LE GUERRE PERSIANE Unità 4 | La Grecia classica Lezione 9 1 M. Lunari, Tempo e civiltà, volume 1 © Zanichelli editore 2018 1
Sono identificati come guerre persiane i due conflitti che, nel 490 a Sono identificati come guerre persiane i due conflitti che, nel 490 a.C. il primo e dal 480 a.C. al 479 a.C. il secondo, contrapposero le poleis greche all’impero persiano. A scontrarsi furono due sistemi politici opposti: quello delle poleis, basato sul concetto di cittadino, e quello persiano, nel quale le persone erano sudditi di un re, che governava per volere divino. IL CITTADINO IL SUDDITO Tutti i cittadini sono uguali È sottomesso al re Obbedisce alle leggi che lui stesso ha votato Obbedisce al sovrano Ha doveri ma anche diritti Non ha diritti ma solo doveri Partecipa al governo dalla polis Non partecipa al governo dello Stato M. Lunari, Tempo e civiltà, volume 1 © Zanichelli editore 2018 2
L’impero persiano L’impero persiano era il più grande mai esistito sino a quel momento: si estendeva dall’Egitto all’Indo e comprendeva l’Iran, la Mesopotamia e l’Asia minore. Fondato dal re Ciro il Grande (559-529 a.C.) e ingrandito da suo figlio Cambise II (529-522 a.C.), nella prima guerra persiana era guidato dall’imperatore Dario (522-485 a.C.). M. Lunari, Tempo e civiltà, volume 1 © Zanichelli editore 2018 3
L’impero persiano L’impero era ben amministrato e tollerante verso le popolazioni conquistate. Le province erano rette da funzionari detti «satrapi», che amministravano la giustizia e riscuotevano le tasse per conto del sovrano. Un efficiente sistema viario assicurava rapidi collegamenti tra le province e favoriva i commerci. Il re Dario concede udienza. Rilievo proveniente da Persepoli, 515 a.c. M. Lunari, Tempo e civiltà, volume 1 © Zanichelli editore 2018 4
La prima guerra persiana: le cause Le città della Ionia dovevano versare tributi ai Persiani I Persiani imposero dei tiranni I Persiani favorirono i mercanti fenici 499 a.C. Rivolta guidata da Mileto Atene ed Eretria inviarono aiuti agli insorti L’imperatore persiano Dario volle punire gli ateniesi per l’aiuto dato a Mileto e conquistare la Grecia M. Lunari, Tempo e civiltà, volume 1 © Zanichelli editore 2018
La prima guerra persiana (490 a.C.) I Persiani sbarcarono nell’Attica, distrussero Eretria e si diressero verso Atene. Milziade decise di affrontare i Persiani nella piana di Maratona. Le altre città greche non inviarono aiuti ad Atene: gli Ateniesi erano appena 7000 contro 20 000 Persiani. Grazie alla falange oplitica, gli Ateniesi sbaragliarono i Persiani nella battaglia di Maratona. M. Lunari, Tempo e civiltà, volume 1 © Zanichelli editore 2018
Atene tra le due guerre Dopo la prima guerra persiana ad Atene ripresero le lotte tra il partito aristocratico e quello popolare. Aristocratici Popolari Leader Aristide Temistocle Rappresentavano gli interessi di Proprietari terrieri Mercanti e artigiani Sognavano un’Atene Statica, con un’economia agricola Dinamica, con un’economia mercantile In politica estera volevano Far pace con i Persiani Strappare ai Persiani il controllo delle rotte nell’Egeo M. Lunari, Tempo e civiltà, volume 1 © Zanichelli editore 2018 7
Atene tra le due guerre Lo scontro tra popolari e aristocratici si accese quando l’Ecclesia decise di impiegare l’argento delle miniere del Laurio per finanziare la proposta di Temistocle di costruire una flotta di triremi e un nuovo porto al Pireo. Aristide, sconfitto, venne ostracizzato. Cosa sono le triremi? Sono delle navi da guerra con tre rematori su ogni lato, sono lente ma potenti. Perché Temistocle vuole costruire una flotta di triremi? Con una flotta di triremi Atene avrebbe potuto sfidare i Persiani per il controllo delle rotte commerciali nell’Egeo. Perché Temistocle vuole costruire un nuovo porto? Per rendere il Pireo più facilmente difendibile in caso di guerra contro i Persiani. M. Lunari, Tempo e civiltà, volume 1 © Zanichelli editore 2018
Seconda guerra persiana (480-479 a.C.) L’esercito persiano contava 100 000 uomini e 600 navi. L’imperatore Serse era a capo della spedizione. Questa volta tutte le città della Grecia, guidate da Atene e Sparta, si unirono nella resistenza alla Persia. M. Lunari, Tempo e civiltà, volume 1 © Zanichelli editore 2018
Le Termopili (480 a.C.) I Persiani varcarono l’Ellesponto su un ponte di navi. Un contingente greco di 4000 uomini cercò di fermarli al passo delle Termopili. Quando i Persiani aggirarono il passo prendendo i Greci alle spalle, il re spartano Leonida e 300 spartiati si sacrificarono in un’ultima disperata difesa. <<Straniero, annuncia agli Spartani che qui giacciamo, obbedienti alle loro leggi.>> I Persiani dilagarono nell’Attica. Gli Ateniesi evacuarono la città. I Persiani saccheggiarono Atene e distrussero l’Acropoli. M. Lunari, Tempo e civiltà, volume 1 © Zanichelli editore 2018 10
Salamina (480 a.C.) Temistocle convinse i Greci ad affrontare la flotta persiana nella baia di Salamina. Serse assistette alla battaglia da una rupe. La strettezza del braccio di mare favorì le lenti ma possenti triremi greche e rese inutile la maggior agilità delle navi persiane. I Greci si avvantaggiarono anche della conoscenza delle correnti marittime presenti nello stretto. La battaglia si concluse con la vittoria dei Greci e la distruzione della flotta persiana. M. Lunari, Tempo e civiltà, volume 1 © Zanichelli editore 2018 11
Platea e Capo Micale (480 a.C.) Senza la flotta l’esercito persiano ebbe difficoltà ad assicurarsi i vettovagliamenti. Serse fu costretto a rientrare in Persia con parte dell’esercito. Nell’estate del 480 a.C. l’esercito greco, guidato dagli Spartani, sconfisse quello persiano nella battaglia di Platea. Pochi giorni dopo la flotta greca guidata dagli Ateniesi sconfisse quella persiana nella battaglia di Capo Micale. Per la seconda volta le città greche avevano sconfitto il più grande impero della Terra. M. Lunari, Tempo e civiltà, volume 1 © Zanichelli editore 2018 12
Quali furono le conseguenze delle guerre persiane? Il sistema politico della polis, da cui discende la nostra democrazia, si mantenne in vita. Atene assunse il controllo delle rotte commerciali nell’Egeo. Atene divenne il punto di riferimento per le poleis democratiche di tutta la Grecia, Sparta il punto di riferimento per quelle aristocratiche. M. Lunari, Tempo e civiltà, volume 1 © Zanichelli editore 2018 13