ATP 2018 Il rapporto uomo-creato nella Scrittura: lettura di testi paolini dalle lettere ai Romani e agli Efesini
Rm 8,18-25 Traduzione CEI 18Ritengo infatti che le sofferenze del tempo presente non siano paragonabili alla gloria futura che sarà rivelata in noi. 19L’ardente aspettativa della creazione, infatti, è protesa verso la rivelazione dei figli di Dio. 20La creazione infatti è stata sottoposta alla caducità – non per sua volontà, ma per volontà di colui che l’ha sottoposta – nella speranza 21che anche la stessa creazione sarà liberata dalla schiavitù della corruzione per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio. 22Sappiamo infatti che tutta insieme la creazione geme e soffre le doglie del parto fino ad oggi. 23Non solo, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l’adozione a figli, la redenzione del nostro corpo. 24Nella speranza infatti siamo stati salvati. Ora, ciò che si spera, se è visto, non è più oggetto di speranza; infatti, ciò che uno già vede, come potrebbe sperarlo? 25Ma, se speriamo quello che non vediamo, lo attendiamo con perseveranza.
Rm 8,18 CEI 18Ritengo infatti che le sofferenze del tempo presente non siano paragonabili alla gloria futura che sarà rivelata in noi. MM 18 Ritengo, infatti, che non [siano] all’altezza i patimenti del momento presente in confronto alla gloria che deve {o: «sta per»} essere rivelata per noi {o: «a nostro vantaggio»}.
Rm 8,19 CEI 19L’ardente aspettativa della creazione, infatti, è protesa verso la rivelazione dei figli di Dio. MM 19 La fervida attesa della creazione, infatti, attende la rivelazione dei figli di Dio.
Rm 8,20-21 CEI 20La creazione infatti è stata sottoposta alla caducità – non per sua volontà, ma per volontà di colui che l’ha sottoposta – nella speranza 21che anche la stessa creazione sarà liberata dalla schiavitù della corruzione per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio. MM 20 La creazione, infatti, è stata sottoposta alla vanità, non per suo volere, ma a causa di colui che [l’]ha sottoposta, nella speranza 21 che anche la creazione stessa sarà liberata dalla schiavitù della corruzione, per la libertà della gloria dei figli di Dio.
Rm 8,22 CEI 22Sappiamo infatti che tutta insieme la creazione geme e soffre le doglie del parto fino ad oggi. MM 22 Sappiamo bene, infatti, che tutta la creazione insieme geme ed è in travaglio, fino ad adesso.
Rm 8,23 CEI 23Non solo, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l’adozione a figli, la redenzione del nostro corpo. MM 23 Non solo poi, ma anche noi che abbiamo la primizia dello Spirito, noi, anche noi, gemiamo in noi stessi attendendo la figliolanza adottiva, la redenzione del nostro corpo.
Rm 8,24-25 CEI 24Nella speranza infatti siamo stati salvati. Ora, ciò che si spera, se è visto, non è più oggetto di speranza; infatti, ciò che uno già vede, come potrebbe sperarlo? 25Ma, se speriamo quello che non vediamo, lo attendiamo con perseveranza. MM 24 Infatti, siamo stati salvati quanto alla speranza {o «in vista della speranza», o «in ragione della speranza»; o «nella speranza»), ma una speranza vista non è speranza: ciò che, infatti, uno vede [lo] spera? {o «Chi infatti spera ciò che vede?»}. 25 Se però speriamo ciò che non vediamo, lo attendiamo con perseveranza.
Antologia di passi della lettera agli Efesini
Ef 1,10 CEI 10per il governo della pienezza dei tempi: ricondurre al Cristo, unico capo, tutte le cose, quelle nei cieli e quelle sulla terra. MM 10. per l’economia della pienezza dei tempi – di ricapitolare tutte le cose nel Cristo quelle sopra cieli e quelle sopra la terra in lui
Ef 1,22b-23 CEI e lo ha dato alla Chiesa come capo su tutte le cose: 23essa è il corpo di lui, la pienezza di colui che è il perfetto compimento di tutte le cose. MM e lo ha dato come capo su tutto alla Chiesa [1.23] che è il suo corpo, la pienezza di colui che in tutto riempie tutte le cose
Ef 3,19b CEI 19e di conoscere l’amore di Cristo che supera ogni conoscenza perché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio. MM e di conoscere l’amore di Cristo che eccede la conoscenza affinché siate riempiti in vista di tutta la pienezza di Dio
Ef 4,7-10 CEI 7A ciascuno di noi, tuttavia, è stata data la grazia secondo la misura del dono di Cristo. 8Per questo è detto: Asceso in alto, ha portato con sé prigionieri, ha distribuito doni agli uomini. 9Ma cosa significa che ascese, se non che prima era disceso quaggiù sulla terra? 10Colui che discese è lo stesso che anche ascese al di sopra di tutti i cieli, per essere pienezza di tutte le cose. MM (7) A ciascuno di noi, però, è stata data la grazia secondo la misura del dono di Cristo. (8) Perciò dice: salito (o: salendo) in alto ha imprigionato la prigionia, ha dato doni agli uomini. (9) Ma il “salì” cos’è, se non che appunto discese nelle parti più basse, cioè nella terra? (10) Colui che è disceso, proprio lui è colui che è salito al di sopra di tutti i cieli per riempire tutte le cose