CHECK UP AREE MARINE PROTETTE

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CHECK UP AREE MARINE PROTETTE REPORT SULLA VALUTAZIONE DELL’EFFICACIA DI GESTIONE 2018 A cura di WWF Italia

CONTESTO: Aree Marine Protette Italiane Piccole, costiere, e non ecologicamente connesse A livello Mediterraneo Obiettivo di Sviluppo Sostenibile #14 Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile

CONTESTO: Aree Marine Protette Italiane Piccole, costiere, e non ecologicamente connesse Santuario Pelagos, una delle maggiori aree di tutela dei cetacei al mondo e la più grande aree protetta transnazionale (87,500 kmq), che risulta ancora di fatto incapace di dare una protezione adeguata ai mammiferi marini, soprattutto in tema di collisioni con grandi navi

Valutazione della Gestione - WWF 2018 Numero totale intervistati 26/29, il 90% di tutte le AMP Attraverso 22 volontari WWF, il 93% del questionario è stato compilato

Risultati positivi Piano gestione approvato definitivamente (78%) o dall’Ente gestore (88%) Definizione degli obiettivi di conservazione Strategie di intervento, perimetri, e zonazione coerenti Interventi di ripristino, progetti di conservazione, infrastrutture Educazione e Sensibilizazione delle comunità Gestione della fruizione naturalistica/ turistica/ ricreativa Studio e monitoraggio regolari su specie ed habitat chiave citare i monitoraggi della qualità delle acque e/o quelli allegedly positive sul monitoraggio dello sforzo di pesca commerciale – eccellenze Rete Natura 2000 Siti N2K fuori dalle aree protette non c’è nessun piano gestione, manca chiarezza sulle competenze Stato/Regione

CAMBIAMENTI CLIMATICI Pressioni percepite RIFIUTI/ PLASTICA CAMBIAMENTI CLIMATICI PESCA TURISMO

CRITICITÁ: EFFICACIA DI GESTIONE RISULTATI DI GESTIONE Individuazione e repressione illegalità: insufficiente Interventi di ripristino ecologico o sforzi di mitigazione: appena sufficienti SPECIE & HABITAT I trend delle specie e habitat delle Direttive EU e IUCN riportati da più del 50% delle AMP, sono uguali o peggiori alla media nazionale Quasi la metà delle AMP non spende nemmeno il 15% del budget in azioni di conservazione La pesca commerciale e ricreativa è ben regolamentata e le autorizazioni per i pescatori professionali sono solo per i residenti PESCA Commerciale e Ricreativa Non si sa quanto pesce venga effettivamente prelevato Leggero o mancato effetto riserva (aumento nel tempo delle specie commerciali all’interno vs estero) Se il livello di pesca non è in linea con gli obiettivi di conservazione, non si prendono provvedimenti

Partecipazione e cogestione delle risorse Portatori di interesse e comunità locali sono coinvolti nella definizione delle strategie di gestione e la partecipazione è positiva I conflitti non sono molti da quanto emerge dall’analisi, il rapporto con portatori di interesse, comunità locali ed esperti appare buono. Tuttavia, è importante che il coinvolgimento degli attori chiave si estenda anche al processo decisionale, mediante i migliori strumenti partecipativi disponibili, e che si concretizzi nell’emanazione regole condivise e nel monitoraggio costante e congiunto della loro efficacia, al fine di incoraggiare una maggiore cooperazione e rispetto delle regole stesse. Attraverso l’ingaggio degli attori locali è inoltre possibile promuovere efficaci strategie per ridurre i costi a breve termine delle AMP Modalità di coinvolgimento: 70% convegni 30% workshop multi-stakeholders Illegalità diffusa

Risultati di gestione vs Coinvolgimento dei pescatori Bonifacio (FR) e Cabo de Palos (SP) Esempi di altre AMP Mediterranee Di Franco et al. 2014

CRITICITÁ: LEGALITÁ E SORVEGLIANZA Il rispetto della legge nella regione è scarso Il personale e le risorse economiche sono insufficienti al controllo delle attività illegali all’interno dell’AMP L’organizazione della sorveglianza è inadeguata a contrastare le attività illegali Sala et al., 2012 Zona A Ben controllata Altre AMP Nei Consorzi la situazione è migliore

CRITICITÁ: FINANZIAMENTI Nel complesso, i finanziamenti sono insufficienti

Deficit di finanziamento per ottenere una gestione ottimale (paesi UE) Per funzionamento e gestione solo 7 milioni di euro (3,6 euro a ettaro di mare protetto) DEFICIT = 0.2% del contributo diretto dell’industria dei viaggi e del turismo al PIL Countries with the largest MPA networks are the ones with the largest financing gaps: Italy, Spain, France and Greece Binet et al. 2015

CRITICITÁ: PERSONALE Le competenze sono adeguate ad un corretto svolgimento

Il WWF chiede di: Avviare un’azione pilota attraverso l’istituzione di un Parco nazionale marino, per ottenere govenance solida, rafforzata, che possa agire in autonomia al fine di: Combattere l’illegalità e migliorare l’organizzazione dei sistemi di controllo Incrementare la capacità del personale in termini di numero e competenze Garantire un’autorevolezza, con nomine slegate dalle influenze e interessi locali Incrementare le risorse finanziare : Introdurre una modifica normativa che permetta anche alle AMP di avere un bilancio congruo e certo inserito nelle spese obbligatorie dello Stato Stanziare fondi addizionali per la creazione delle AMP già individuate come “di prossima istituzione” Creare una rete ecologica efficace di AMP istituire le AMP d’alto mare, soprattutto in Adriatico e superando i limiti nella tutela e governance effettive e dell’operatività del piano di gestione del Santuario Pelagos dei Cetacei rendere la rete Natura 2000 realmente funzionate attraverso dei piani gestione operativi per i siti marini all’esterno delle AMP Rendere le AMP esistenti capaci di invertire i trend di perdita di biodiversità marina e contribuire a raggiungere un buono stato di salute del mare La prossima COP21 della Convenzione di Barcellona si terrà proprio in Italia, presentiamo dei dati che mostrino l’impegno dell’Italia