11.00.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Monges de Sant Benet de Montserrat II Quaresima B 2006 L’Aria 22 del Messia di Haendel (4’48) invita tutti gli stanchi e oppressi, ad andare da Gesù Figlio.
Advertisements

Musica: Preghiera ebraica
Musica: Osanna de Dufay
9.00.
FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO
Qualche pensiero intorno ai Misteri della luce Clik per continuare.
12.00.
DOVE ABITA IL CUORE V Settimana - AMORE L’amore è passione;
FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO
LA QUARESIMA.
della Santa Trinità annoB 2015
FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO
A BRACCIA APERTE ! B E L L A N O T I Z I A
PAROLA DI VITA “Siate benevoli gli uni verso gli altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda come Dio ha perdonato voi in Cristo” (Ef 4, 32). Luglio.
11.00.
FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO
DOMENICA 2 quaresima B 2015 Il tenore che canta “L’Agnello di Dio” del Requiem di Britten, ci fa pensare alla tenerezza di Gesù confrontata alla morte-risurrezione.
Ascoltando l’antifona di “Gesú Re” di Arvo Pärt, entriamo nel Mistero
Ascoltando l’ antifona “Gesù Re” d’Arvo Pärt, entriamo nel Mistero
10.00.
Chiesa della Trasfigurazione
FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO
10.00.
PASQUA DOMENICA 5 Ascoltando il “Pie Jesu” del Requiem di Marcel Olm, allunghiamo il passo verso la Vita nella VIA, con Gesú Regina.
15.00.
Musica: Preghiera ebraica
I DOMENICHE 3 quaresima B 2012 Regina.
domandò ai suoi discepoli:
3 Trinità è Amore.
Parola di Vita Gennaio 2006.
11.00.
14.00.
12.00.
13.00.
DOMENICA 2 quaresima B 2018 Il tenore che canta “L’Agnello di Dio” del Requiem di Britten, ci fa pensare alla tenerezza di Gesù davanti alla morte-risurrezione.
PAROLA DI VITA “Siate benevoli gli uni verso gli altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda come Dio ha perdonato voi in Cristo” (Ef 4, 32). Luglio.
15.00.
DOMENICA II Pasqua B 2018 Ricordiamo l’ Amore che Gesù ci ha manifestato ascoltando: T. L. di Victoria Monges de Sant Benet de Montserrat.
Credo in Dio Padre.
9.00.
QUARESIMA 2018.
Il suo volto brillò come il sole
IV DOMENICA DI PASQUA Gv 10,1-10.
II DOMENICA DI QUARESIMA ANNO a
IL SANTO ROSARIO. IL SANTO ROSARIO Per sua natura la recita del Rosario esige un ritmo tranquillo e quasi un indugio pensoso, che favoriscano nell'orante.
V DOMENICA DI PASQUA Gv 14,1-12.
16.00.
12.00.
II DOMENICA DI QUARESIMA
Immagini sull’esperienza del Tabor, nel 2017
Morte e Risurrezione di Cristo
9.00.
PAROLA DI VITA “Siate benevoli gli uni verso gli altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda come Dio ha perdonato voi in Cristo” (Ef 4, 32). Luglio.
P R E C I S A Z I O N E Queste NON sono le letture della Messa originali: si tratta di mie rielaborazioni, comunque molto aderenti ai testi. I S T.
Ascoltando l’antífona di “Gesù Re” d’Arvo Pärt, entriamo nel Mistero
FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO
FESTA DELLA TRASFIGURAZIONE DEL SIGNORE
Ascolta i pensieri.
11.00.
La tentazione è “L’ora delle tenebre” di T.L. da Vittoria
Con il salmo 109 di Schütz adoriamo Gesù, il Figlio
Musica: Hosanna di Dufay
9.00.
FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO
Ascoltando l’antifona di “Gesù Re” d’Arvo Pärt, entriamo nel Mistero
Corale delle 10 vergini che attendono il ritorno di Gesù. Bach
DOMENICA DELLE PALME ANNO C
LA PREGHIERA.
Il tuo volto, Signore, io cerco.
Le parole di Gesù sulla croce
Transcript della presentazione:

11.00

Visita alla Borgata Ottavia di Roma La bellezza di Gesù

Papa Francesco Visita alla Borgata Ottavia di Roma Omelia alla Parrocchia di S. Maddalena di Canossa II Domenica di Quaresima / A 12 marzo 2017

Due volte si fa riferimento, in questo passo del Vangelo, alla bellezza di Gesù, di Gesù-Dio, di Gesù luminoso, di Gesù pieno di gioia e di vita.

Prima, nella visione: “E fu trasfigurato” Prima, nella visione: “E fu trasfigurato”. Si trasfigura davanti a loro, ai discepoli: “il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce”. E Gesù si trasforma, si trasfigura. La seconda volta, mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò loro di non parlare di questa visione prima che Lui non fosse risorto dalla morte, ossia nella risurrezione Gesù avrà – aveva avuto, ma in quel momento ancora non era risorto – lo stesso volto luminoso, brillante, sarà così!

Ma cosa voleva dire? Che fra questa trasfigurazione, tanto bella, e quella risurrezione, ci sarà un altro volto di Gesù: ci sarà un volto non tanto bello; ci sarà un volto brutto, sfigurato, torturato, disprezzato, insanguinato dalla corona di spine…

Tutto il corpo di Gesù sarà proprio come una cosa da scartare Tutto il corpo di Gesù sarà proprio come una cosa da scartare. Due trasfigurazioni e in mezzo Gesù Crocifisso, la croce.

Dobbiamo guardare tanto la croce Dobbiamo guardare tanto la croce! E’ Gesù-Dio – “questo è il mio Figlio”, “questi è il Figlio mio, l’amato!” –, Gesù, il Figlio di Dio, Dio stesso, nel quale il Padre si compiace: Lui si è annientato per salvarci! E per usare una parola troppo forte, troppo forte, forse una delle parole più forti del Nuovo Testamento, una parola che usa Paolo: si è fatto peccato.

Il peccato è la cosa più brutta; il peccato è l’offesa a Dio, lo schiaffo a Dio, è dire a Dio: “Tu non mi importi, io preferisco questo…”. E Gesù si è fatto peccato, si è annientato, si è abbassato fino a lì… E per preparare i discepoli a non scandalizzarsi di vederlo così, in croce, ha fatto questa trasfigurazione.

Noi siamo abituati a parlare dei peccati: quando ci confessiamo – “Ho fatto questo peccato, ho fatto quell’altro…” –; e anche nella Confessione, quando noi siamo perdonati

sentiamo che siamo perdonati perché Lui ha preso questo peccato nella Passione: Lui si è fatto peccato. Noi siamo abituati a parlare dei peccati altrui. E’ una cosa brutta… Invece di parlare dei peccati altrui, non dico di farci peccato noi, perché non possiamo, ma di guardare i nostri peccati e Lui, che si è fatto peccato.

Questo è il cammino verso la Pasqua, verso la Risurrezione: con la sicurezza di questa trasfigurazione andare avanti; vedere questo volto tanto luminoso, tanto bello che sarà lo stesso nella Risurrezione e lo stesso che troveremo in Cielo, e anche vedere quest’altro volto, che si è fatto peccato, ha pagato così, per tutti noi.

Gesù si è fatto peccato, si è fatto maledizione di Dio per noi: il Figlio benedetto, nella Passione è diventato il maledetto perché ha preso su di sé i nostri peccati.

Pensiamoci, a questo. Quanto amore. Quanto amore Pensiamoci, a questo. Quanto amore! Quanto amore! E pensiamo anche alla bellezza del volto trasfigurato di Gesù che incontreremo in Cielo. E che questa contemplazione dei due volti di Gesù – quello trasfigurato e quello fatto peccato, fatto maledizione – ci incoraggi ad andare avanti nel cammino della vita, nel cammino della vita cristiana.

Ci incoraggi a chiedere perdono per i nostri peccati, a non peccare tanto... Ci incoraggi soprattutto ad avere fiducia, perché se Lui si è fatto peccato è perché ha preso su di sé i nostri. E Lui è disposto sempre a perdonarci. Soltanto, dobbiamo chiederlo.