Una storia solo maschile??? 1
Il Signore ha sempre chiamato tutti, uomini e donne, a giocare da protagonisti nel suo progetto di salvezza, per il suo popolo e per l'umanità intera. 2
La sua storia è narrata nel libro della Bibbia a lei intitolato. La vicenda si svolge attorno al 480 a.C., alla corte del re persiano Assuero. Avendo ripudiato la regina Vasti, che aveva disobbedito ad un suo ordine, Assuero si fece presentare le più belle ragazze del regno per scegliersi una nuova moglie. La scelta cadde su Ester, una giovane israelita. Ma il re aveva un ministro superbo e crudele, Aman, che odiava il popolo di Israele, perchè si rifiutava di adorare Assuero e di prostrarsi davanti a lui. Lo rispettavano come re, ma adoravano soltanto il Signore. 3
Perciò Aman denunciò con false accuse gli Israeliti, chiedendo il permesso di sterminarli tutti. Il re fu subito d'accordo, e concesse il proprio anello ad Aman, conferendogli così un potere pari al suo. Ester, venutane a conoscenza, avrebbe voluto correre dal re, a chiedere la grazia per il suo popolo. Ma non poteva. Una legge severissima proibiva di presentarsi al re, senza essere stati chiamati, pena la morte. Disperata, attese per giorni di essere chiamata, invano. Infine, si decise, ed affidandosi al Signore entrò nella sala del trono. Immediatamente Aman gridò alle guardie di ucciderla, ma il re, impietosito dalla sua bellezza e dal suo viso addolorato, stese sulla testa di Ester il suo scettro. Ester era salva. Lo scettro del re significava grazia. Significava che la legge, per lei, era sospesa. Le chiese cosa volesse. Ed Ester pregò: “Signore, se ho trovato grazia presso di te, accorda la vita al mio popolo, ingiustamente perseguitato.” 4
E tutto il popolo di Israele fu salvo grazie ad Ester. Per amore suo, Assuero face revocare gli ordini del crudele ministro, che venne condannato a morte. E tutto il popolo di Israele fu salvo grazie ad Ester. L'umanità, discendente di Adamo ed Eva, non può presentarsi a Dio avendo peccato. Il divieto di presentarsi davanti al re Maria, l'unica salvata dalla condanna del peccato originale. Ester risparmiata dal re Assuero 5
ha sospeso su di Lei la legge, Il Signore ha sospeso su di Lei la legge, preservandola da ogni macchia, compresa quella del peccato originale (che invece segna ogni altro essere umano che nasce). Per questo Maria è l'IMMACOLATA CONCEZIONE.
La sua storia è riportata nel I Libro di Samuele. Davide, l'unto del Signore, al tempo in cui era perseguitato dal re Saul, viveva con quattrocento compagni nella regione del Mar Morto, abitata solo da poche tribù di pastori ed agricoltori, continuamente minacciati dai briganti. Davide e i suoi compagni facevano buona guardia ai pascoli e ai campi, difendendo gli abitanti dalle scorrerie dei fuorilegge e ricevendo in cambio doni e cibo. Tuttavia Nabal, un ricchissimo proprietario, si mostrò irriconoscente, e cacciò in malo modo dieci giovani del seguito di Davide, che erano venuti a ricordargli il suo debito. Affermò con arroganza di non avere nessun bisogno del suo aiuto, e, anzi, di non sapere neppure chi fosse, dimenticando che doveva a lui la sua ricchezza e la sua sicurezza. 7
Davide, venuto a conoscenza della risposta di Nabal, si sdegnò, e radunò i suoi uomini per dare l'assalto alla casa del ricco ingrato, e saccheggiarne i beni. Ma Nabal aveva una moglie, Abigail, saggia e generosa, che capì immediatamente a cosa avrebbe portato l'avarizia del marito. Senza dire niente, prese dalla dispensa pane, vino, grano, uva, fichi secchi e cinquanta arieti arrostiti preparati per il pranzo dei pastori, caricò tutto su due asini, e si avviò incontro a Davide. Appena lo vide, alla testa dei suoi armati, si inginocchiò e lo pregò di perdonare l'offesa del marito. Davide subito si placò, commosso dal gesto della donna, anche se i suoi compagni, che vedevano svanire il miraggio del ricco bottino, lo incitavano a non darle retta. Ma Abigail offrì loro i doni che aveva portato, e Davide, ormai sollevato dal rancore, ordinò di riporre le armi, benedicendo Abigail e il Signore che l'aveva mandata, impedendogli di vendicarsi. La donna poté quindi prendere la via del ritorno, verso la propria casa che aveva salvata dallo sterminio. 8
Il Signore che, offeso dagli uomini, L'umanità che dimentica i beni ricevuti dal Signore, peccando di egoismo ed ingratitudine. Nabal Il Signore che, offeso dagli uomini, potrebbe punirli togliendo loro ciò che ha donato. Davide La donna saggia e pietosa, che intercede per i peccatori e chiede perdono per gli ingrati. Abigail 9
E il Signore perdona per Lei. A Lei non sa dire di no. A Lei Dio concede tutto ciò che Gli chiede. Per questo Maria è la MEDIATRICE, nostra avvocata e Madre di tutte le grazie.
Le sue vicende sono riportate nel libro omonimo. Nabucodonosor, re degli Assiri, nel tredicesimo anno del suo regno ordinò al capo del suo esercito, Oloferne, di preparare l'invasione di Israele. Questi allestì un esercito di centoventimila combattenti e dodicimila arcieri, oltre ai carri e rifornimenti, e marciò contro Israele. Contro un esercito così numeroso, un popolo di pastori male armati non aveva pressoché speranze. Soltanto Dio, come aveva già fatto, poteva proteggere il suo popolo. La prima città ebraica che Oloferne incontrò fu Betulia. La prese d'assedio, tagliandole i rifornimenti d'acqua, e ben presto gli abitanti furono ridotti allo stremo. Alcuni proposero la resa. Un sacerdote propose di aspettare ancora cinque giorni, passati i quali, se il Signore non fosse giunto in soccorso, avrebbero aperto le porte. Ma Giuditta, una vedova ricca e pia, li rimproverò: non si possono dare scadenze al Signore. Occorreva invece pregare, perchè Lui la sostenesse in quanto stava per fare. 11
Si vestì con gli abiti migliori, si adornò di gioielli, e disse a una serva di seguirla con olio, farina, formaggio e fichi. Alle porte della città, gli anziani la salutarono con rispetto, e tutta la città rimase in attesa, pregando per lei. Giunta al campo nemico, riuscì a farsi ricevere da Oloferne, che rimase colpito dalla sua bellezza e sapienza, e presto la invitò ad un banchetto, dove fu ricevuta come una regina. Ma Giuditta mangiò e bevve solo quello che si era portata, mentre Oloferne e i suoi ufficiali mangiavano e bevevano senza freni, tanto che alla fine il generale assiro si addormentò, ubriaco. Rimasti soli, Giuditta prese la spada di Oloferne e con due colpi gli tagliò la testa, che avvolse in un panno e consegnò alla serva. Poco dopo era in città, e mostrava agli anziani attoniti la testa tagliata, che venne issata sulle mura di Betulia. Al levare del sole, gli Isreaeliti attaccarono gli Assiri, che corsero dal generale per svegliarlo, e trovatolo morto, si sbandarono; e vennero travolti dai concittadini di Giuditta. 12
Il Signore onnipotente l'ha atterrato, Giuditta, piena di riconoscenza, intonò allora un inno di grazie che ci è stato tramandato, e che dice, tra l'altro: Il Signore onnipotente l'ha atterrato, l'ha dato in mano ad una donna che l'ha trafitto. Oloferne, nemico del popolo eletto, atterrato per mano di Giuditta. Satana, nemico degli uomini, atterrato da Dio per mano di Maria. 13
è sempre Gesù che redime dal peccato. Ma lo fa servendosi di Lei, È sempre Dio che salva, è sempre Gesù che redime dal peccato. Ma lo fa servendosi di Lei, che mantiene pura e incontaminata dal male. Ed è Lei che schiaccia la testa del serpente, il nemico, attraverso il suo “sì”, che dona al mondo il Redentore. Per questo Maria è CORREDENTRICE,cioè partecipa all'opera di redenzione del Figlio.
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