L’assolutismo illuminato Come l’Illuminismo influenzò la politica
I diritti naturali dei sudditi Secondo la mentalità del tempo, il re governava per DIRITTO DIVINO e la società era divisa in CETI (posizione sociale che non poteva essere cambiata) La società francese, per esempio, era divisa in tre ordini o Stati (p. 8): Nobiltà Clero Terzo Stato
Il potere era nelle mani dei primi due, il Terzo Stato ne era escluso Gli illuministi, invece, sostenevano che lo Stato nasce da un CONTRATTO tra chi governa e chi è governato Questo contratto può essere rotto se chi governa non rispetta i diritti naturali dell’uomo: libertà e uguaglianza. Alla base sta il GIUSNATURALISMO che sostiene che esistono norme di diritto che derivano dalla natura
Gli illuministi definirono Ancien Régime il mondo vecchio, rappresentato dalla monarchia francese e dalla Chiesa cattolica Il nuovo regime, invece, era quello inglese
voltaire Lottò per la libertà e la tolleranza Sosteneva la necessità di un DISPOTISMO ILLUMINATO: governo autoritario di un sovrano, ma ispirato dalla ragione e dai filosofi
Montesquieu Sua opera principale fu Lo spirito delle leggi (1748) Classifica i regimi politici in tre tipi: Repubblica: basata sulla virtù; i cittadini antepongono il bene pubblico al proprio Monarchia: basata sull’onore del re; svantaggio le spese eccessive e la necessità di combattere Dispotismo: basato sulla paura, resiste solo tenendo i sudditi nel terrore
Studiando la situazione inglese, identifica tre poteri: LEGISLATIVO ESECUTIVO GIUDIZIARIO A suo parere devono essere divisi, in modo che ognuno controlli gli altri. Questa separazione dei poteri è alla base di tutte le Costituzioni democratiche di oggi (p. 11)
rousseau La sua riflessione parte dall’osservazione della disparità che separa ricchi e poveri, deboli e potenti Per lui la felicità esiste solo nello STATO DI NATURA dei cacciatori preistorici
A suo parere, la natura aveva fatto l’uomo buono e felice; i problemi erano iniziati con la nascita della proprietà privata, che aveva creato differenze sociali e conflitti (lettura p. 232 libro di italiano) Era quindi necessario stabilire un CONTRATTO SOCIALE in cui ciascuno rinunciasse ai suoi interessi personali per tutelare quelli di tutti. Sostiene la DEMOCRAZIA DIRETTA e l’eliminazione delle ricchezze eccessive
Grazie all’influenza di Voltaire… Nella seconda metà del 1700, si diffuse il DISPOTISMO/ASSOLUTISMO ILLUMINATO in diversi regni europei Questa espressione indica un governo in cui il sovrano si avvale del proprio potere assoluto per condurre una politica di riforme volta a promuovere il bene e la felicità del suo popolo
Consigliati dai philosophes, i sovrani introdussero maggiore efficienza e razionalità nell’amministrazione dello Stato. Furono redatti codici di LEGGI SCRITTE I sovrani dovettero scontrarsi con i privilegi di clero e nobiltà, fondamento del consenso alla monarchia da parte dei ceti dirigenti, ma anche limite enorme allo sviluppo della società civile e dell’economia. Lavorarono quindi per RAFFORZARE LO STATO e RIDEFINIRE I PRIVILEGI
NEI CONFRONTI DELLA CHIESA: Si combatté per impedire che il clero intervenisse nella gestione dello Stato I sovrani cercarono di estendere la giurisdizione e il controllo dello Stato sulla vita e sull’organizzazione della Chiesa (giurisdizionalismo) la Chiesa non doveva avere più il diritto di entrare in possesso dei beni di coloro che morivano senza lasciare testamento, né il diritto d’asilo né il foro ecclesiastico
Furono messi in discussione: il Tribunale dell’Inquisizione Il monopolio della Chiesa sull’istruzione Furono attaccate le proprietà della Chiesa, soggette alla manomorta, quindi invendibili ed esenti dalle tasse Fu soppressa la Compagnia di Gesù, poiché nei collegi dei gesuiti si educavano i nobili
Assolutismo illuminato nell’impero asburgico (austria) MARIA TERESA(1740/80): Rese indipendente il potere giudiziario Ridusse i privilegi fiscali del clero Sciolse la Compagnia di Gesù e con i beni ad essa confiscati finanziò l’istruzione di Stato
Suo figlio GIUSEPPE II (1780/90): Abolì la censura Introdusse un nuovo Codice penale con pene uguali per tutti Abolì la tortura e limitò la pena di morte Tolleranza religiosa GIURISDIZIONALISMO
Assolutismo illuminato in prussia FEDERICO II (1740/786): Detto “il Grande” e “re filosofo” Autoritario e militarista Rese obbligatoria l’istruzione elementare Abolì tortura e limitò pena di morte Codice scritto di leggi
Assolutismo illuminato in russia CATERINA II (1762/96): Tentò di riformare lo Stato, ma ci fu un’insurrezione dei servi della gleba (deportati per colonizzare la Siberia e l’Alaska)
L’assolutismo illuminato in spagna CARLO III DI BORBONE (1735/1759): Soppresse la Compagnia di Gesù e con i soldi confiscati potenziò l’istruzione gestita dallo Stato Modernizzazione dell’agricoltura
L’eccezione La Gran Bretagna era una monarchia costituzionale
In italia… Società arretrata Italia terra di conquista, divisa in tanti staterelli Il Ducato di Milano era dominio asburgico, quindi furono realizzate le stesse riforme avviate in Austria
Fu creato il CATASTO, che rendeva più efficiente anche la tassazione Il Granducato di Toscana. Il sovrano era Pietro Leopoldo (1765/1790), secondogenito di Maria Teresa, futuro imperatore d’Austria. Accolse per primo, nel codice penale del 1786, i principi del Beccaria: furono abolite tortura e pena di morte.
La sua riforma più coraggiosa fu il progetto costituzionale (1779/82): riteneva che il sovrano fosse solo un impiegato del popolo, quindi era necessario un “contratto” tra popolo e sovrano, in modo da limitare autorità e poteri del sovrano stesso; ma quando nel 1790 divenne imperatore dell’Impero Asburgico abbandonò questa iniziativa
l Regno di Napoli. Il sovrano era Carlo di Borbone (1734/1759): tentò riforme che, però, non intaccarono l’organizzazione sociale. Napoli, però, fu un centro di grande diffusione delle idee illuministiche