V° DOMENICA DI QUARESIMA

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Transcript della presentazione:

V° DOMENICA DI QUARESIMA IL MAESTRO E' QUI V° DOMENICA DI QUARESIMA Rito Ambrosiano J. B. JOUVENET

E il Signore durante tutta la notte, PRIMA LETTURA (Es.14, 21-30) dal libro dell’Esodo In quei giorni, Mosè stese la mano sul mare. E il Signore durante tutta la notte, risospinse il mare con un forte vento d'oriente rendendolo asciutto, le acque si suddivisero.

Gli Israeliti entrarono nel mare asciutto, mentre le acque erano una muraglia a destra e a sinistra. Gli Egiziani li inseguirono con tutti i cavalli del faraone, i suoi carri e i suoi cavalieri, entrando dietro di loro in mezzo al mare. Ma alla veglia del mattino il Signore dalla colonna di fuoco e di nube gettò una sguardo sul campo degli Egiziani e li mise in rotta.

Invece gli Israeliti avevano camminato sull'asciutto in mezzo al mare, mentre le acque erano per loro una muraglia a destra e a sinistra. In quel giorno il Signore salvò Israele dalla mano degli Egiziani. Parola di Dio. MARC CHAGALL

ha gettato in mare cavallo e cavaliere. SALMO RESPONSORIALE (Esodo cap. 15) Voglio cantare in onore del Signore: perché ha mirabilmente trionfato, ha gettato in mare cavallo e cavaliere. Mia forza e mio canto è il Signore, egli mi ha salvato.

sfodererò la spada, li conquisterà la mia mano! Il nemico aveva detto: Inseguirò, raggiungerò, spartirò il bottino, se ne sazierà la mia brama; sfodererò la spada, li conquisterà la mia mano! Soffiasti con il tuo alito: lì coprì il mare. C. PREVITALI

da morti che eravamo per i peccati, ci ha fatti rivivere con Cristo: SECONDA LETTURA (Ef. 2,4 -10) dalla lettera di S. Paolo Apostolo agli Efesini Fratelli, Dio, ricco di misericordia, per il grande amore con il quale ci ha amati, da morti che eravamo per i peccati, ci ha fatti rivivere con Cristo: per grazia infatti siete stati salvati. TINTORETTO

Parola di Dio. Siamo infatti opera sua, creati in Cristo Gesù per le opere buone Parola di Dio. che Dio ha predisposto perché noi le praticassimo.

VANGELO (Gv. 11,1-44) Era malato un certo Lazzaro di Betània, il villaggio di Marta e Maria sua sorella. Maria era quella che aveva cosparso di olio profumato il Signore e gli aveva asciugato i piedi con i suoi capelli; suo fratello Lazzaro era malato.

Le sorelle mandarono dunque a dirgli: "Signore, ecco, il tuo amico è malato". All'udire questo, Gesù disse: "Questa malattia non è per la morte, ma per la gloria di Dio, perché per essa il Figlio di Dio venga glorificato".

voleva molto bene a Marta, a sua sorella e a Lazzaro. Gesù voleva molto bene a Marta, a sua sorella e a Lazzaro. Quand'ebbe dunque sentito che era malato, si trattenne due giorni nel luogo dove si trovava.

I discepoli gli dissero: "Rabbì, poco fa i Giudei Poi, disse ai discepoli: "Andiamo di nuovo in Giudea!". I discepoli gli dissero: "Rabbì, poco fa i Giudei cercavano di lapidarti e tu ci vai di nuovo?". MASACCIO - part

Gesù rispose: "Non sono forse dodici le ore del giorno? Se uno cammina di giorno, non inciampa, perché vede la luce di questo mondo; ma se uno cammina di notte inciampa, perché gli manca la luce". Così parlò e poi soggiunse loro: "Il nostro amico Lazzaro s'è addormentato, ma io vado a svegliarlo".

Gli dissero allora i discepoli: "Signore, se s'è addormentato, guarirà". Gesù parlava della morte di lui, essi invece pensarono che si riferisse al riposo del sonno. Allora Gesù disse loro apertamente: "Lazzaro è morto e io sono contento per voi di non essere stato là perché voi crediate. MASACCIO - part

"Andiamo anche noi a morire con lui!". Orsù, andiamo da lui!". Allora Tommaso, chiamato Dìdimo, disse ai condiscepoli: "Andiamo anche noi a morire con lui!".

Venne dunque Gesù e trovò Lazzaro che era già da quattro giorni nel sepolcro. Betània distava da Gerusalemme meno di due miglia e molti Giudei erano venuti da Marta e Maria per consolarle del loro fratello.

.Marta dunque, come seppe che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa. Marta disse a Gesù: "Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!

Ma anche ora so che qualunque cosa chiederai a Dio, egli te la concederà". LEONARDO

Credi tu questo?". Gesù le disse: "Tuo fratello risusciterà". Gli rispose Marta: "So che risusciterà nell'ultimo giorno". Gesù le disse: «IO SONO la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore. vivrà; chiunque vive e crede in me, non morrà in eterno. Credi tu questo?".

che deve venire nel mondo". Gli rispose: "Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente che deve venire nel mondo". DANNY HAHLBOHM

Allora i Giudei che erano in casa con lei a consolarla, Dopo queste parole se ne andò a chiamare di nascosto Maria, sua sorella, dicendo: "Il Maestro è qui e ti chiama". Quella, udito ciò, si alzò in fretta e andò da lui. Gesù non era ancora entrato nel villaggio, ma si trovava ancora là dove Marta gli era andata incontro. Allora i Giudei che erano in casa con lei a consolarla, quando videro Maria uscire in fretta, la seguirono pensando: "Va al sepolcro a piangere là". GIOVANNI ANDREA DE FERRARI

Gesù allora quando la vide piangere e piangere Maria, dunque, quando giunse dov'era Gesù, vistolo si gettò ai suoi piedi dicendo: "Signore se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto". Gesù allora quando la vide piangere e piangere anche i Giudei che erano venuti con lei, si commosse profondamente, si turbò e disse: "Dove l'avete posto?"

Ma alcuni di loro dissero: " Costui che ha aperto gli occhi al cieco Gesù scoppiò in pianto. Dissero allora i Giudei: "Vedi come lo amava!". Ma alcuni di loro dissero: " Costui che ha aperto gli occhi al cieco non poteva anche far sì che questi non morisse?". Gli dissero: "Signore, vieni a vedere!". Intanto Gesù, ancora profondamente commosso, si recò al sepolcro; era una grotta e contro vi era posta una pietra.

Disse Gesù: "Togliete la pietra!". Gli rispose Marta, la sorella del morto: "Signore, già manda cattivo odore, poiché è di quattro giorni". Le disse Gesù: "Non ti ho detto che, se credi, vedrai la gloria di Dio?".

Tolsero dunque la pietra. Gesù allora alzò gli occhi e disse: "Padre, ti ringrazio che mi hai ascoltato. Io sapevo che sempre mi dai ascolto, ma l'ho detto per la gente che mi sta attorno, perché credano che tu mi hai mandato".

Il morto uscì, con i piedi e le mani E, detto questo, gridò a gran voce: "Lazzaro, vieni fuori!". Il morto uscì, con i piedi e le mani avvolti in bende, e il viso coperto da un sudario. Gesù disse loro: "Scioglietelo e lasciatelo andare". Parola del Signore. GIOTTO

Omelia IL MAESTRO E' QUI

il gesto nel quale il padre dice al figlio: La I Lettura è il nucleo della fede degli Ebrei, l'atto di nascita esaltante della loro nazione: il gesto nel quale il padre dice al figlio: “adesso ti dico chi sei, adesso ti dico chi siamo, adesso ti dico a che storia appartieni" ....

il figlio minore chiede al padre “perché questo?”. Intorno alla tavola imbandita in modo diverso dagli altri giorni, il figlio minore chiede al padre “perché questo?”. E il padre risponde raccontando un fatto, lo stesso che suo padre aveva raccontato a lui, lo stesso che suo padre aveva sentito raccontare dal nonno, sempre intorno alla stessa tavola, sempre davanti alle stesse vivande, strane e simboliche, sempre in risposta alla stessa domanda: “perché?”

La II Lettura è il nucleo della fede dei Cristiani. E' la stessa cosa parola per parola. Semmai, visto che il fatto che noi cristiani trasmettiamo ai nostri figli è una rissurezione "da morti che eravamo"

e la nostra collocazione già fin d’ora “nei cieli”…. insomma, più bello ed esaltante del passaggio del Mar Rosso, ma anche più difficile da credere, ecco che una cena ogni primavera non basta, ce ne vuole una ogni sette giorni: la Domenica, l'Eucarestia della Pasqua della Settimana ....

Dopo di che, c’è il padre ebreo che non perde tempo a raccontare queste cose vecchie, e a Pasqua se la cava con l’uovo con sorpresa, con le vacanze più o meno esclusive,

e con qualche esortazione alla solidarietà e ai valori umani, finché il figlio non si sarà stufato di asscoltarlo. E c’è il padre cristiano che fa la stessa cosa….

Ma noi stiamo parlando di famiglie in cui c’è la fierezza e la gioia di educare, di mettere al mondo dei figli e di introdurli alla vita.

Cos’altro sta dicendo, il nostro Dio fatto uomo davanti alla tomba dell'amico, se non che ha preso estremamente sul serio la nostra vita? Che insieme con il nostro DNA si è preso anche ciò che ci distingue dagli animali, cioè il desiderio "razionale" della verità, della bellezza, del bene e della giustizia? J. B. JOUVENET

Perché la vita dell'uomo, che ama la ragione, è ben diversa da quello che diceva Shakespeare "Una favoletta detta da un cretino, che non ha nessun senso".

È nel mistero che ciascuno di noi viene alla luce. La ragione sa che la stoffa ultima dell'essere è il mistero. È nel mistero che ciascuno di noi viene alla luce.

è il mistero del cuore dell'altro che ciascuno di noi riconosce È il mistero che ciascuno di noi custodisce nel profondo del proprio cuore, è il mistero del cuore dell'altro che ciascuno di noi riconosce ed ama in ogni uomo che ci vive accanto.

tutti muti davanti alla tomba di Lazzaro: né del padre né della madre, né dello Stato, né della scienza ... La ragione riconosce ed ama il mistero della vita, come valore assoluto, "che non è a disposizione di nessuno",

ma solo di Dio, perché Lui solo davanti ad una tomba può permettersi quel grido così stonato, ma così indispensabile: “Lazzaro, vieni fuori!” REMBRANDT

E’ davanti a quella tomba che inizia la fede come riconoscimento Questo Dio che piange davanti ad una tomba, questo Dio che si è fatto uomo al di là di ogni ragionevole dubbio ... già. E’ davanti a quella tomba che inizia la fede come riconoscimento stupito, commosso, ma realissimo

che il mistero si è fatto uno di noi in Gesù Cristo,

abita in mezzo a noi , nel mistero della Chiesa, e ci trascina nell'avventura esaltante di una vita nuova:

"Quale valore deve avere l'uomo davanti agli occhi del Creatore, se si è meritato di avere un tanto nobile e grande Redentore, se Dio ha dato il suo Figlio affinché egli, l'uomo, non muoia, ma abbia la vita eterna. MICHELANGELO

In realtà, quel profondo stupore riguardo al valore e alla diginità dell'uomo si chiama Vangelo, cioè Buona Novella. Si chiama anche Cristianesimo. Questo stupore giustifica la missione della Chiesa nel mondo, anche, e forse più ancora nel mondo contemporaneo". (Redemptor Homnis.l0)

Le prove generali, quelle immediatamente prima di andare in scena. Davanti alla tomba di Lazzaro si fanno le prove generali della Passione. Le prove generali, quelle immediatamente prima di andare in scena. Non si improvvisa una verità umana capace di affrontare la sofferenza e la morte. SEBASTIANO DEL PIOMBO

È una prova che passa al vaglio la vera natura e la consistenza delle nostre certezze, dei fondamenti della nostra vita. Allora non bisogna aspettare delle prove catastrofiche come lo tsunami per cominciare ad affrontare la vita con un senso che tiene la strada,

che non viene meno a ogni minimo colpo di vento, a ogni contrarietà. FABIO CALVETTI

COLUI CHE TU AMI, colui che ti sta a cuore”. Il solo senso della vita che tiene la strada dell'avventura umana è la compagnia del Signore. Uno a cui poter dire : "E' ammalato COLUI CHE TU AMI, colui che ti sta a cuore”.

Quando la morte pone la domanda davanti alla quale tutti i maestri, anche i meglio intenzionati, tacciono, alla Chiesa rimane ancora da dire la frase di Marta: “Il Maestro è qui, e ti chiama”

dalla: " La forza del destino" di: Giuseppe Verdi testo tratto da un' omelia di: Don Mario Caccia musica: " SINFONIA " dalla: " La forza del destino" di: Giuseppe Verdi elaborazione: marcello abbondi