Amos Oz
Amos Oz (pseudonimo di Amos Klausner) è uno scrittore e saggista israeliano. Ha studiato all’università ebraica di Gerusalemme e a Oxford.
Oltre ad essere autore di romanzi e saggi, Oz è giornalista e docente di Letteratura all’università Ben Gurion del Negev, a Be’er Sheva. Nel 2008 ha ricevuto una laurea honoris causa dall'Università di Anversa.
Partecipa attivamente al dibattito politico per una risoluzione del conflitto israeliano-palestinese, cui ha dedicato i saggi In terra di Israele (1983) e Contro il fanatismo (2004), oltre che numerosi interventi sulla stampa internazionale. Sin dal 1967 è un autorevole sostenitore della "soluzione dei due stati"[1] del conflitto arabo-israeliano. [1] La soluzione dei due Stati progettata per la soluzione del conflitto israelo-palestinese è l'ipotesi di accordo che è in discussione da parte degli attori chiave del conflitto, discussa soprattutto durante la conferenza di Annapolis del novembre 2007. Secondo tale ipotesi la soluzione dell'ormai storica guerra risiederebbe nella creazione di due Stati separati nella parte occidentale della Palestina storica, uno ebraicoe l'altro arabo. In tale proposta agli arabi residenti in Cisgiordania o nella Striscia di Gaza verrebbe data la cittadinanza del nuovo Stato palestinese, cosa che verrebbe offerta anche ai rifugiati palestinesi; per quanto riguarda gli arabi residenti in Israele verrebbe loro data l'opportunità di scegliere quale tipo di cittadinanza avere: israeliana o palestinese.
Nei suoi numerosi romanzi – il cui punto di vista privilegiato è quello delle relazioni di coppia o generazionali – riflette i conflitti aperti nella società israeliana e la difficile convivenza delle due culture, europea e araba, in una visione ironica, priva di ottimismo: Michael mio (1968), Un giusto riposo (1982), La scatola nera (1987), Conoscere una donna (1989), Lo stesso mare (1999), Vita e morte in rima (2007).
Nel 2002 ha pubblicato l’autobiografia Una storia d’amore e di tenebra. È anche autore di libri per ragazzi (Soumchi, 1978; Una pantera in cantina, 1995) e della favola D’un tratto nel folto del bosco (2005).
Pacifista militante, nel 1992 lo scrittore israeliano è stato insignito del prestigioso premio per la Pace dell’Associazione dei librai tedeschi.
Nel 2007 ha ottenuto il premio Principe de Asturias per la letteratura e il premio Fondazione Carical Grinzane per la cultura mediterranea. Del 2007 Non dire notte (Feltrinelli), del 2008 La vita fa rima con la morte (Feltrinelli), poi Una pace perfetta (2009 Feltrinelli), Scene dalla vita di un villaggio (2010 Feltrinelli), Il monte del Cattivo Consiglio (2011 Feltrinelli), la raccolta di racconti Tra amici (Feltrinelli 2012). Del 2013 Gli ebrei e le parole. Alle radici dell'identità ebraica scritto con sua figlia, la storica Fania Oz-Salzberger (Feltrinelli): si avventurano lungo le varie epoche della storia ebraica per spiegare la fondamentale relazione che esiste tra gli ebrei e le parole.