Test da sforzo cardiopolmonare casi clinici

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Transcript della presentazione:

Test da sforzo cardiopolmonare casi clinici prof A. Chetta, prof. P. Palange drssa C. Torregiani

CASO CLINICO 1:PF Uomo 28 anni Non fumatore, professione: insegnante di nuoto, BMI: 19,68 Non patologie degne di nota, non allergie, test di broncostimolazione con metacolina negativo Motivo per cui effettua CPET: sporadica dispnea e tosse al termine dell’esercizio fisico

Test da sforzo incrementale 25 watts/ramping Protocollo spirometrico alla fine dell’esercizio fisico

VO2/work 9,91 VE/VCO2 21,31 HR/VO2 37,85

32 Risposta respiratoria: grafici 1-4 5-6-7-8-9; 1 risposta ventilatoria VE; 4: equivalenti ventilatori al nadir<30-32 ( < se mismatch ventilaz/xfus oppure iperventilazione acuta (ma RER >1 e petCO2<35 al picco dell’esercizio.

CONCLUSIONI: Tolleranza allo sforzo nella norma in soggetto allenato, il protocollo spirometrico non ha evidenziato broncospasmo indotto da esercizio

CASO CLINICO 2:CV Uomo di 67 anni Ex fumatore BMI=27 APR: BPCO di grado grave, cardiopatia ischemica cronica

Spirometria globale con DLCO Test da sforzo incrementale 10 watts/ramping

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VO2/work=8,29 VE/VCO2=19,95 HR/VO2=65,95

CONCLUSIONI: Grave riduzione della tolleranza allo sforzo da causa respiratoria

CASO CLINICO 3: LA Uomo di 58 anni Ex fumatore, ha smesso 10 anni fa BMI 28,3 APR: fibrosi polmonare idiopatica, in programma inizio terapia con Pirfenidone, CIC con FE 51%, cuore polmonare cronico, epatopatia cronica da HBV

Test da sforzo incrementale 10 watts/ramping

VO2/work 7,75 VE/VCO2 32,15 HR/VO2 59,05

Aumento della ventilazione (VE/VO2) senza riduzione PetCO2, indicativo di ventilazione inefficace (aumento ventilazione dello spazio morto (ATS/ACCP 2003) CONCLUSIONI: riduzione della tolleranza allo sforzo da causa respiratoria

CASO CLINICO 4:PR Uomo di 78 ex fumatore, BMI 25,5 APR: diabete mellito tipo 2, ipertensione arteriosa, FA permanente in TAO, portatore di PM, CIC con stato post-IMA (FE 40%), stenosi aortica lieve

Test da sforzo incrementale 10 watts/ramping

ECG a riposo

VE/VCO2=42,11 VO2/work=6,29 HR/VO2=94,35

CONCLUSIONI: Grave riduzione della tolleranza allo sforzo da causa cardiocircolatoria

CASO CLINICO 5: CG Uomo di 65 anni non fumatore, BMI 29,8 APR: riscontro di CTEPH 2010: intervento di tromboendoarteriectomia Cateterismo cardiaco 2010: PAPm: 17 mm Hg (PAPs/PAPd: 30/10 mmHg); PAPW: 3 mm Hg; CO: 4.06 L/min; IC: 2.10 L/min/m2; RVP: 532 DSm2/cm5; RAP 0 mm Hg: In sintesi quadro di normale pressione polmonare a riposo, incide cardiaco lievemente ridotto con lieve aumento delle resistenze vascolari polmonari. cateterismo destro 2012: normalizzazione pressioni e resistenze polmonari; in terapia: Warfarin, Furosemide 1 cp gg dispari e 2 cp gg pari Pantoprazolo 40 mg 1 cp Simvastatina 20 mg 1 cp 2014 peggioramento ossiemia a riposo, recidiva di segni di ipertensione polmonare di grado lieve al cateterismo cardiaco di controllo, inizia terapia per PH Scintigrafia erfusoria del 2014 Quadro scintigrafico compatibile con esiti embolici bilaterali, prevalenti a destra, sostanzialmente non modificato rispetto al controllo precedente del 2010 e del 2012.

Test da sforzo incrementale 15 watts/ramping Ottobre 2012 Test da sforzo incrementale 15 watts/ramping

Ottobre 2012

VE/VCO2 37,45 VO2/work 9,27 HR/VO2 44,90

CONCLUSIONI: lieve riduzione della tolleranza allo sforzo da causa respiratoria (circolo polmonare)

CASO CLINICO 6: CG Uomo di 74 anni APR: BPCO di grado grave APP: riscontro di neoplasia del LSS con infiltrazione arteria polmonare indicata pneumonectomia Inviato dal Chirurgo Toracico per valutazione preintervento

CPET con protocollo 15 watts/ramping

VO2/work: 8,15 VE/VCO2 25,04 HR/VO2 35,70

CONCLUSIONI: riduzione della tolleranza allo sforzo da causa respiratoria. Peak VO2 13,8 ml/kg/min depone per rischio perioperatorio intermedio ThRCRI: Curr Surg Rep 2016; 4:37

E ORA PROVIAMO A METTERE TUTTO ASSIEME!! Uomo 64 anni, BMI 34,23

VE/VCO2 37,59 VO2/work 10,55 HR/VO2 41,16

CONCLUSIONI: Ridotta tolleranza allo sforzo da causa respiratoria compatibile con pneumopatia infiltrativa diffusa