I romani avevano imposto la loro lingua, il LATINO, a tutto l'impero DAL LATINO AL VOLGARE I romani avevano imposto la loro lingua, il LATINO, a tutto l'impero
Era parlato in modo diverso a seconda delle varie regioni In generale la lingua parlata è diversa da quella scritta: - il parlato tende alla semplificazione e all'utilizzo di espressioni pleonastiche (ripetitive);
- il parlato presenta particolarità locali, nella pronuncia e nel lessico - il parlato presenta varietà di livello e registro a seconda dell'individuo e dei contesti
Quando l'impero romano d'Occidente si dissolve, si disgrega anche l'unità linguistica In alcuni territori il latino scompare: - Inghilterra - Germania - Africa del Nord Qui prende il sopravvento la lingua dei popoli invasori
Nelle zone più romanizzate il latino PARLATO si trasforma, dando vita alle lingue neolatine o romanze:
Queste ultime… Prendono il nome di VOLGARI perché erano le lingue parlate dal vulgus, dal popolo
Primi documenti in volgare: In Francia: Giuramento di Strasburgo (Francia 842)
Indovinello veronese, VIII - IX sec Indovinello veronese, VIII - IX sec. (fase di transizione dal latino al volgare) Placito di Capua, 960 (ma in Italia il volgare arriva in ritardo a causa della presenza della Chiesa e della mancanza di un potere politico centrale)