Elia אֵלִיָּהוּ 1Re 17
Particolarità del testo 1Re 18, 15 Elia rispose: «Per la vita del Signore degli eserciti, alla cui presenza io sto, oggi stesso io mi presenterò a lui». (cf. 1Re 17,1 חַי־יְהוָה אֱלֹהֵי יִשְׂרָאֵל) חַי יְהוָה צְבָא֔וֹת אֲשֶׁר עָמַדְתִּי לְפָנָ֑יו כִּ֥י הַיּ֖וֹם אֵרָאֶ֥ה אֵלָֽיו Particolarità del testo formula per affermare il proposito, la verità, la forza e la certezza di quanto farà. Si impegna Dio, chiamandolo come testimoni per dire che si sta dicendo la verità.
il contesto dei profeti si noti la difficoltà: - la regina Gezabele, moglie del re Acab, ha sterminato molti profeti - Abdia, il maggiordomo, ne aveva invece salvati molti 1Re 18,2 [...] A Samaria c’era una grande carestia. 3 Acab convocò Abdia, che era il maggiordomo. Abdia temeva molto il Signore; 4 quando Gezabele uccideva i profeti del Signore, Abdia aveva preso cento profeti e ne aveva nascosti cinquanta alla volta in una caverna e aveva procurato loro pane e acqua.
quanti profeti e di qual tipo... 1Re 18,16 [...il re] Acab si diresse verso Elia. 17 Appena lo vide, Acab disse a Elia: «Sei tu colui che manda in rovina Israele?». 18 Egli rispose: «Non io mando in rovina Israele, ma piuttosto tu e la tua casa, perché avete abbandonato i comandi del Signore e tu hai seguito i Baal. 19 Perciò fa’ radunare tutto Israele presso di me sul monte Carmelo, insieme con i quattrocentocinquanta profeti di Baal (בַּעַל) e con i quattrocento profeti di Asera (אֲשֵׁרָה), che mangiano alla tavola di Gezabele».
1 Re 18,20s /1 Elia, al monte Carmelo lo stile dei profeti di Baal: danze, incisioni, grida, tempi, etc. la condizione: tutto è chiarito, sia nel fine (il perché del sacrificio) sia nel modo (come dovrà avvenire) (vv.20-24); l’acqua è l’impossibilità del segno, e non c’è alchimia; se c’è intervento è il Signore, se non c’è intervento il Signore non c’è! v. 22 il criterio: la verità non è questione di numero, ma di esistenza e manifestazione di presenza (vv. 24. 26); la sagacia e l’essere beffardo (v. 27) del profeta: è distante (Dt 4,7), è assopito, è in cammino;
1 Re 18,20s /2 וְאֵין קוֹל וְאֵין עֹנֶה Elia, al monte Carmelo v. 26 “e non c’è voce e non c’è rispondente (colui che risponde)” וְאֵין קוֹל וְאֵין עֹנֶה v. 29 “e non c’è voce e non c’è rispondente (colui che risponde) e non c’è attenzione (segnale di vita)” וְאֵֽין־ק֥וֹל וְאֵין־עֹנֶ֖ה וְאֵ֥ין קָֽשֶׁב
Esodo 3 e 32 il fuoco: Es 3,2 “L’angelo del Signore gli apparve in una fiamma di fuoco dal mezzo di un roveto. Egli guardò ed ecco: il roveto ardeva per il fuoco, ma quel roveto non si consumava”. il vitello: Es 32: scenda un fuoco; il passare a fil di spada… il nome del monte: Oreb