DOMENICA 25 tempo ordinario anno B Regina Preghiera a Gesù, davanti al pensiero della morte, del Requiem di Britten
Nella 2a parte del Vangelo Dopo il Tabor Gesù va alla casa di Cafarnao e, lungo il cammino, non vuole che venga a sapersi perché prepara i discepoli, da soli, per lo scandalo della sua e loro consegna. Particolare della casa di Gesù (di S. Pietro) a Cafarnao. Vista dietro il vetro e da sopra, dalla chiesa attuale
Itinerario del cammino dal Tabor fino a Cafarnao Non cliccare
Mc 9,30-37 In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. Insegnava infatti ai suoi discepoli e diceva loro: «Il Figlio dell’uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma, una volta ucciso, dopo tre giorni risorgerà».
Gesù insegna che il PASSAGGIO per la vita è una consegna rischiosa Valle d’Arbel, per arrivare al lago Gesù insegna che il PASSAGGIO per la vita è una consegna rischiosa La consegna della Vita e della Morte sono uniche per ogni essere
Essi però non capivano queste parole e avevano timore di interrogarlo.
Il salto della consegna assoluta chiede una rinuncia assoluta Noi come gli apostoli, capiamo così poco la morte, che non osiamo parlarne Il salto della consegna assoluta chiede una rinuncia assoluta Dirupo d’Arbel entrato nel lago
Giunsero a Cafàrnao. Quando fu in casa, chiese loro: «Di che cosa stavate discutendo per la strada?». Ed essi tacevano. Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse più grande.
Il Vangelo è sempre qualcosa di nuovo Gesù parla di morte e gli apostoli di essere importanti Città di Gesù Il Vangelo è sempre qualcosa di nuovo
Sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: «Se uno vuole essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti».
Gesù inaugura una nuova gerarchia nella chiesa: i primi- ultimi Tutti lo sappiamo però pochi lo mettono in pratica Chiesa sulla casa
E, preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro: «Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me;
Il bambino è l’ultimo-primo (Carles Cardó, Salmo delle piccole cose) Angolo di Cafarnao con bambino Il bambino è l’ultimo-primo Mistero augusto della notte, silenzio adorante delle cose, tu sentiresti il Verbo di Dio scendendo delle sedi sovrane. Nel grembo di una povera fanciulla, è plasmato un piccolo corpo umano e ¡che delizia! nasce bambino, Verbo di Dio che non parla, Creatore che vive in miseria, Onnipotente portato in braccia, Eterno bambino di pochi giorni, Immenso che ha voluto inserirsi tra le membra piccole d'un neonato, confuso in picolezza, nella dimenticanza, con le cose oscure. Re della povertà tra i poveri, Re della debolezza tra i deboli. Sono capoto contro l'aria di neve è il sofio del bue e l'asino, oltre al petto amorevole della Donna più vergine e più madre. La terra, il mare, il sole, si vergognano di essere grandi; i forti, i potenti, cercano il riparo degli umili: il leone pascolerà con la peccora, il leopardo abita con la gazzela. (Carles Cardó, Salmo delle piccole cose)
e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato»
Dio non smette d’inviarci bambini per accoglierli Accogliere un bambino è accogliere Gesù e lo stesso Padre Dio non smette d’inviarci bambini per accoglierli Spiaggia di Cafarnao
Signore, siamo qui perché ci aiuti a diventare così “piccoli” per capire il valore dell’ACCOGLIENZA
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