Approccio al testo poetico

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Transcript della presentazione:

Approccio al testo poetico

Che cos’è la POESIA ? È fantasia e invenzione? È ispirazione e genialità? È frutto di tecnica e di esercizio? La poesia si può definire? Che cosa rappresenta per te?

Riconoscere un testo poetico T 1 “Io vivere vorrei addormentato/ entro il dolce rumore della vita” T 2 “Illuminato è colui che riceve le notizie lampo. Con Tim ANSA ricevi sul tuo telefonino tutte le notizie lampo via SMS” T 3 “Verona. Le categorie economiche sono state riunite in Camera di Commercio dal presidente Bozzolati” T 4 “Andando ogni mattino al suo lavoro, Marcovaldo passava sotto il verde d’una piazza alberata, un quadrato di giardino pubblico ritagliato in mezzo a quattro vie”

Testi poetici antichi … T. A “Tanto gentile e tanto onesta pare la donna mia quand’ella altrui saluta, ch’ogne lingua deven tremando muta, e li occhi no l’ardiscon di guardare. Ella si va, sentendosi laudare, benignamente d’umiltà vestuta; e par che sia una cosa venuta da cielo in terra a miracol mostrare” (D. Alighieri)

T. B “ Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori le cortesie, l’audaci imprese io canto, che furo al tempo che passaro i Mori d’Africa il mare, e in Francia nocquer tanto, seguendo l’ire e i giovenil furori d’Agramante lor re, che si diè vanto di vendicar la morte di Troiano sopra re Carlo imperator romano “ ( L. Ariosto)

… e moderni T. C Addii, fischi nel buio, cenni, tosse e sportelli abbassati. È l’ora. Forse gli automi hanno ragione. Come appaiono /dai corridoi, murati! … - Presti anche tu alla fioca litania del tuo rapido quest’orrida e fedele cadenza di carioca? ( E. Montale )

Prima conclusione: “La poesia sembra sottrarsi a qualsiasi definizione, rifiutare qualsiasi contorno che la delimiti e la imprigioni troppo rigidamente. Essa è espressione, attività, lavoro per il poeta; è lettura, fruizione, godimento per il lettore … Esiste nella nostra cultura da alcuni millenni,nel corso dei quali ha assunto molte forme e tentato molte vie , come un grosso patrimonio di testi che ha accompagnato il cammino della nostra civiltà” S. GUGLIELMINO - T. SCARDUELLI SILVESTRINI, Guida alla lettura, Milano, Principato, 1981, p. 69.

Seconda conclusione: La poesia è un testo letterario che risponde alle regole della comunicazione estetica: Sospensione del criterio di verità/falsità Sospensione del criterio di utilità pratica Polivalenza del messaggio

La struttura metrica: perché il poeta scrive in versi? Leggi e confronta i testi seguenti:

Cima Quattro, il 23 dicembre 1915 G. Ungaretti, Veglia “Un’intera nottata buttato vicino a un compagno massacrato, con la sua bocca digrignata volta al plenilunio, con la congestione delle sue mani penetrata nel mio silenzio, ho scritto lettere piene d’amore. Non sono mai stato tanto attaccato alla vita.” Cima Quattro, il 23 dicembre 1915

G. Ungaretti, Veglia “Un’intera nottata buttato vicino a un compagno massacrato con la sua bocca digrignata volta al plenilunio con la congestione delle sue mani penetrata nel mio silenzio ho scritto lettere piene d’amore Non sono mai stato tanto attaccato alla vita “ Cima Quattro, il 23 dicembre 1915

G. Ungaretti, Veglia “Un’intera nottata buttato vicino a un compagno massacrato con la sua bocca digrignata volta al plenilunio con la congestione delle sue mani penetrata nel mio silenzio ho scritto lettere piene d’amore Non sono mai stato tanto attaccato alla vita” Cima Quattro il 23 dicembre 1915

Il rapporto metro – sintassi Nei primi due testi la lettura rispetta i nessi logici e sintattici mentre nel testo originale la lettura risulta meno fluida. Il testo in versi invita ad una lettura diversa in cui assumono importanza particolari parole.

… o tra suono e senso Nella prosa una frase va da un punto ad un altro. Il ritmo sintattico (senso) coincide con il ritmo del suono (intonazione). In poesia la sintassi della frase nel verso e nella strofa si accorda o non si accorda al metro. Si ha così una sfasatura tra pause logiche (legate al senso) e metriche (legate al ritmo fonico).

Osserva: Prosa: SUONO SENSO Poesia:

La frase può essere più lunga di un verso o di una strofa, oppure il poeta spezza tra due versi un sintagma (nome + aggettivo, soggetto + verbo, nome + compl. di specificazione…) In METRICA quando il verso finisce spezzando un sintagma si ha ENJAMBEMENT

Esempi: Forse perché della fatal quiete tu sei l’imago a me sì cara vieni o sera! E quando ti corteggian liete le nubi estive e i zeffiri sereni, e quando dal nevoso aere inquiete tenebre e lunghe all’universo meni sempre scendi invocata, e le secrete vie del mio cor soavemente tieni. (…) U. Foscolo, Alla sera, prime due quartine.

All’ombra dei cipressi e dentro l’urne confortate di pianto è forse il sonno della morte men duro? … U. Foscolo Nel campo mezzo grigio e mezzo nero resta un aratro senza buoi, che pare dimenticato, tra il vapor leggero... G. Pascoli

Sperimenta: Sempre caro mi fu quest’ermo colle,e questa siepe, che da tanta parte dell’ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando, interminati spazi di là da quella, e sovrumani silenzi, e profondissima quiete io nel pensier mi fingo; ove per poco il cor non si spaura. E come il vento odo stormir tra queste piante, io quello infinito silenzio a questa voce vo comparando: e mi sovvien l’eterno, le morte stagioni, e la presente e viva e il suon di lei. Così tra questa immensità s’annega il pensier mio: e il naufragar m’è dolce in questo mare. G. Leopardi, L’infinito

Confronta: Sempre caro mi fu quest’ermo colle, e questa siepe, che da tanta parte dell’ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando, interminati spazi di là da quella, e sovrumani silenzi, e profondissima quiete io nel pensier mi fingo; ove per poco il cor non si spaura. E come il vento odo stormir tra queste piante, io quello infinito silenzio a questa voce vo comparando: e mi sovvien l’eterno, le morte stagioni, e la presente e viva e il suon di lei. Così tra questa immensità s’annega il pensier mio: e il naufragar m’è dolce in questo mare. G. LEOPARDI, L’Infinito

Terza conclusione: La poesia è un testo scritto in versi in cui oltre ai contenuti conta la forma, cioè il modo in cui il poeta sceglie le parole e le combina creando pause, inversioni dell’ordine sintattico, spezzature (enjambement) In poesia è importante quindi il rapporto tra significante e significato

Rapporto tra significante e significato Osservate le figure e rispondete: quale dei due disegni chiamereste “tàcchete” e quale “malumma” ?

In poesia le parole assumono forza espressiva anche per la forma grafica e il suono: Il segno si semantizza Gli elementi fonici del significante diventano portatori di informazioni e di nuovi significati

Gli effetti sonori delle parole sono provocati da Timbro e lunghezza dei fonemi Figure di suono onomatopea e alliterazione

Esempi: “Fresche le mie parole nella sera ti sien come il fruscio che fan le foglie” (G. D’ Annunzio) “Don … don … e mi dicono, Dormi! mi cantano, Dormi! Sussurano, Dormi! Bisbigliano Dormi! ” (G. Pascoli)

“ … e mentre io guardo la tua pace, dorme/ quello spirto guerrier ch’entro mi rugge “ (U. Foscolo) “Ascolta. Piove/ dalle nuvole sparse/ Piove su le tamerici/ salmastre ed arse/ piove sui pini scagliosi ed irti…” (G. D’Annunzio)

“ E andando nel sole che abbaglia sentire con triste meraviglia com’è tutta la vita e il suo travaglio in questo seguitare una muraglia che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia “ ( E. Montale )

L’allusività del linguaggio: L’enunciato poetico è ellittico metaforico polisemantico

In un testo poetico in un numero estremamente ridotto di parole si concentra una pluralità di significati potenziali La poesia richiede quindi l’interpretazione da parte del lettore

Esempio: Messaggio: C’è un paese chiamato Bosco Cappuccio adagiato su una verde collina che richiama la morbidezza di una poltrona dove stare in tranquillità; là si potrebbe stare da soli e riposare in un caffè un po’ fuori mano, in un ambiente dalle luci attenuate come quella della luna di stasera.

Poesia: C’era una volta di G. Ungaretti Bosco Cappuccio ha un declivio di velluto verde come una dolce poltrona. Appisolarmi là solo in un caffè remoto con una luce fievole come questa di questa luna.

Analizza il linguaggio: Il lampo di G. Pascoli E cielo e terra si mostrò qual era:/la terra ansante, livida, in sussulto;/Il cielo ingombro, tragico, disfatto:/bianca bianca nel tacito tumulto/ una casa apparì sparì d’un tratto;/ come un occhio, che, largo, esterrefatto,/ s’aprì si chiuse, nella notte nera.

Il testo poetico: Risponde alle regole della comunicazione estetica È scritto in versi e può avere struttura metrica Dà importanza alla forma cioè al modo in cui le parole sono scelte e combinate È un testo ad alto tasso di simbolicità