Prima rivoluzione industriale - Aumento della popolazione e innovazione agricola - Il grande commercio internazionale - Le innovazioni nell’industria tessile - Ferro, vapore e carbone - La nascita della ferrovia - Il liberalismo economico - Thomas Robert Malthus
Aumento della popolazione e innovazione agricola Diminuzione mortalità Aumento natalità La popolazione inglese inizia ad aumentare Da 5.5 milioni nel 1700 a 9 milioni del 1801 (Bonifiche e prosciugamento paludi) Moderno sistema di rotazione (al posto del maggese piante da foraggio) Capacità di alimentare più bovini (Carne e concime) Allargamento superficie coltivata
La popolazione inglese inizia ad aumentare Organizzazione della proprietà con recinzioni e fine struttura tipica di un fondo medioevale Il parlamento emanò le enclosueres acts, ovvero leggi che obbligavano i proprietari a recingere i propri terreni Grazie alle recinzioni è più facile introdurre innovazioni che permettessero di aumentare il raccolto L’aumento del reddito ha permesso di uscire dalla produzione destinata all’autoconsumo e di produrre sempre di più per il mercato L’aumento della domanda ha comportato un incremento della richiesta di manufatti
La maggior parte degli storici oggi NON ritiene più che il fenomeno delle enclosures abbia comportato l’espulsione dalle campagne di un numero molto elevato di contadini che si sarebbero necessariamente riversati verso le città in via di industrializzazione . Le industrie attinsero a tutte le riserve della popolazione attiva sia tra i contadini sia tra i numerosissimi immigrati irlandesi
Il grande commercio internazionale In Inghilterra la nobiltà aveva abbandonato l’atteggiamento tipico degli altri paesi europei secondo cui era volgare e basso il desiderio di guadagnare denaro da un attività economica. Intorno all’Inghilterra gravitava un vastissimo sistema economico che si estendeva fino all’India. Le industrie che servivano solo il mercato nazionale videro il loro indice di produzione passare da 100 a 150 Londra prese il posto di Amsterdam negli scambi internazionali.
(Tessuti, utensili, barre di ferro, coltelli, armi da fuoco, liquori) Zucchero, indaco, cotone grezzo Schiavi condotti fino in Giamaica
Le innovazioni nell’industria tessile Domanda di cotone Necessità di aumentare la produzione in Inghilterra John Kay (1733) James Hargreaves (1764) 1769 - Richard Arkwright Inventa la water frame, filatrice mossa da forza idraulica. La spoletta volante o navetta lanciata (flying shuttle) consente la tessitura automatica. Una macchina per grossa filatura o "jenny"che riproduceva i movimenti dell'operazione manuale
1779 - Samuel Crompton inventa la spinning mule, macchina automatica per filare che porta trenta fusi, nata dall'ibridazione tre la spinnig jenny e la water frame. (Produce un filato uniforme adatto sia per la trama che per l’ordito di tessuti chiamati mussoline. Dal 1790 per alimentare i muli viene utilizzata la macchina a vapore Edmund Cartwright inventa il power loom, telaio mosso da energia idraulica. Il numero di telai meccanici passa da 14.000 nel 1820 a 100.000 nel 1833 Il 40% delle esportazioni britanniche fu di cotone
Ferro, vapore e carbone Difficoltà nell’estrarre il cocke a causa di esplosioni di gas, esalazioni, incendi e infiltrazioni d’acqua. Thomas Newcomen inventò la macchina atmosferica automatica che usava il vapore per azionare una pompa aspirante, capace di eliminare l’acqua che allagava i pozzi minerari. James Watt ideò e perfezionò la sua macchina rotativa a doppio effetto, che avrebbe trovato impiego nell’industria siderurgica, meccanizzato i cotonifici e rivoluzionato i trasporti sostituendo le tradizionali fonti d’energia
Difficoltà nell’industria siderurgica a causa della mancanza di fonti energetiche adeguata Nomadi a causa dell’esaurimento delle risorse lignee Macchina a vapore Disponibilità di coke Sostituzione del combustibile siderurgico con il coke L’industria siderurgica non si sposta più e si sviluppa vicino alle miniere Henry Cort inventa il pudellaggio, la prima tecnica per ottenere del vero e proprio acciaio, con appropriato contenuto di carbonio.
La nascita della ferrovia Far arrivare il coke dalle miniere ai porti George Stephenson inventò la locomotiva In seguito al perfezionamento del figlio Robert nasce la prima ferrovia della storia: Manchester - Liverpool Ferrovia Intorno al 1800 in Inghilterra 8000 miglia di rotaie Circa 12.800 km
L’industria delle ferrovie richiedeva un investimento di enormi quantità di capitali Lo stato non svolse alcun ruolo in questo I capitali investiti furono perlopiù privati La creazione delle ferrovie spostò il lavoro verso un ingente numero di operai: 260.000 persone, spesso immigrati dall’irlanda
Il liberismo economico Il liberismo è una teoria economica, filosofica e politica che prevede la libera iniziativa e il libero mercato mentre l'intervento dello Stato nell'economia si limita al massimo alla costruzione di adeguate infrastrutture (strade, ferrovie, ponti, autostrade, tunnel, in certi casi perfino edifici etc.) che possano favorire il mercato. La ricchezza delle nazioni o Indagine sulla natura e le cause della ricchezza delle nazioni (An Inquiry into the Nature and Causes of the Wealth of Nations), pubblicata il 9 marzo 1776, è la principale opera di Adam Smith, ritenuto il fondatore dell'economia politica liberale.
Adam Smith La ricchezza delle nazioni diventa il testo di riferimento per tutti gli economisti classici del XVIII e XIX secolo, come David Ricardo, Thomas Robert Malthus, Jean-Baptiste Say, John Stuart Mill, che o ne ripresero il contenuto per elaborare le proprie posizioni, anche divergenti fra di loro, oppure la criticarono alla ricerca di nuove vie. La ricchezza delle nazioni è però anche un importante libro di storia economica, perché vi vengono descritte le trasformazioni dell'economia inglese del tempo.
La Ricchezza delle nazioni consta di cinque Libri: Libro Secondo: viene affrontato il ruolo svolto dalla moneta e la teoria dell'accumulazione del capitale; Libro Primo: vengono trattati gli effetti della divisione del lavoro ed è esposta in dettaglio la teoria smithiana del valore e della distribuzione del reddito Libro Terzo: contiene un'esposizione critica della storia economica dalla caduta dell'impero romano; Libro Quarto: è un piccolo trattato di storia del pensiero economico e contiene la critica radicale della dottrina mercantilista e fisiocratica; il Libro Quinto: analizza il ruolo dello Stato e delle finanze statali nello sviluppo economico.
Mercantilismo Liberismo Dottrina economica (corrispondente alla prassi seguita dalle grandi monarchie assolute del Settecento) fondata sul principio che la ricchezza di un paese si identifica con la quantità di moneta posseduta (oro e argento), e quindi sostenitrice di una politica protezionistica da parte dello stato nei confronti delle importazioni e incentivante nei confronti delle esportazioni Liberismo Sistema economico fondato sull'assoluta libertà di produzione e di commercio e per il quale l'intervento dello Stato è ammesso soltanto nei casi in cui l'iniziativa privata non può soddisfare le esigenze della collettività. laissez-faire Adam Smith Jean-Baptiste Colbert
Thomas Robert Malthus Malthus nacque in una famiglia benestante. Suo padre Daniel era un amico personale del filosofo David Hume e aveva contatti con Jean-Jacques Rousseau. Nel 1798 pubblicò il “Saggio sul principio della popolazione e i suoi effetti sullo sviluppo futuro della società” L'incremento demografico avrebbe spinto a coltivare terre sempre meno fertili con conseguente penuria di generi di sussistenza per giungere all'arresto dello sviluppo economico, poiché la popolazione tenderebbe a crescere in progressione geometrica, quindi più velocemente della disponibilità di alimenti, che crescono invece in progressione aritmetica (teoria questa che sarà poi ripresa da altri economisti per teorizzare l'esaurimento del carbone prima, e del petrolio dopo).
Malthus fu il primo a prevedere la crisi di sovrapproduzione che avvenne in seguito. Malthus pubblicò inoltre Investigazione delle cause del presente alto prezzo delle derrate e Saggio sulla rendita, in cui formulò la teoria del controllo delle nascite per impedire l'impoverimento dell'umanità. Malthus introduce il concetto di salario di sussistenza, cioè il livello medio del salario necessario per soddisfare le esigenze ritenute fondamentali. (Secondo Malthus, fino al salario di sussistenza non ci si sposa, né si fanno figli)