Il contributo dell’arte nella trasmissione della fede
I continui cambiamenti storici, culturali e sociali richiedono un cambiamento altrettanto forte ed efficace nella maniera di annunciare il Vangelo-Gesù, in un continuo e rinnovato slancio. Assistiamo ad una crescente difficoltà nella comunicazione della fede. Il messaggio evangelico fa fatica a dialogare con l’esperienza quotidiana. Il nostro tessuto culturale sfida e minaccia continuamente il progetto di vita cristiana.
“La bellezza è quel frutto prezioso che resiste al logorio del tempo, che unisce le generazioni e le fa comunicare nell’ammirazione” (Conc Vat II, Messaggio agli artisti)
«Una bellezza che permetta di trasmettere la fede mediante la sua capacità di raggiungere il cuore delle persone, di esprimere il mistero di Dio e dell’uomo, di presentarsi come un autentico ponte, spazio libero per camminare con gli uomini e le donne del nostro tempo che sanno o imparano ad apprezzare il bello, e aiutarli a incontrare la bellezza del Vangelo di Cristo che la Chiesa deve, per sua missione, annunciare a tutti gli uomini di buona volontà»[1] [1] Pontificio Consiglio della Cultura, La Via Pulchritudinis, cammino privilegiato di evangelizzazione e di dialogo. Documento finale dell’assemblea plenaria, 2006, II.1
L’evento cristiano ha qualcosa di significativo da proporre La fede cristiana non è il prodotto delle nostre esperienze interiori, ma un evento che ci viene incontro dal di fuori. La fede poggia sul fatto che ci viene incontro qualcosa/Qualcuno a cui la nostra esperienza di per sé non riesce a giungere. Non è l’esperienza che si amplia o si approfondisce ma è qualcosa che accade e si manifesta a noi. L’evento cristiano ha qualcosa di significativo da proporre
...non sapete che quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte? Per mezzo del battesimo dunque siamo stati sepolti insieme a lui nella morte affinché, come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova....
... Se infatti siamo stati intimamente uniti a lui a somiglianza della sua morte, lo saremo anche a somiglianza della sua risurrezione. Lo sappiamo: l'uomo vecchio che è in noi è stato crocifisso con lui, affinché fosse reso inefficace questo corpo di peccato, e noi non fossimo più schiavi del peccato (Rom 6,3-6).
Occorre una profonda vita interiore MOSTRARE la Fede (esperienza/evento/incontro) ……piuttosto che DIMOSTRARE la Fede (approccio intelletuale/accademico) Occorre una profonda vita interiore
Come evangelizzare, oggi? Come “dire” la Verità che da questo evento scaturisce? Quale percorso può coniugare l’esigenza di comunicare dei contenuti della fede e che permetta, allo stesso tempo, una adesione libera, consapevole e coinvolgente?
La Via itinerario della Bellezza contenuto dell’itinerario traguardo
La Via della Bellezza Può aprire la strada della ricerca di Dio, disporre il cuore e la mente all’incontro col Cristo, lasciarsi interpellare e interrogare dalle proposte del Vangelo.
La Via della Bellezza può saziare la fame e sete di verità, di Bello e di Buono che ogni uomo porta in sé, una via che apre allo STUPORE.
dello stupore e del fascino. Necessaria è la riscoperta dello stupore e del fascino. La Bellezza innesca dinamiche responsoriali….ogni volta che si sente sorgere nell’intimità silenziosa del pensiero un’esclamazione meravigliata: «Guarda che bello!»
Cosa è la Bellezza ???
Cosa è la Bellezza Bello è quello che dentro se stesso apre un altro mondo. Tu guardi una cosa e dentro vedi un’altra e quello che si dischiude si dischiude ancora. E più si dischiude e più ti senti unito a colui che si dischiude.
Bellezza Per secoli si è puntato l’accento sull’etica, sulla morale, sul bene. Ma…. …una Chiesa brava non attira nessuno …solo una Chiesa bella fa innamorare, attira
Bellezza Allora…. una qualsiasi idea per essere “potente” deve incarnarsi come bellezza. La Bellezza diventa la carne del vero e del bene (p. Rupnik). Il bene per essere tale deve manifestarsi come bellezza.
Bellezza - Come forza creatrice capace di trasfigurare la realtà e non solo rifletterla - Come espressione di ciò che unisce, crea comunione, relazione - Come comunicazione non di una semplice idea ma di una esperienza, di un incontro (mostrare e non dimostrare)
Bellezza Un bene che non diventa bellezza è fanatismo. Quanti tentativi nella storia di imporre il bene…come una dittatura! Una verità che non diventa bellezza distrugge gli uomini. Quante teste tagliate in nome della verità, la mia verità che devo imporre!
L’autentica bellezza schiude il cuore umano alla nostalgia, al desiderio profondo di conoscere, di amare, di andare verso l’Altro, verso l’Oltre da sé.
“Per trasmettere il messaggio affidatole da Cristo, la Chiesa ha bisogno dell’arte. Essa deve infatti rendere percettibile e, anzi, per quanto possibile, affascinante il mondo dello spirito, dell’invisibile, di Dio” (Giovanni Paolo II, Lettera agli artisti, 12)
L‘invito è pressante. Che la bellezza diventi «di casa» nelle comunità, tra le pareti delle nostre chiese. «Non è possibile amare ciò che non è bello» (S. Agostino)
Giotto, Natale a Greccio 1290
«Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere belle e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli». (Mt 5,16)