E ’n sua volontate è nostra pace IL PARADISO E ’n sua volontate è nostra pace
LE TEMATICHE PIÙ IMPORTANTI STARE IN PARADISO: PACE E TRIPUDIO LA STRUTTURA DEL PARADISO L’INCONTRO DI DUE LIBERTÀ COME CRITERIO L’INDICIBILITÀ E IL RUOLO DEL POETA
IL RITORNO ALLA VERA PATRIA La “Commedia” è uno dei poemi di viaggio alla base della nostra civiltà occidentale: Odissea: ritorno a un luogo già noto, la patria Itaca Eneide: viaggio verso una terra sconosciuta, ignota, dove fondare una nuova patria Commedia: viaggio verso qualcosa di sconosciuto eppure già noto; ritorno alla propria casa, a quella che è la VERA PATRIA di ogni uomo Paradiso L’uomo ritorna a casa, diventa più uomo.
Il centro è Dio, non la propria vicenda biografica Par. I «La gloria di colui che tutto move per l’universo penetra, e risplende in una parte più e meno altrove» Inf. I «Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura, che la diritta via era smarrita» Purg. I «Per correr miglior acque alza le vele omai la navicella del mio ingegno»
LA STRUTTURA DEL PARADISO Ordine Aristotelico: tutto si muove per il suo naturale moto di desiderio di giungere a Dio, perché DIO CONDUCE TUTTO AL PROPRIO FINE (PROVVIDENZA: Giustiniano e Cacciaguida) Unico ostacolo alla naturale tensione verso Dio può essere la LIBERTA’ DELL’UOMO TRASUMANARE: Dante per grazia riesce ad attraversare i cieli portando con sé la sua memoria e consapevolezza umana: L’UOMO IN PARADISO E’ PIU’ UOMO, E’ VERAMENTE SE’ STESSO, come se tornasse A CASA Il paradiso è FUORI DAL TEMPO E DALLO SPAZIO, ma c’è comunque ATTESA della Resurrezione dei corpi
LA STRUTTURA DEL PARADISO Dante vede una RAPPRESENTAZIONE che i beati fanno per aiutarlo a comprendere. I BEATI PARLANO A DANTE PER CARITA’, perché non sanno tacere la gioia che hanno incontrato Dante percorre i cieli, ma non facendo un vero cammino: egli passa da un cielo all’altro perché VEDE DI PIU’, la sua consapevolezza è maggiore e quindi gli sembra che cresca anche la LUCE (confronta con la selva OSCURA) Il suo VEDERE, lo sguardo è sempre guidato da BEATRICE o da MARIA
L’INCONTRO DI DUE LIBERTA’ Nel Paradiso si incontrano il desiderio infinito dell’uomo che con la sua libertà cerca Dio e l’amore di Dio. Egli ama tutti gli uomini per quello che riescono a creare con la loro libertà, ma non in modo OMOGENEO e quindi IMPERSONALE: Dio ama la storia di ognuno, quindi ciascuno secondo le sue capacità e la sua libertà, per questo PICCARDA (cielo della Luna) è più lontana da Dio rispetto a SAN FRANCESCO e SAN DOMENICO (Cielo di Marte)
La Pace Piccarda, Par. III «Frate, la nostra volontà quïeta virtù di carità, che fa volerne sol quel ch’avemo, e d’altro non ci asseta. […] E ’n la sua volontade è nostra pace: ell’è quel mare al qual tutto si move ciò ch’ella cria o che natura face»
L’INDICIBILITA’ E IL RUOLO DEL POETA Dante ha avuto la grazia di vedere e raccontare ciò che per sua stessa natura è INDICIBILE, quindi chiede aiuto a Dio (APOLLO) perché renda le sue parole capaci di parlare delle cose eterne. IL LINGUAGGIO E’ COMPLESSO, ricco di immagini astratte e discussioni filosofiche: Dante deve cercare di rendere, con immagini grandiose e quasi sempre legate alla luce e alla bellezza, l’idea della IMMENSITA’ DEL PARADISO