(Sudden Ionosphere Disturbance) GAE Gruppo Astrofili Eporediesi G.B. Beccaria - Ivrea Liceo Scientifico Gramsci - Ivrea Il SID (Sudden Ionosphere Disturbance) VLF monitor U. Bazzani GAE
La ionosfera L’alta atmosfera della Terra è sede di fenomeni di ionizzazione, dovuti all’energia solare assorbita dagli atomi. Particolarmente attive sono l’emissione UV e quella X, e i flares solari che emettono in questo range di frequenza possono variare il livello di ionizzazione della ionosfera. A questo corrisponde una variazione del segnale ricevuto a terra dopo la riflessione di radioonde.
Emissione X da GOES 15
La ionosfera e i suoi strati spiro.fisica.unipd.it
Riflessione del radiosegnale DHO solar-center.stanford-edu/SID/docs/SID_ manual PDF
Il monitor Italy-20 S-0408 FB-0408 solar-center.stanford-edu/SID/docs/SID_Manual PDF
Il monitor: che cos’è E’ un radioricevitore AM che lavora nella banda VLF, alla frequenza di 23.4 KHz. E’ sintonizzato con il radiosegnale trasmesso dalla stazione militare DHO in Rhauderfen, N53°04’44” E7° 36’ 54”, nella Germania del Nord, che si collega con i sottomarini NATO. La potenza trasmessa è di circa 1 Mw. I sottomarini ricevono l’onda di terra, il monitor riceve l’onda spaziale, attraverso riflessione ionosferica.
Schema a blocchi del monitor
Segnale tipico senza SID solar-center.stanford-edu/SID html
Segnale tipico con SID solar-center.stanford-edu/SID html
Plot rilevati da Italy-20 (19/12/2012) (assenza del segnale DHO in trasmissione) sid.stanford.edu/database-browser/
Layout realizzato al Liceo Scientifico Gramsci a Ivrea Vista d’insieme Antenna, ricevitore e convertitore A/D
Layout realizzato al Liceo Scientifico Gramsci a Ivrea Ricevitore e convertitore A/D di uscita Computer
Come funziona Il computer rileva il segnale digitalizzato ogni 5 s, e lo organizza in un plot che viene inviato ogni giorno al Solar Center dell’Università di Stanford. Viene acquisito in un database e lì sono sovraimpressi i dati rilevati dal satellite GOES 15, per un confronto diretto. Gli istanti del sorgere e tramontare del sole sulla sorgente del segnale e sul ricevitore sono rappresentati da frecce verticali.
Primo plot rilevato da Italy-20 (6/2011) sid.stanford.edu/database-browser/
Plot rilevati da Italy-20 (7/2011) sid.stanford.edu/database-browser/
Plot rilevati da Italy-20 (9/2011) sid.stanford.edu/database-browser/
Plot rilevati da Italy-20 (9/2011) sid.stanford.edu/database-browser/
Plot rilevati da Italy-20 (10/2012) sid.stanford.edu/database-browser/
Classificazione dei flares solari Classificazione e intensità dei flares solari XRA ( gamma 1 - 8 Angstrom ) Classe Intensità ( I ) di picco(w/metro2) B I < 10-6 C 10-6 <= I < 10-5 M 10-5 <= I < 10-4 X I >= 10-4 Nota 1 Viene usato un numero moltiplicatore (da 1,0 a 9,9) per indicare il livello all'interno delle classi B, C, M, X. Ad esempio: M1,3 = 1,3 x 10-5 w/metro2
Classificazione dei flares solari Nota 2 La classe X usa normalmente i numeri moltiplicatori 1-9 nella gamma 10-4 w/metro2; il satellite GOES però estende la sua possibilità di misura utile fino a 10-2 w/metro2, per cui il numero moltiplicatore per la classe X può raggiungere il valore 20. In un solo caso di superflare è arrivato al valore 28! Nota 3 Le misure di intensità dei burst si intendono “at Earth”
Informazioni e link immagini Il ricevitore SID Italy-20 S-0408 FB-0408 è localizzato nel Laboratorio di Fisica del Liceo Scientifico Gramsci a Ivrea, e fa parte della dotazione del Laboratorio. In generale, le immagini sono tratte dai link scritti sotto l’immagine stessa. Se mancano, l’immagine è opera dell’autore, o contiene i dati di provenienza.