (IV-XV secolo) Lez. 8 c I papi in Avignone Prof. Marco Bartoli
Clemente V Alla porte di Bonifacio VIII gli successe Benedetto XI, per pochi mesi, e poi ancora una lunga Sede Vacante, sino all’elezione di Clemente V, provenzale (1305) Il papa non volle lasciare la terra natia (più vicino a Filippo IV il bello e alle corti europee) 1307 processo contro i Templari 1308 Clemente V favorisce l’elezione di Enrico VII contro Carlo di Valois 1311-1312, indice un Concilio a Vienne, presso Lyon, in cui si trattò dei Templari e degli Spirituali
Enrico VII Divenuto re dei romani (1308) Enrico consolida la propria casata, con l’acquisizione della corona del Regno di Boemia (che passa al figlio, Giovanni) 1311 arriva in Italia Milano, lotte tra Visconti e Torriani Firenze non gli apre le porte Roma è piena delle truppe di Roberto d’Angiò 1312 viene coronato imperatore a S. Giovanni 1313 muore a Buonconvento presso Siena
Giovanni XXII Il più importante successore di Clemente V fu Giovanni XXII, di Cahors (papa dal 1316 al 1334) Si mosse dapprima contro gli Spirituali poi contro tutti i francescani, proclamando eresia l’affermazione che Cristo non possedette nulla, né in proprio né insieme agli apostoli Michele da Cesena, Guglielmo Ockham e Bonagrazia da Bergamo fuggirono presso l’imperatore Ludovico il Bavaro Inviò in Italia il nipote, card. Bertrando del Poggetto, che sostenne i guelfi contro i ghibellini capeggiati dai Visconti
Ludovico il Bavaro Il grande avversario di Giovanni XXII fu Ludovico il Bavaro (1313-1347) 1328 scende in Italia, ma si trova coinvolto nelle lotte tra le signorie e finì per combattere gli stessi Visconti Entrato in Roma si fece coronare imperatore non a San Pietro, ma in Campidoglio, dal popolo romano e poi fece insediare come papa un francescano spirituale. Non avendo le forze per invadere il Regno angioino, dovette tornare in Germania.
Benedetto XII e Clemente VI Il successore di Giovanni XXII, Benedetto XII (l’inquisitore Jacques Fournier) scelse di continuare a restare in Provenza, facendo costruire il palazzo dei papi in Avignone. Clemente VI otteneva dai principi tedeschi l’elezione di Carlo di Boemia, contro Ludovico il Bavaro, che moriva (1347)
Cola di Rienzo La coronazione imperiale di Ludovico il Bavaro aveva rivelato la nuova autocoscienza del popolo romano. In questo contesto si fa luce Cola, figlio di un oste e di una lavandaia, era riuscito a formarsi una cultura elevata 1343 viene inviato in ambasceria ad Avignone, per ottenere l’indizione di un giubileo per il 1350 (conobbe Petrarca) tornato a Roma, si impadronì del Campidoglio, proclamandosi Tribuno Inviò lettere a tutti i principi d’Italia, per invitarli a Roma per una riunione sui mali del Paese (1347) L’insuccesso dell’iniziativa provoca il malcontento: Cola è costretto a fuggire, trovando scampo presso gli eremiti della Maiella Quindi si recò presso l’imperatore Carlo IV a Praga, che lo inviò ad Avignone Il successore di Clemente VI, Innocenzo VI, lo inviò di nuovo a ROMA 1354 venne ucciso da una rivolta popolare
Innocenzo VI (1352-1362) L’importanza di Innocenzo VI è legata soprattutto al tentativo di consolidare lo Stato della Chiesa. A questo scopo diede mandato al card. Egidio d’Albornoz, che si era già distinto nella Reconquista spagnola (era arcivescovo di Toledo) ove aveva redatto le Costituzioni di Alcalà nel 1348, rafforzando l’unità del Regno di Castiglia In Italia, l’Albornoz riorganizzò lo Stato della Chiesa (parlamento di Montefiascone 1354, dove ottenne obbedienza da parte di tutti i vassalli del papa), dopo aver ripreso Umbria e Marche, nel 1357 con le Costituzioni egidiane, si sanciva l’autorità del papa. 1360 conquista di Bologna (contro il Visconti)
Il primo ritorno del papato a Roma Il successore di Innocenzo VI, Urbano V, era anzitutto preoccupato per l’avanzata dei Turchi (che avevano occupato Gallipoli, nel 1356) 1367 decise di ritornare a Roma Ma poi tornò ad Avignone per contribuire alla pace tra Francia e Inghilterra (inizio della Guerra dei Cent’anni) Muore nel 1370 ad Avignone
Gregorio XI e la guerra con Firenze Il successore di Urbano V, Gregorio XI, sapeva di dover tornare a Roma, ma esitava (anche per il perdurare della guerra tra Francia e Inghilterra) Firenze ne approfittò per provocare la ribellione dello Stato della Chiesa. Nasceva la guerra detta degli Otto Santi (1375-1378) Nel 1377 il papa si trasferisce a Roma, l’anno successivo Firenze è costretta alla pace. Il 27 marzo 1378 il papa moriva a Roma.