Il pianto dell’ulivo Poesia di Federico Lombardi Premiata al concorso di poesia nazionale “Montepagano, il borgo della poesia”, comune di Roseto degli Abruzzi.
Silenzioso e serio, sguardo decrepito e legnoso, muto, tra braccia imploranti e fruscioso pettegolio di foglie,
secolare di radici ormai arrese, vive e si gusta il passar delle stagioni, dove l’attesa partorisce i suoi rampolli.
Inerme al rastrellìo di mani si lascia spettinare e impoverire, abbandonando ai piedi i propri figli scuri che rotolano sui teli di canapa ingiallita.
Vociando incuranti del suo dolore mezzadri e fattori raccontano di loro mentr’egli del tempo ormai passato lascia che tutto sfugga e replicandosi al futuro si concede.
Il freddo del giorno regala la nebbia che tra i rami sussurra, e passeri girano in tondo tra odori rimescolati di camini sognando briciole di un pane che ritarda.
Le scale si allungano, i sacchi si gonfiano, i carri si riempiono, le molazze attendono.
L’esercito di olive, ormai arreso, percorre silenzioso lo sterrato diretto al suo frantoio di contrada che il contadino impolverato di terriccio
tra fiscoli eccitati sotto volte a vela saluta strusciandosi le mani, mentre l’ulivo ormai spogliato di olio e di sapore generoso piange facendosi ricchezza di nasi e di palati.
Poesia: Federico Lombardi Musica: Souvenirs d’enfance, al piano Richard Clayderman Composizione: Lulu