Domenica XVII tempo ordinario

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Domenica XVII tempo ordinario Anno B Immagini di Guilgal Domenica XVII tempo ordinario 29 luglio 2018 Musica: “Gloria a Dio” liturgia sefardita

Valle del Giordano, tra Moab e Guilgal Attraversato il Giordano, entrando nella terra promessa, Guilgal o Galgala diventa luogo emblematico per il popolo. È anche un luogo scelto dai profeti. Dopo che Elia salì al cielo e diede il suo “spirito profetico”, Eliseo si trovava a Guilgal con lui e, in una situazione di fame, alimenta una folla con pochi pani, come Gesù. Giordano Guilgal

GESÙ É IL PANE 1a lettura: Il secondo Libro dei Re ci parla di uno dei molti miracoli del profeta Eliseo: come Gesù, alimenta una folla con pochi pani. Salmo 144: Lode al Dio UNIVERSALE che sazia i desideri di OGNI vivente. 2a lettura: Nella lettera agli Efesini San Paolo presenta un programma per vivere la vocazione che abbiamo ricevuto: umiltà, dolcezza, magnanimità, sopportandovi a vicenda nell’amore, avendo a cuore di conservare l’unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace. Vangelo: Gesù dona il suo Pane come Dono di Pasqua.

2Re 4,42-44 In quei giorni, da Baal-Salisà venne un uomo, che portò pane di primizie all’uomo di Dio: venti pani d’orzo e grano novello che aveva nella bisaccia. Eliseo disse: «Dallo da mangiare alla gente». Ma il suo servitore disse: «Come posso mettere questo davanti a cento persone?». Egli replicò: «Dallo da mangiare alla gente. Poiché così dice il Signore: “Ne mangeranno e ne faranno avanzare”». Lo pose davanti a quelli, che mangiarono e ne fecero avanzare, secondo la parola del Signore. Rocce del deserto di Guilgal

Il salmo 144, di Davide, è la conclusione del salterio primitivo (s2-144). E’ il “cantico nuovo”, dedicato a Jahvè Re-Universale, che ci sazia volentieri. Il salmista vuole che TUTTE le creature lodino Dio. Vuole che gli occhi di TUTTI siano rivolti a Dio, che apre la sua mano per saziarci. Vuole che TUTTI riconosciamo che le vie di Dio sono giuste e le sue opere sono BUONE.

Salmo 144 Apri la tua mano, Signore, e sazia ogni vivente. Guilgal dall’alto Salmo 144 Apri la tua mano, Signore, e sazia ogni vivente. Ti lodino, Signore, tutte le tue opere e ti benedicano i tuoi fedeli. Dicano la gloria del tuo regno e parlino della tua potenza.

Apri la tua mano, Signore, e sazia ogni vivente. Gli occhi di tutti a te sono rivolti in attesa e tu dai loro il cibo a tempo opportuno. Tu apri la tua mano e sazi il desiderio di ogni vivente.

Apri la tua mano, Signore, e sazia ogni vivente. Giusto è il Signore in tutte le sue vie e buono in tutte le sue opere. Il Signore è vicino a chiunque lo invoca, a quanti lo invocano con sincerità.

Ef 4,1-6 Fratelli, io, prigioniero a motivo del Signore, vi esorto: comportatevi in maniera degna della chiamata che avete ricevuto, con ogni umiltà, dolcezza e magnanimità, sopportandovi a vicenda nell’amore, avendo a cuore di conservare l’unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace. Un solo corpo e un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione; un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo. Un solo Dio e Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, opera per mezzo di tutti ed è presente in tutti.

e Dio ha visitato il suo popolo. Lc 7,16 Un grade profeta è sorto tra noi, e Dio ha visitato il suo popolo. Lc 7,16 Altare di Guilgal

In quel tempo, Gesù passò all’altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberìade, e lo seguiva una grande folla, perché vedeva i segni che compiva sugli infermi. Gesù salì sul monte e là si pose a sedere con i suoi discepoli. Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei. Allora Gesù, alzàti gli occhi, vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: «Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?». Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva quello che stava per compiere. Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo». Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: «C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cos’è questo per tanta gente?». Rispose Gesù: «Fateli sedere». C’era molta erba in quel luogo. Si misero dunque a sedere >>>>>>>> >>>>>>>> Gregge a Guilgal

Grotta del profeta Eliseo >>>>>> ed erano circa cinquemila uomini. Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, quanto ne volevano. E quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto». Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d’orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato. Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, diceva: «Questi è davvero il profeta, colui che viene nel mondo!». Ma Gesù, sapendo che venivano a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sul monte, lui da solo. Gv 6, 1-15 Grotta del profeta Eliseo

Originale: Joan Ramirez (+) Ampliamento immagini, letture, musica, commenti (versione catalana e castigliana) : Regina Goberna, con la collaborazione di Àngel Casas Versione italiana: Ramon Julià Versione euskera (basco): Periko Alkain Versione portoghese: Ze Manel Marquespereira Versione francese: Àngel Casas Versione neerlandese : Ben Van Vossel Video: Esther Lozano