FESTIVITA’ DELL’IMMACOLATA CONCEZIONE Genesi 3,9-15.20 Efesini 1,3-6.11-12 Luca 1,26-28 “Ti saluto, piena di grazia, il Signore è con te” ( Lc. 1,28) AVANZAMENTO MANUALE
“piena di grazia”, Le trame di Dio Ogni volta che preghiamo con l’Ave Maria, viene spontanea la visione ai nostri occhi della Annunciazione, delle parole dell’Angelo “piena di grazia”, da cui viene anche la festa di oggi che ha il titolo dell’Immacolata, cioè senza peccato fin dal suo concepimento.
nel cuore e nel seno della Vergine Maria. Dio, fin dalle origini, aveva preparato una degna dimora allo Spirito Santo nel cuore e nel seno della Vergine Maria. Una donna pura, senza macchia, capace di ricevere lo Spirito. Tutta la grazia di Dio doveva risiedere in lei per poter accogliere lo Spirito e generare il Figlio alla vita umana.
Questo Vangelo e la preghiera dell’Ave, ci fanno guardare al Dio Altissimo, che nella sua onnipotenza ha voluto crearsi una degna dimora, vasta come i cieli per la bellezza, la grazia e la santità per poter contenere l’Incontenibile.
L’apostolo Paolo ci ricorda che la Vergine tutta santa è anche immagine della Chiesa chiamata per vocazione a diventare “gloriosa, senza macchia, né ruga, ma santa e immacolata” (Ef 5,27).
Allo stesso modo l’Immacolata è l’icona di ognuno di noi e della nostra vocazione: anche se viviamo con fatica e con tante contraddizioni, come Maria siamo chiamati e predestinati ad essere santi e immacolati, attraverso il cammino della carità.
Le intese con lo Spirito Questa festa diventa una occasione opportuna per fissare nella nostra vita dei tempi di meditazione e di contemplazione per chiederci che cosa è bello, buono e senza macchia.
Questo esercizio semplice di vita spirituale ha due effetti molto utili: prima, quello di purificare continuamente il nostro cuore, che significa pulire e rielaborare pensieri, sentimenti e intenzioni che abbiano le caratteristiche della bellezza...
quello di risvegliare in noi il fascino, e per secondo effetto quello di risvegliare in noi il fascino, l’attrazione verso azioni e opere “belle” per cui valga la pena di spendere la propria vita.
Chiediamoci senza paura in questo mondo di balocchi in cui anche la “bellezza femminile” viene esposta a pubblico spettacolo (sarà uguale a umiliazione?), che cosa di fatto desideriamo per noi (ed eventualmente per le nostre figlie) se la bellezza delle veline o la bellezza della santità di vita come quella di Madre Teresa di Calcutta.
quella della Immacolata; C’è tanto bisogno di un vero ritorno ad esaltare la bellezza dell’anima, quella della Immacolata;
che è la santità. male il male, bene il bene; e vizio il vizio. a sapere chiamare tutto con il proprio nome: male il male, bene il bene; che è la santità. e vizio il vizio. virtù la virtù E non barare con la verità e la bellezza della vita,
di Maria Immacolata. C’è tanto, ma tanto bisogno, di riappropriarci della bellezza del cuore, che è la vera e sola bellezza da coltivare giorno per giorno: la bellezza che contempliamo nel nome di Maria Immacolata.
Una preghiera Mille preghiere inondano il cuore e lasciamoci andare alla foga e alla spontaneità della preghiera in questa festa dell’Immacolata. Anch’io cito a conclusione una preghiera tramandata a noi da St. Luigi M.Grignion da Montfort, grande teologo e devoto della Madonna:
Amen! tre “amen”: “La sola grazia che per pura misericordia ti domando è che in tutti i giorni e i momenti della mia vita io dica tre “amen”: Amen! a tutto quello che facesti quando vivevi sulla terra;
a tutto quello che fai adesso in cielo; Amen! a tutto quello che fai adesso in cielo;
Amen. Amen! a tutto quello che operi nella mia anima, perché non vi sia altro che te per glorificare pienamente Gesù Cristo in me, adesso e nell’eternità. Amen.
Sunto dell’Omelia odierna del Padre Dehoniano Natalino Costalunga F I N E