8. SOCIOLINGUISTICA.

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8. SOCIOLINGUISTICA

SOCIOLINGUISTICA: studia la lingua in rapporto a chi la usa, evidenziandone varietà e diversità dovute alle differenze dei parlanti e delle situazioni comunicative. INDIRIZZO VARIAZIONISTICO: tiene conto dei parametri di diatopia, diafasia e diastratia. INDIRIZZO INTERAZIONALE: si occupa delle analisi delle conversazioni. Ricostruisce le strategie e i meccanismi messi in atto dai parlanti.

Interazione Può essere formale o informale; può avvenire nell’incontro faccia a faccia o tramite contatto telefonico, ecc. Si basa sulla mossa: unità minima della conversazione; tiene conto delle sequenze complementari (domanda / risposta, saluto / saluto, richiesta / accettazione) e delle implicature conversazionali.

La situazione sociolinguistica italiana Unificazione nazionale italiana (1870): gli italiani italofoni erano ancora una minoranza. La popolazione era dialettofona. «Il primato dell’italiano era già allora un dato certo e sicuro, ma soltanto sul piano culturale e politico, non sull’effettivo piano linguistico: a che l’italiano fosse davvero l’idioma principalmente usato dagli italiani si opponevano abiti e caratteri che, radicati da secoli nella società italiana, avevano prodotto condizioni linguistiche assai singolari, cioè, in definitiva, il paradosso di una lingua celebrata ma non usata e, per dir così, straniera in patria.» (Tullio De Mauro, 2011, Storia linguistica dell’Italia unita, Bari, Laterza) Periodo postunitario: progressivo abbandono dell’uso dei dialetti a favore della lingua comune.

Repertorio linguistico È l’insieme delle risorse linguistiche possedute da un parlante o da una comunità nel suo insieme. Le risorse linguistiche possono essere sia lingue tra loro distinte, sia varietà geografiche o sociali della stessa lingua. In un repertorio le une possono convivere con le altre. Può comprendere lingue e varietà di cui si ha una conoscenza attiva e quelle di cui si ha una conoscenza passiva.

Dominio d’uso: classe di situazioni e contesti in cui ciascuna varietà di un repertorio è usata (lavoro, famiglia, scuola, usi ufficiali, ecc.) Su questa base, Ferguson distinse: DIGLOSSIA: una o più varietà non hanno uguale prestigio e sono usate in ambiti funzionali diversi. BILINGUISMO: una o più varietà hanno pari dignità, sono usate negli stessi ambiti, a seconda del contesto e della situazione. A queste Berruto aggiunse il termine DILALÌA, per rappresentare una situazione in cui le varietà sono usate alternativamente e congiuntamente nei domini d’uso informali.

Parametri della variazione sociolinguistica VARIAZIONE DIATOPICA: spazio geografico (ITALIANO COMUNE, REGIONALE, DIALETTO REGIONALE, DIALETTO) VARIAZIONE DIASTRATICA: classe sociale, livello di scolarizzazione, età, sesso (ITALIANO STANDARD, NEOSTANDARD, POPOLARE, GERGHI, LINGUAGGI GIOVANILI) VARIAZIONE DIAFASICA: situazione comunicativa formale, informale (REGISTRI [livelli di lingua], SOTTOCODICI, LINGUAGGI SETTORIALI) VARIAZIONE DIAMESICA: canale o mezzo di comunicazione (ORALE, SCRITTO, TRASMESSO)

Schema di Berruto: le varietà dell’italiano

Variazione diafasica: registri e sottocodici REGISTRI: Modi diversi di dire la stessa cosa. Registri individuati da Berruto: FORMALE AULICO (o RICERCATO) FORMALE COLTO AULICO MEDIO TECNICO-SCIENTIFICO COLLOQUIALE BUROCRATICO INFORMALE POPOLARE DELL’USO MEDIO (NEOSTANDARD) INFORMALE FAMILIARE PARLATO COLLOQUIALE POPOLARE GERGALE INFORMALE TRASCURATO

SOTTOCODICI o LINGUE SPECIALI o LINGUAGGI SETTORIALI: modi di dire cose diverse. Sono varietà funzionali-situazionali della lingua naturale: servono per parlare di argomenti specifici e si usano in determinate situazioni (es: linguaggio medico, giuridico, burocratico) Si riferiscono a un particolare ambito del sapere Hanno una terminologia specifica (TECNICISMI). Sono generalmente MONOSEMICI Fanno un uso particolare delle risorse della morfologia e della sintassi Hanno specifiche modalità di organizzazione testuale

Italiano standard Varietà linguistica insegnata e accettata come corretta da una comunità, in contrapposizione a varietà regionali, specialistiche, colloquiali, gergali. È la norma. SELEZIONE CODIFICAZIONE ALLARGAMENTO DELLA VARIETÀ INDIVIDUATA A UNA PIÙ AMPIA BASE DI UTENTI ESTENSIONE DELLE FUNZIONI Le caratteristiche principali sono: uniformità, medietà, normatività, asetticità sociale, prestigio.

Secondo lo statuto dell'Università di Pisa, che fu approvato da un'assemblea costituente di cui facevano parte tutte le componenti universitarie compresi gli studenti, il consiglio degli studenti è un organo di governo dell'università, che ha compiti di promozione e coordinamento della partecipazione studente­sca alla gestione dell'ateneo. Dà pareri e avanza proposte su tutti i temi importanti della vita studentesca (ordinamenti e regolamenti didattici, diritto allo studio, servizi didattici, tutorato e orientamento, con­tribuzione), ha potere di proporre modifiche di statuto, delibera autonomamente sull'assegnazione dei fondi da attribuire alle attività (culturali, politiche, sociali, ricreative, etc.) autogestite dagli studenti.

Italiano neostandard Ristandardizzazione: ridefinizione dell’italiano standard operato dai parlanti. È l’italiano dell’uso medio (Francesco Sabatini). Più vicino agli usi orali, quindi semplificato rispetto allo standard. SEMPLIFICAZIONE PARADIGMATICA: «l’uso orale include solo un sottoinsieme delle possibilità previste dal sistema» (Berretta, 1993)

E pensare che tutto era finito per una tale banalità, diceva che ero troppo apprensiva. Assillante la­gnosa quasi insopportabile. Figurarsi. Cosa crede che mi ci voglia a trasformarmi in una rampante in carriera, tutta lavoro palestra e amici. Superindipendente. A conquistare in quattro e quattr'otto il più carino della compagnia, quello tedesco, che fa sempre un certo effetto. O a mettermi lì e dimagrire una volta per tutte. O a diventare amicissima di Grazia, quella che gli fa gli occhidolci da una vita e che non ho mai sopportato. Cosa pensa che mi ci voglia, dicevo. Perché, per farlo correre di nuovo da me, in fondo è bastato niente. A parte l'estate d'inferno che ho passato. E a parte il fatto che a questo punto sono veramente a pezzi, distrutta, stressata.

Tratti dell’italiano in movimento PRONOMI Lui, lei, loro in funzione di soggetti Gli per 'a loro', maschile e femminile Dimostrativi usati come pronomi personali, spesso con una sfumatura negativa («Ora questo mi si presenta, e cosa gli dico?», «Quelli non ne vogliono sapere») Niente usato come aggettivo («Niente scherzi, mi raccomando!») Che al posto di preposizione + cui TEMPI E MODI VERBALI Indicativo al posto del congiuntivo in proposizioni dipendenti («Non dico che hai tor­to»; «Gli chiesi se poteva aiutarmi») Presente indicativo per il futuro («Stasera danno un film giallo»; «Dove vai per Pasqua?»; «Mi laureo fra due anni») Imperfetto attenuativo di cortesia («Volevo dirti un'altra cosa») Imperfetto ipotetico nelle ipotetiche dell'irrealtà («Se me lo dicevi in tempo, ti potevo dare una mano»)

Alternanza passato prossimo / passato remoto Futuro in regresso, ma in progresso negli usi modali («Hanno bussato, sarà Marco»; «Quando è iniziato lo spettacolo saranno state le nove») Congiuntivo in regresso, ma rimane vitale in alcune frasi indipendenti (richieste, inviti, ordini: «abbia pazienza!»; desiderio o augurio: «fosse la volta buona!» POSIZIONE DEI CLITICI: risalita del clitico con verbi modali («Non ci posso credere» invece di «Non posso creder-ci»; «Ora te lo posso dire»; «Non ti voglio far perdere tempo»; «Lo devo incontrare»)

SINTASSI Frasi marcate Periodi brevi e stile nominale Che polivalente, in luogo di congiunzioni subordinanti («Il giorno che ci siamo conosciuti», «Vieni che te lo spiego») Concordanze a senso: verbo pl. con soggetto collettivo + comp. di specificazione («Una decina di sciatori rimasero bloccati dalla bufera») LESSICO Assolutamente e affatto isolati con valore negativo, soprattutto nelle risposte (affatto per nient’affatto; assolutamente per assolutamente no, ma anche nelle frasi affermative) Ci vuole, ci vogliono usato con significato di 'occorre', 'occorrono' («Ci vuole pazienza»; «Ci vo­gliono certi requisiti»). Si capisce usato con significato di 'è ovvio', 'è sottinteso', 'certamente' («Si capisce che questi prezzi poi vanno scontati»). Si vede che usato con significato di 'è chiaro', 'evidentemente' («Non è ancora arrivato, si vede che ha trovato traffico»).

Italiano popolare Varietà posseduta dai parlanti meno colti Irregolarità ortografiche: agliuto (errore dovuto a pronunce dialettali), penzare, sensa (ipercorrettismo). Franco e Sepina [= Giuseppina] Carissima. Ero da tempo che desideravo scrivervi ma come vedi il tempo passa in fretta, siamo giunto quasi alla fine dell'anno ed non riuscivo a trovare il tempo per scrivervi. Anche perche volevo dirti che mio mari­to e andato per indossare il costume [= il vestito] e ce ne siamo accorti che una manica della giacca e scolorita forse dipende che voi lavete sotto la tenda a preso solo ed a combiato colore non la messo per niente le dissi spero che l'anno sprossimo mio cugino ce lo cambia?

Italiano informale trascurato Una caratteristica che presenta poi mia madre sono i suoi sbalzi d'umore durante la giornata. Per dire: un giorno è lì tutta allegra che canta le sue canzoni preferite come quelle del suo cantante amatis­ simo con la faccetta da soldatino timido Gianni Morandi, oppure quelle del supermolleggiato Adriano Celentano, dato che a lei piace da matti sia la canzone Azzurro il pomeriggio è troppo azzurro e lungo, sia anche Con ventiquattromila baci. E così eccola lì che canta e ci dà dentro e ci guarda nello specchio per farsi la riga nera sugli occhi, e poi si passa molto rosso sulle unghie delle mani e dei piedi anche pettinandosi i capelli con la lacca. Certe volte quando ha questo buonumore prova anche a cucinare ma qui lei è sempre stata negata bisogna ammetterlo. Altre volte scatta il cambio di umore che vi dicevo e eccola che si annuvola e va a chiudersi in camera sua anche tirando giù grandi madonne e bestemmie svariate soprattutto nel caso che ha litigato con Alfredo. In questo caso quello che mi dice è: «Tu ora togliti di mezzo che non è giornata». (Da Rossana Campo, Il pieno di super)

Sottocodici Referenzialità: riferimento a significati oggettivi Lessico: TECNICISMI SPECIFICI / TECNICISMI COLLATERALI Morfologia: scelta di particolari affissi Sintassi: nominalizzazione: sposta il baricentro informativo della frase dal verbo sul nome. ES: L’ingegnere ha progettato il viadotto -> la progettazione del viadotto da parte dell’ingegnere. deagentivizzazione: l’azione è presentata mettendo in secondo piano o non nominando l’agente. ES: Qualcuno ha individuato la sequenza del DNA, Si individua la sequenza del DNA, È stata individuata la sequenza del Dna. sviluppo delle frasi passive: garantisce la progressione tematica.

Il burocratese Denominazione con accezione negativa della lingua della pubblica amministrazione, inutilmente complicata e artificiosa. CARATTERI DEL LINGUAGGIO BUROCRATICO Interlocutore astratto -> innalzamento dello stile (latinismi, forme antiquate: esazione, addì, codesto; successione cognome-nome; congiunzioni desuete: benché, onde, ove, ecc.) Assenza di tecnicismi specifici e uso spropositato di tecnicismi collaterali (compiegare, espletare, incartamento, ecc.) Precisionismo: continuo ricorso a elementi anaforici (detto, predetto, suddetto, sopracitato); ridondanza Complessità morfosintattica: frasi lunghe e ampio uso della subordinazione

L’antilingua Il brigadiere è davanti alla macchina da scrivere. L’interrogato, seduto davanti a lui, risponde alle domande un po’ balbettando, ma attento a dire tutto quel che ha da dire nel modo più preciso e senza una parola di troppo: «Stamattina presto andavo in cantina ad accendere la stufa e ho trovato tutti quei fiaschi di vino dietro la cassa del carbone. Ne ho preso uno per bermelo a cena. Non ne sapevo niente che la bottiglieria di sopra era stata scassinata». Impassibile, il brigadiere batte veloce sui tasti la sua fedele trascrizione: «Il sottoscritto essendosi recato nelle prime ore antimeridiane nei locali dello scantinato per eseguire l’avviamento dell’impianto termico, dichiara d’essere casualmente incorso nel ritrovamento di un quantitativo di prodotti vinicoli, situati in posizione retrostante al recipiente adibito al contenimento del combustibile, e di aver effettuato l’asportazione di uno dei detti articoli nell’intento di consumarlo durante il pasto pomeridiano, non essendo a conoscenza dell’avvenuta effrazione dell’esercizio soprastante.» («Il giorno» 3/2/1965, poi in I. Calvino, Una pietra sopra. Discorsi di letteratura e società, Torino, Einaudi, 1980, pp. 122-127, a p. 122)

Lessico dell’antilingua Si ricorda ai signori viaggiatori che il titolo di viaggio deve essere obliterato mediante le apposite macchinette obliteratrici ubicate in testa ai binari. La mancata convalida comporta l’applicazione di sanzioni a bordo del treno. Prima di salire sul treno, ricordatevi di timbrare il biglietto! I biglietti possono essere timbrati nelle macchinette gialle che trovate nell’ingresso della stazione o all’uscita dei sottopassaggi. Se non timbrate il biglietto dovrete pagare una multa a bordo del treno.

Sintassi dell’antilingua Visto che la rimozione degli oggetti ingombranti non è stata completata, e in considerazione delle necessità igieniche dell’area, si stabilisce che venga eseguito un nuovo intervento d’urgenza. Gli oggetti ingombranti non sono stati rimossi completamente. Tuttavia, per motivi igienici, l’area deve essere ripulita. Ordiniamo quindi un nuovo intervento d’urgenza.

Semplificare il lessico entro il termine del  entro il fattura  bolletta   ferma la facoltà di sospensione della  possiamo sospendere imponibile  cifra su cui calcoliamo / è calcolata l’imposta in prossimità ditale data  qualche giorno prima mora  ritardo quietanza  ricevuta quietanzare  dare ricevuta retro  l’altra parte del foglio trascorso tale termine  dopo (il), poi

Semplificare la sintassi «Gli attestati posseduti devono essere consegnati al più presto poiché tali attestati dovranno essere trasmessi.» «Gli attestati posseduti devono essere consegnati al più presto. Il nostro ufficio trasmetterà gli attestati.» «I fattori di scelta elencati al punto c, comprendendo le informazioni ritenute necessarie, sono trasmessi all’ufficio.» «Poiché comprendono le informazioni ritenute necessarie, i fattori di scelta elencati al punto c sono trasmessi all’ufficio.» «Il rilascio del tesserino — che può essere ritirato allo sportello 2 — avviene in giornata.» «Il rilascio del tesserino avviene in giornata. Il tesserino può essere ritirato allo sportello 2.» «La domanda deve essere presentata.» «Lei deve presentare la domanda.»

«La sua domanda è stata respinta.» «L’ufficio X ha respinto la sua domanda.» «Non è esente dal pagamento.» «Deve pagare.» «Qualora non fosse inviato entro...» «Se non è inviato entro.»

La lingua dei giovani «La città di Roma è ricca di opere d’arte e monumenti che il turista […] apprezza e trovandoli spettacolari e affascinanti, mentre certi abitanti di Roma […] non solo non riescono molte volte ad apprezzarne l’avvenenza, ma ritenendoli inutili li deturpa[no]; ironizza [sul fatto] che donne verso le sei di sera circolano vestite a quel modo sulla Tuscolana; ogni angolo di una città come Roma cela in sé milioni di nozioni storiche.» INFLUSSO DEL LINGUAGGIO TELEVISIVO «L’Italia è piena di paesini, che la maggior parte della gente non conosce, che hanno un bagaglio artistico e culturale enorme ma che, rimangono pressocché marginali, quando potrebbero essere messi in luce molto di più.»

INFLUSSO DEL LINGUAGGIO BUROCRATICO «Molte volte nascendo e vivendo in un luogo non ci si rende conto dove si vive o non si realizza la fortuna o la sfortuna a secondo dei casi dell’ubicazione in cui si sta.» «Ma sicuramente questo modo di promulgare la cultura sarà dele­ terio per i nuovi scrittori che probabilmente si vedranno calare le vendite delle loro opere.» «L’aspetto negativo è questa obbligazione occulta che viene spesso operata sul giovane dall’industria musicale.»

INFLUSSO DEL PARLATO «Fortunatamente si misero in mezzo le autorità» «Associazioni Hacher cercano di buttare giù i sistemi operativi» «Molti nuovi monumenti vengono trovati e ricoperti perché tirar­li fuori costa e lo stato non finanzia molto l’archeologia e con essa la cultura in generale» «L’Italia è lo Stato con il maggior numero di opere [d’arte] al mon­do e per questo motivo meta di turismo inter-continentale. Cosa che economicamente parlando giova allo Stato.» «Ebbene personalmente di tutto questo francamente me ne infischio in quanto la società attuale la disprezzo profondamente; purtroppo però siamo un popolo di pigri e di impotenti e dovreb­be caderci tutto dal cielo… per ora, invece, non è caduto un bel niente; cadesse almeno il presidente del Consiglio…!» «Mi si chiede di commentare un articolo di un quotidiano, ed è quello che farò, non solo per rispettare la consegna, ma più che altro per stendere un velo pietoso su una faccenda ridicola che non merita di essere trattata. Trovo l’articolo, invece ben più interessante e ricco di spunti di riflessione.»

Varietà diamesiche: parlato, scritto, trasmesso Parlato: minor cura per l’appropriatezza morfosintattica (uso di deissi e presupposizioni, frasi marcate, discorsi accennati, salti logici, ecc.) Scritto: pianificazione discorsiva, maggiore cura per l’appropriatezza morfosintattica (rispetto della norma contro la semplificazione paradigmatica, frasi più complesse e non segmentate) Trasmesso: fenomeni di comunicazione orale (telefonica, radiofonica, cinematografica e televisiva) e scritta (sms, twitter, ecc.)